Altro che bambini! Piccoli diavoli zingari crescono (e vengono schedati)

L'errore era davvero marchiano, ma non me ne ero accorto. Avevo scritto un post in cui sostenevo che non tutti i bambini sono sacri. E avevo fatto l'esempio dei due ragazzini rom pestati da due adulti di pura razza italica nel silenzio tombale di tutti i principali (e non principali) media.

Ora, il ragionamento poteva anche filare se non ci fosse stato, appunto, quell'errore marchiano. Perchè i "bambini" rom mica sono bambini. Sono piccoli mostri, gnomi crudeli che scippano vecchine e torturano gatti, genietti malefici con la violenza, la ruberia e la cattiveria scritte nel sangue. E se non possiamo fargli fare la fine di tanti Astianatte gettati dalle mura di Troia (perchè le mura non sono più di moda nelle nostre città, mica per altro), allora ben venga schedarli, fotografarli, prendergli le impronte digitali e, perchè no?, riempire archivi con i loro dati biometrici: Dna, pattern della voce, pattern della retina, topografia della faccia...

Tutto un po' complicato, ma ne vale la pena, almeno finchè non riusciremo a sbatterli fuori uno per uno. E chi se ne frega dei piagnistei dell'Unicef, del Garante per la privacy e di qualche altro sfigato: pensino a proteggere davvero i bambini... I bambini veri, voglio dire.

L'unico vero, grande problema è scegliere il segno identificativo per riconoscere anche da lontano queste piccole bestiole rom. Hanno proposto la stella gialla, ma, a quanto pare, c'è un problema di copyright...


Little Prince(ss)


Leggi anche:
I bambini (qualche volta) sono sacri: due adulti picchiano due piccoli rom. E la stampa tace

4 commenti:

  1. Concordo, questi piccoli esseri, simili per dimensioni a bambini normali, in realtà sono dediti ad adorare Satana.
    Burz

    RispondiElimina
  2. a quanto pare, si pensa alla depenalizzazione della violazione del diritto d'autore nei casi legati alla sicurezza nazionale.

    saluti
    ilpepiniere

    RispondiElimina
  3. sono una persona troppo educata per dirvi che fate schifo, quindi vi dirò solo che le vostre asserzioni mi fanno veramente orrore. Come potete permettervi di dire delle simili assurdità!?! I bambini imparano ciò che viene loro insegnato, quindi le persone che insegnano loro a rubare sono quelle da criticare; e se credete che sia anche solo lontanamente UMANO massacrare dei bambini, allora vi dirò che mi fate pena.Anzi, mi fate compassione, perchè solo gente con seri problemi psichici potrebbe reputare civile schedare delle persone a seconda della loro cultura, o differenziare bambini "veri" da altri. Aiutiamoli a imparare cose utili e giusti principi morali, non comportiamoci come BESTIE!!!

    RispondiElimina
  4. @ Anonimo:
    Sì, una persona troppo educata e troppo poco curiosa. Bastava cliccare uno qualsiasi dei numerosi link di questa pagina - ancora meno: basta un briciolo di senso dell'ironia (che è cosa ben diversa dal ridacchiare sguaiato del cabaret televisivo) - per capirne il senso.

    "E’ un triste spettacolo, per coloro che passeggiano per questa grande città, il vedere le strade ingombre di donne, ognuna seguita da tre, o quattro o sei bambini, tutti vestiti di cenci, che importunano i passanti chiedendo l’elemosina. Queste madri di famiglia, invece di potersi guadagnare onestamente la vita lavorando, sono costrette a passare tutto il loro tempo a mendicare qualcosa per sostentare i loro figli. E questi, quando crescono, diventano ladri per mancanza di occupazione, o lasciando la loro benamata patria e vanno a combattere per il Pretendente di Spagna o a vendersi chi sa dove. [...]
    Ora vi esporrò la mia modesta proposta, e spero che essa non solleverà la minima obiezione.
    Un americano molto illuminato, che conosco a Londra, mi ha assicurato che un bambino di buona costituzione, se è ben nutrito, all’età di un anno fornisce la carne più delicata, più nutriente e più sana che esista, sia che la si arrostisca alla fiamma o al forno, sia che la si faccia bollire o cuocere a fuoco lento; e non dubito affatto che la si possa anche far friggere o mettere in un ragù.
    Propongo dunque umilmente al pubblico che, di questi bambini che abbiamo valutato in numero di 120.000, se ne mettano 20.000 in disparte come riproduttori, e di essi solamente un quarto di maschi (è più di quanto conserviamo in fatto di montoni, torelli o porci). I 100.000 che restano, potrebbero, all’età di un anno, essere venduti in tutto il regno, alle persone facoltose e qualificate. Un bambino potrà fare dieci porzioni, se si ricevono amici a pranzo
    ". Jonathan Swift, Una modesta proposta.

    RispondiElimina

Il grande colibrì