Vivere di Angelina Maccarone

No tranqui boyz & gals, non è la recensione della soap. Anche se, forse, ci si potrebe divertire di più.
Antonietta, Francesca e Gerlinde sono tre donne. Sole. Sperdute nei meandri della vita in cerca di chissà cosa: l'amore, una ragione per esistere o un modo per sentirsi meno in colpa? Chissà.
Angelina Maccarone prepara un film in cui le storie delle tre protagoniste si intreccano e si modificano. Quest'ultimo aspetto, la modifica delle storie a mano a mano che l'intreccio viene raccontato da diversi punti di vista, è stato poco sfruttato, preferendo comunque una situazione più realistica rispetto a una totalmente surreale. Ed è proprio questo a rendere il film piatto.
La storia di tre persone che non sanno più come vivere è qualcosa di già visto e sentito, specie in ambito lesbico, come se ci fosse una gara a fare il film più deprimente possibile. Forse, una visione più surreale avrebbe reso di più, soprattutto considerando le location, Rotterdam una città in continuo sviluppo e inviluppo, e la preferenza ad usare scene notturne.
Insomma, non un film da buttare. Ma da poter sviluppare.
Milesmood

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