L'Italia omofoba prende lezioni di diritto dalle Assicurazioni Generali

A quanto ne sapevo io, gli enti privati hanno il diritto di interessarsi solo a fare soldi ("L'iniziativa economica privata è libera", art. 41 Cost.), mentre la Repubblica (dallo Stato all'ultimo dei micro-comuni montani) ha il dovere di riconoscere e garantire "i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità" (art. 2 Cost.).

Eppure a volte i ruoli sembrano ribaltarsi. Mettiamo il caso che da quarant'anni stai insieme a una persona del tuo stesso sesso. La Repubblica dovrebbe riconoscere questo legame, dal momento che esiste un diritto a costituire famiglia sancito anche, tra l'altro, dall'art. 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e dall'art. 9 della Carta Europea dei Diritti Fondamentali (per non parlare del diritto all'eguaglianza e alla non discriminazione), no? La Repubblica francese lo fa, come gran parte degli Stati dell'Unione Europea. La Repubblica italiana se ne frega.

E se la persona con cui hai vissuto quarant'anni dovesse andarsene in un incidente stradale? La Repubblica italiana continua a fregarsene. Le Assicurazioni Generali invece riconoscerebbero la non-differenza della tua famiglia rispetto ad altre famiglie. E ti risarcirebbero [Corriere].

Little Prince(ss)

1 commento:

  1. Lodare un ente assicurativo per la sua eticità mi ricorda il sogno all'incontrario di Paolo Rossi :P ma le buone notizie bisogna prenderle da dove capita

    ad ogni modo bel blog! lo salvo tra i preferiti e lo spulcio volentieri

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Il grande colibrì