!!! APPELLI !!!

APPELLO PER I PROFUGHI AFRICANI NEL SINAI

NONTISCORDARDIME - PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO


APPELLO PER I PROFUGHI AFRICANI NEL SINAI

Per più di tre mesi circa 250 rifugiati africani sono stati nelle mani dei trafficanti nel Sinai settentrionale. Otto giovani uomini sono stati uccisi e decine di loro sono spariti, finendo sul mercato nero del traffico di organi umani. Le donne giovani e i bambini sono stati stuprati e feriti. Tutti i rifugiati hanno subito torture e percosse.

I rifugiati hanno pagato 2mila dollari ai trafficanti per essere portati fino al confine israeliano, ma chi li tiene prigionieri ora chiede 10mila dollari per persona. La maggior parte dei migranti pensa al suicidio.

Nonostante l'intervento delle Nazioni Unite, nonostante una risoluzione urgente del Parlamento Europeo, nonostante l'indignazione del mondo civile e nonostante il supporto e la documentazione forniti da Gruppo EveryOne (con cui lanciamo questo appello), da Agenzia Habeshia, dal Gruppo Facebook Per la liberazione dei prigionieri nel Sinai, dal blog NoirPink - modello Pandemonium e dal network delle organizzazioni non governative per i diritti umani, la situazione dei rifugiati non è cambiata e l'Unione Europea non sembra interessata a questi prigionieri che attendono di essere deportati.

Per questo abbiamo lanciato un appello all'onorevole Rui Tavares, Rapporteur del Programma UE di Reinsediamento dei Rifugiati, ottenendo in poco tempo, grazie alle vostre e-mail, un importante risultato: Tavares stesso ci ha contattati rinnovando il suo impegno alla realizzazione di un piano urgente di reinsediamento dei profughi attualmente detenuti in Israele, Egitto e altri paesi nordafricani.

La nostra battaglia, però, non è finita: adesso dobbiamo chiedere al Parlamento Europeo, e in particolare ai coordinatori di tutti i gruppi politici in Commissione Libertà Civili (Libe), di provvedere a un piano di reinsediamento urgente dei rifugiati africani nell'Unione Europea.

Chi utilizza un programma di gestione della posta elettronica (Outlook, Eudora, Mail, ThunderBird...) può semplicemente cliccare questo link, grazie al quale si aprirà una mail già predisposta in ogni sua parte, aggiungere la propria firma e inviare il messaggio.

Chi non utilizza un programma del genere, deve inviare il testo sottostante, con l'aggiunta della propria firma, ai seguenti indirizzi:

* simon.busuttil@europarl.europa.eu (Simon Busuttil, coordinatore dei Popolari)
* timothy.kirkhope@europarl.europa.eu (Timothy Kirkhope, coordinatore dei Conservatori)
* claude.moraes@europarl.europa.eu (Claude Moraes, coordinatore dei Socialisti e Democratici)
* judith.sargentini@europarl.europa.eu (Judith Sargentini, coordinatrice dei Verdi)
* renate.weber@europarl.europa.eu (Renate Weber, coordinatrice dei Liberali)
* mario.borghezio@europarl.europa.eu (Mario Borghezio, coordinatore degli euroscettici)



"To Hon. Judith Sargentini, Claude Moraes, Renate Weber, Simon Busuttil, Timothy Kirkhope, Mario Borghezio,

For over three months about 250 African refugees have been in the hands of traffickers in northern Sinai. Eight young men have been killed, and dozens have disappeared, probably ending up on the black market of human organ trafficking. The young women and children have been raped and injured. All the refugees have suffered torture and beatings. The refugees paid the traffickers $2,000 to get to the Israeli border, but their captors are now demanding $10,000 per person. Most of the migrants are contemplating suicide. Despite the intervention of the United Nations; despite an urgent resolution of the European Parliament; despite the indignation of the civilized world; and despite the support and documentation provided by EveryOne Group, Agenzia Habeshia, Gruppo Facebook "Per la liberazione dei prigionieri nel Sinai", NoirPink - modello Pandemonium, and the human rights network of NGOs, the situation of the refugees has not changed, while the European Union appears not interested in those detainees awaiting deportation. That is why we are asking the Parliament of the European Union and, in particular, alla Commissione Libertà Civili (Libe - Civil Liberties, Justice and Home Affairs) to provide an urgent resettlement plan for the African refugees in the EU.

Sincerely,
..........................
"



Invitate tutti i vostri conoscenti a fare altrettanto: riuscire a ottenere dei risultati sarà difficile, ma se noi cittadini sceglieremo il silenzio la tragedia diventerà persino più terribile di quella che è già oggi...

Potete anche segnalare questo appello ai direttori e alle redazioni dei principali giornali: cliccando il link, il vostro programma di posta elettronica aprirà un messaggio già pronto in ogni sua parte per essere inviato (ma che, volendo, può essere modificato senza alcun problema).



L'appello al Rapporteur UE per il Reinsediamento dei Rifugiati
L'appello alle ambasciate egiziane

Il ___fil rose__ dei profughi eritrei

Ultimo aggiornamento:
Dimenticati nel Sinai



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NONTISCORDARDIME - PER IL TESTAMENTO BIOLOGICO

Con gli interventi, in corso di pubblicazione, di Mario Riccio, Marilisa D'Amico, Mina WelbyGiuliana Michelini e molti altri ancora (da don Andrea Gallo e Massimo Cozza a Marco Cappato), NoirPink - modello Pandemonium torna ad occuparsi della questione del testamento biologico, cui dedichiamo un ___fil rose___.

L'invito è quello di copiare, incollare e inviare a parenti, amici e conoscenti il testo sottostante per sensibilizzare la cittadinanza e per aiutare la diffusione degli appelli già lanciati in questi mesi da più parti. Al testo si può anche allegare l'immagine sottostante.


"Cara concittadina, caro concittadino,

so che può essere poco piacevole parlare della morte, ma qualche volta occorre farlo. Anche perché il Parlamento sta deliberando sul modo in cui potrebbe finire la vita mia, tua, dei nostri cari.

Non ti chiedo la tua valutazione etica sulla fine della vita e sulla dignità o meno dei trattamenti sanitari finalizzati a sostenere le funzioni biologiche nei nostri ultimi giorni: ritengo che ogni tua scelta sia legittima e rispettabile.

Ti chiedo però di valutare a chi spetti il compito di determinare a quali cure io, te e i nostri cari vogliamo o non vogliamo sottoporci. Se pensi che questo compito spetti al paziente e non a un medico che inevitabilmente avrà visioni etiche diverse da quelle del paziente, ti prego di leggere e di sottoscrivere, se ne condividerai il senso, gli appelli sottostanti e quelli che verranno aggiunti alla pagina http://noirpink.blogspot.com/p/appello.html.

La professoressa Gilda Ferrando, il costituzionalista Alessandro Pace ed i giuristi Pietro Rescigno e Stefano Rodotà hanno promosso un appello per l'autodeterminazione (http://autodeterminazione.nobavaglio.it); anche il chirurgo e senatore Ignazio Marino ha lanciato un appello per il diritto alla libertà di cura (http://testamentobiologico.ilcannocchiale.it), cui hanno aderito, tra gli altri, l'ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, la giornalista Miriam Mafai, il premio Nobel Rita Levi Montalcini, il giurista Stefano Rodotà e Mina Welby.

I medici e gli operatori sanitari, a partire dalla Fp-Cgil e dalla Fp-Cgil Medici, hanno promosso un proprio appello (http://www.fpcgil.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16649), con l'adesione, tra gli altri, di Cittadinanza Attiva, dell'on. Maria Antonietta Coscioni, del neurologo Daniela Tarquini, del Presidente pugliese Nichi Vendola e dell'oncologo Umberto Veronesi.

Accanto a questi appelli nazionali, sono fioriti alcuni appelli locali, come quello di Bologna per l'istituzione del registro dei testamenti biologici (http://retelaicabologna.wordpress.com/testamento-biologico-liberi-di-scegliere), promosso, tra gli altri, dalla Cellula Luca Coscioni, dalla Chiesa Evangelica Metodista di Bologna, dalla comunità ebraica della città, da Libera Uscita, da Rete Laica Bologna e dall'Unione Atei e Agnostici Razionalisti.

Non ti scordar di me, di quali sono le mie scelte e i miei valori: delle dichiarazioni anticipate di trattamento davvero effettive sarebbero il miglior promemoria.

Non ti scordare che la Costituzione italiana tutela la libertà di cura e l'autodeterminazione: solo la nostra mobilitazione potrà ricordarlo a tutti.

Ti ringrazio per l'attenzione, un caro saluto,
..."




Chi fosse a conoscenza di altri appelli, può segnalarceli in modo da completare il testo della lettera.

I blogger che lo desiderassero, possono riprodurre liberamente il testo della lettera e utilizzare l'immagine come banner.


Il grande colibrì