Ben arrivata, Andrea! Odissea di una bambina e di un nome giudicato troppo maschile

"Andreia". Termine del greco antico che indica il coraggio, il valore e la virilità propri dell'uomo, del maschio. Da questa parola deriva il nome greco Andréas. E da Andréas derivano i vari Andrew, Andrej, Andrés, André, Antero, Andrzej, Andriy... Ma il nome proprio che suona più simile all'antica radice testosteronica è Andrea. E questo, quasi per paradosso, in quasi tutto il mondo viene considerato un nome femminile.

Prova a urlare "Andrea!" in mezzo a una folla a Chicago o a Colonia, a Budapest o a Birmingham, a Siviglia o a Bucarest... Se qualche persona ti risponderà: "Cosa vuoi da me?", molto probabilmente sarà una donna. Diverso l'esito dell'esperimento a Scutari o Durazzo: in albanese, infatti, "Andrea" è considerato nome maschile.

In Italia, "Andrea" è il terzo nome più diffuso nella popolazione maschile. Ma non mancano le "Andree" in gonnella (e non mi riferisco solo agli amanti del travestitismo). Poche ma buone. O almeno così si spera. La più famosa è la cantante Andrea Mirò (ma non vale: è un nome d'arte).

Certo sono eccezioni. Sono casi abbastanza sporadici di esterofilia. Ma nessuno se la prenda a male, perché anche all'estero sono esterofili: nel mondo germanofono, dove i nomi italiani sono diventati di gran moda, sempre più spesso il nome Andrea spunta sotto il fiocco azzurro, e non solo sotto quello rosa.

Insomma, "Andrea", in questo mondo globalizzato, è diventato un nome ambiguo. E se ci aggiungi anche il fatto che Andrea, nell'omonima canzone di Fabrizio De Andrè, "raccoglieva violette ai bordi del pozzo" - insomma, era un po' fru fru -, inizi a capire perchè questo nome rischia a volte di far deragliare il pesante treno della normalità. Treno che viaggia su due binari ben distinti e distanti, che certo non possono confondersi e fondersi mai, poverini.

E allora ti spieghi perché è sufficiente che due genitori italiani vogliano chiamare la figlia con questo nome equivoco per mandare in tilt la "giustizia" dello Stivale [Repubblica]. Una bambina di nome Andrea?! Non si può, per il bene della coesione sociale!

Chissà quale nome comparirà alla fine sulla tua carta di identità, piccina. Forse ti dovrai accontentare di nomi come Andreina, Andreuccia, Andrettina... Per non parlare di Andretta, Andreana, Andreatta, Andrietta... Spero solo che, crescendo, nel tuo cuore rimarrai sempre un po' Andrea.

Little Prince(ss)

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Il grande colibrì