Odore del sangue nell'incubo

E' un vizio assurdo lavarsi le mani in continuazione. Spera spera che quell'odore, il sangue misto a sudore e altro, se ne vada via assieme al passato, rimanendo pulito, scrutando senza pensieri il sole che sorge oltre quella casa in lontananza. Ma non va via mai quel maledetto odore, per quanto sapone acqua detersivo e lacrime si versino. Si consuma sulle mani e sul corpo, corrodendo la pelle, spacciandola per malattia negandola nella sua essenza di violenza. Così è ancora sangue quello che gronda dal lucernario, liquefacendo brandelli d'innocenza e respiri di fiducia. Senza senso succede nella notte. Senza aspettarsi nulla ma solo volontà di restarne fuori ancora. Così crolla ancora l'ancora e trae acqua senza capire da dove viene il rivolo rosso che puzza marciume dal suo distillato sgorgare.

Il bambino senza nome si posò giusto appena fuori, mentre il resto del continente si staccava dal mare, perdendo pezzi da tutti gli angoli, al suono della folla in festa che eccitata elevava canti sull'amore per l'amore evviva l'amore. Qualcuno, una moltitudine, scivolava giù sbattendo sul terriccio informe dell'isola ora aria galleggiante. Ostinata, teneva il sorriso stampato in faccia mentre sotto il vuoto trascina con se ogni briciola di umana comprensione. E li, il bambino ascolta canti distanti, volendo immergersi in loro, ma quella puzza non s'allontana. Scivola sulle guance e, senza accorgersene, è vecchio. Lo specchio lo riflette: accellerazione massima di vita goccia goccia rossa rossa per ogni anno. Non c'è qualcosa di giusto o buono, canta la terra che si eleva. C'è solo quello che il mondo s'immagina esiste. E' solo terrore baby, nulla di più. Per questo più si canta e più salgo e più salgo più c'è convinzione che l'orrore possa scomparire. Il sangue scivola via dentro l'acqua corrente giù nello scarico giù giù verso il mare giù giù sulle guance.

L'alba è sorta, l'incubo andato. Mi sveglio di soprassalto ascoltando i battiti del cuore impazzito. Mi alzo dal letto accompagnandomi con le mani scivolose dal sudore, mi dirigo verso il bagno. Buongiorno, dice quel volto arrossato allo specchio con un sorriso gracchiante.
Non dovevamo vederci mai più?

Milesmood

2 commenti:

  1. "CON QUESTI DIRIGENTI NON VINCEREMO MAI !!!"

    Anelli di Fumo: perche' non lo fai tu il dirigente della Sinistra?
    Le qualita' non ti mancano: sei un grande intellettuale e dici sempre prima quello che gli altri dicono dopo.
    Cioe' sei uno che il naso per la politica ce l'ha.

    Insomma:
    Sei un intellettuale; hai il naso per la politica; sei di sinistra e sei frocio.
    Uno cosi non l'avevamo mai avuto prima!

    Con te al comando si puo' solo vincere.

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Il grande colibrì