Chiara Atzori: "Normalizzare l'omosessualità diffonde l'Aids". A Milano un sit-in di protesta

Il Medico in diretta su Radio Maria, a cura della dottoressa Chiara Atzori, "specialista" delle malattie infettive.

Ecco la trascrizione dell'intervento.

* * *

C.A.: Pronto?

Pronto?

Buongiorno?

Buongiorno. Telefono da La Spezia, faccio parte di un gruppo religioso, del terz'ordine francescano. Tra di noi tanti pensano di legalizzare l'omosessualità. Ho incontrato anche frati e preti che pensano di legalizzarla. E io penso che sia come legalizzare la droga leggera.
Secondo lei se si legalizzasse tutta questa storia (che per me non va legalizzata, perché, come diceva appunto lei, Dio ci ha fatto così e così dobbiamo essere) aumenterebbe la diffusione dell'Aids o diminuirebbe?


Sì...

Questa è la mia domanda.

Bhe direi che la domanda è molto chiara e che la risposta era già nella conversazione di oggi. Però personalmente credo che non sia ragionevole negare che nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell'omosessualità, e quindi in qualche modo la depatologizzazione intesa come equiparazione a un modo di essere come un altro, i risultati sanitari sono stati devastanti.
E questo è un dato di realtà che si evince dagli studi epidemiologici degli Stati uniti d'America, ma ancora di più dai dati inglesi, in cui veramente la prevalenza delle infezioni nella popolazione omosessuale sono estremamente elevate, ma sopratutto dove, purtroppo, anche la propagazione di una normalizzazione dell'omosessualità non fa altro che incrementare anche i comportamenti cosiddetti esplorativi.
Cosa vuol dire?
Che anche la bisessualità diventa una norma. Ma se nel gruppo con comportamento omosessuale esiste un altissimo rischio, il ponte della bisessualità lo porta fuori dal gruppo dell'omosessualità e lo, in qualche modo, apre anche a quella che è la maggior parte della popolazione, che è eterosessuale. Questo è il dato di realtà.
Il dato interessante è proprio questo, cioè che non si tratta di stigmatizzare come brutti, sporchi e cattivi quelle persone, quegli individui che hanno un orientamento omosessuale, ma riconoscere un dato oggettivo: in quel tipo di orientamento esiste una tendenza alla promiscuità, a comportamenti autodistruttivi, narcisistici, all'abuso di droghe, ecc..., che è legato intrinsecamente a che cosa?
A quell'orientamento. Perché che cosa si è visto?
Contrariamente a quello che si ipotizzava, cioè che fossero, così diciamo, a volte strani o trasgressivi perchè non erano accettati, questo tipo di comportamento invece è continuato e anzi è dilagato proprio nei paesi in cui è avvenuta la cosiddetta "normalizzazione".
Per cui la normalizzazione non fa scendere [la diffusione dell'Aids] né porta ad una crescita o una maturazione umana di queste persone; anzi, continua a persistere una gravissima forma di "immaturità" della persona e questo a causa del fatto che la normalizzazione apre le porte, anche a livello educativo, a dei modelli che non sono buoni.
Quindi in questo senso è chiaro che dobbiamo essere molto realistici, al di là del credo religioso, sul fatto che dove una nazione normalizza [l'omosessualità] a livello legislativo equiparando per esempio le unioni omosessuali a quelle eterosessuali, il modello educativo trasmesso fa si che quello che comunque a livello culturale veniva considerato un'eccezione, qualcosa di particolare, venga considerato come normale e che quindi non si veda perchè non debba essere praticato, percorso, ricercato.
E' questa la pericolosità. Rendiamoci conto che la normalizzazione non è, come si pensa, un modo per dire alle persone che hanno questo orientanto "Ti voglio bene" (quello glielo posso dire indipendentemente dalla normalizzazione), ma riconoscere che la persona con un certo orientamento ha una ferita, e quindi le voglio bene, ma riconosco la ferita e quindi non normalizzo la ferita. Altrimenti, se quella che è una "ferita" (potremmo definirla patologia) viene considerata come normalità, è chiaro che verrà ad essere una trappola per quelli che invece vi si inoltrano pensando che sia qualcosa di normale.



Contro queste folli dichiarazioni della dottoressa Chiara Atzori, il Cig - Arcigay Milano ha indetto un presidio davanti all'ospedale Luigi Sacco di Milano (via Giovanni Battista Grassi 74) per sabato 11 ottobre alle ore 11.00. Potete inviare la vostra adesione all'indirizzo mail: presidente@arcigaymilano.org.

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Leggi anche:
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25 commenti:

  1. Vabbè prepariamoci a far rientrare l'omosessualità nella lista delle malattie. Prepariamoci ad arretrare di 100 anni ancora una volta...

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  2. VERGOGNA....QUESTA è FOLLE...SARà LEI MALATA E NESSUNO GLIELO HA DETTO....

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  3. I dati sulla diffusione dell'AIDS in Italia e ancora di più negli altri paesi occidentali confermano quello che dice la dott.ssa Atzori. Se qualcuno ritiene che i report sanitari siano sbagliati si faccia avanti e li contesti - e non contesti la Atzori che fa riferimento a tali dati.

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  4. Caro anonimo mistificatore,

    la Atzori non parla di dati scientifici, lei ha una palla di cristallo e afferma che in caso di approvazione di una legge sui DICO ci sarà un'esplosione di infezioni da HIV.
    Una teoria indimostrabile come l'esistenza del Purgatorio.
    Ma la Atzori NON è una teologa, è un medico che deve rispondere delle sue affermazioni pubblica davanti all'Ordine.
    Punto.

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  5. La Atzori fa precisamente riferimento ai “risultati sanitari devastanti” relativi ai gay in USA e in Inghilterra e come infettivologa saprà di che parla! Come si fa a negare che tra il dramma sanitario di tante persone e il livello di normalizzazione dell’omosessualità vi sia un legame diretto? Trovo invece riprovevole il tuo tentativo di intimidirla e minacciarla nella sua esistenza professionale. In questo fai tornare a memoria il gay nazifascista tedesco Ernst Roehm, per anni numero due di Hitler, che insieme ai suoi compagni intimidiva la società civile.

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  6. Ah sì? Non sapevo che in Africa dove si muore maggiormente di HIV fosse legalizzata l omosessualità!!!
    Quanta ipocrisia e ignoranza nel "giardino del veleno" bigotto!!!
    Prima o poi mostrerò questo video anche nel mio blog
    Nel frattempo ti linko tra i blog amici

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  7. Scusa volevo anche aggiungere che cavalcare paure è più facile che affrontare dibattiti critici e aiuta a tenere buone le masse, perchè asseconda le loro fobie. E’ per questo che tante volte i leader politici e religiosi preferiscono costruire le loro campagne sui pregiudizi razziali, religiosi, sessuali piuttosto che su visioni moderne della società e informazioni corrette ed adeguate.

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  8. @ anonimo (quello pro-Atzori):
    Bene, se si basa su dati scientifici che li indichi, ci dica quali sono, li porti all'attenzione della comunità scientifica e dell'opinione pubblica. Io ricerche scientifiche serie che smentiscono le sue cavolate ne trovo senza problemi, ma se lei dimostrerà che i suoi dati sono più seri e completi... Peccato che non abbia uno straccio di dato serio!
    Più che di correlazioni immaginarie su "normalizzazione" (e poi che cavolo significa 'sta parola??) dell'omosessualità e diffusione dell'Hiv, sarebbe il caso di parlare di correlazioni reali tra diffusione dell'Hiv e campagne di demonizzazione dell'uso del preservativo. Campagne messe in atto, guarda caso, da quei signori che posseggono e gestiscono la radio da cui lei parlava...

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  9. @ caramella-fondente:
    Invochi le paure, lo strumento più efficace per paralizzare le persone e dominarle. Un concetto talmente elementare (ma tanti fingono di non capire...) che a spiegarlo ci ha già pensato il commissario Basettoni dalle pagine di Topolino: L'Italia come Topolinia: il commissario Basettoni parla di paura e democrazia

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  10. L'omosessualità è un problema che va risolto e la soluzione non è certo la normalizzazione. La strada è lunga e faticosa, ma se ne può uscire. Invito le persone con problemi di omosessualità a non farsi ingannare dalle false illusioni che vengono proposte. Una grande stima e appoggio per il coraggio di dire la verità che sempre caratterizza la dottoressa Atzori.

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  11. Anonimo, l'unico problema che va risolto è l'ignoranza. Tua e di quella gentaglia come la Aztori, che si preoccupa solo di causare danni e dolore alle persone.

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  12. L'unico danno che la Atzori causa è quello che i cruising e darkroom di Arcigay fanno meno incasso.

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  13. Anonimo, una volta che nel mondo verrà "risolto" il "problema" omosessualità, ci saranno da risolvere altri problemi. Magari, che so, quelli coi capelli rossi, quelli con la Erre moscia... ecc. Stai all'occhio perchè potrebbe toccare a te la prossima volta... che qualcuno possa pensare a come risolvere il "tuo" problema...

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  14. complimenti per il blog e per le vostre osservazioni: la campgana di restaurazione culturale è fortissima e dobbiamo fermarla, nel modo preciso, ironico e privo di piagnistei che usate voi

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  15. in effetti, l'omosessualità è un problema. Un problema per l'omosessuale represso che non riesce ad accettarsi. E' un problema per le culture omofobe che non possono accettare le potenzialità della persona e la sua piena esplicazione, compresa la sua affettività. E' un problema e non può accettarla perchè scardinerebbe un sistema, che ha nel controllo della sessualità il chiavistello per il controllo sociale dell'individuo.
    E' un problema per chi non capisce che i contagi non sono una colpa ma solo il frutto di una non adeguata conoscenza scientifica della malattia. Sono un problema per chi non sa leggere i dati scientifici partendo dai dati che la letteratura scientifica ha pubblicato in questi anni e che dice che l'HIV è in aumento nella popolazione eterosessuale. E questo non vuol dire che gli eterosessuali sono un problema, ma solo che la demagogia, il populismo, la mistificazione serve solo per chi vuole trasformare ed utilizzare il rispetto umano in carta straccia su cui scrivere la propria carriera personale e politica. E per chi non ne fosse ancora convinto e avesse problemi nel leggere ciò che la sua mente non riesce a capire, non deve fare altro che dirmelo, che io, Fabio Pellegatta, ricercatorre universitario, che ha più lavori nella letteratura internazionale della sig.ra Atzori, gli mostrarà, finalmente, ciò che la scienza ufficiale dice.
    Fabio Pellegatta

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  16. Arcigay dovrebbe manifestare davanti dalla redazione del Sole24Ore che il 2 ottobre ha osato pubblicare i risultati di una recente ricerca sulla diffusione dell'Aids http://salute24.ilsole24ore.com/farmaceutica/sperimentazioni/123_Aids:_gli_omosessuali_sono_la_categoria_a_rischio_.php . Ma si scaglia soltanto contro una donna perché la crede sola.

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  17. A raggione C.Atzori nel suo commento dicendo che queste persone, immature e profondamente ferite, (e lo cappiamo anche leggendo le loro reazioni...), sono più pronta ad accettare compromessi sessuali, portati dalla dipendenza sessuale, dalla promiscuita (basta andare vedere i giardini publici o ritirati specialmente la sera e la notte...ecc)e alla perversione sempre più intensa e forte.
    Queste persone hanno bisogno di guarigione interiore e di crescere come uomo e donne mature, saenza volere sempre prendere in un rapporto con l'altro quello che pensa non possedere... io stesso sono un ex gay che ha voluto cambiare, e che ne riuscito per finalmente no più essere alla ricerca d'una pace impossibile da trovare nella vita gay e tanta miserabile.

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  18. Possibile che un medico di un servizio pubblico che fa dichiarazioni del genere non venga segnalato come minimo all'Ordine? la atzori dovrebbe starsene negli USA dai suoi amichetti teo-con, visto che e' sempre la', sponsorizzata dalle case farmaceutiche a decidere quanti morti fare...

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  19. C. Atzori fa bene di parlare apertamente di questi problemi, la società deve basarsi su fondamenti di famiglia, di educazione, di tolleranza verso le persone ma non per forza accettare le ferite interiore, immature, d'un gruppo di persone che si sentono il dovere di difendere delle attitudine e stile di vita, e che nelle loro rabbie devono imporre alla stessa società un messaggio negativo sbagliato e stigmatizzato.

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  20. Pensate che il Corriere della sera di oggi nella cronaca di Milano dedica una pagina intera al problema dell'AIDS parlando solo di eterosessuali! Nonostante gli omosessuali siano il gruppo più a rischio. Bugie che fanno morire. Grazie invece alla dottoressa.

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  21. @ vari anonimi:
    Qui non si censura nessuno, come vedete. Però forse se trovaste un modo più costruttivo per sfogarvi, vi sarebbe più utile. Ad esempio, che so, il sesso gay: a volte funziona.
    P.S.: ricordate di usare il preservativo, però. La dottoressa Aztori sicuramente ve li farà avere molto volentieri.

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  22. ma oltre alla patologia " GAY " perchè non cerchiamo di curare e non normalizzare la patologia " IDIOZIA" di cui è affetta la dottoressa Atzori! Penso oltretutto sia realmente patologico il fatto che la dottoressa passi parte della sua vita a curare ( o perlomeno dovrebbe farlo )a livello fisico e non mentale ,questi " deviati " mi sembra un controsenso....invece di prescrivere farmaci...dovrebbe allora se fosse coerente prescrivere delle cure mentali!La cosa realmente tragicaè che le si dia ancora la possibilità di curare dei pazienti affetti da HIV....ma nessuno se ne accorge che è una potenziale serial killer !!!!

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  23. Adesso la dottoressa diventa anche "potenziale SERIAL KILLER"! L'estremismo gay non conosce limiti. Speriamo che questa campagna sia una barzelletta.

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  24. La Atzori usa un linguaggio partico
    larmente involuto, indice di idee
    estremamente confuse e del tentativo
    di non farlo capire. Chi ha le idee
    chiare è aperto e si fa capire con
    uguale chiarezza.

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  25. L'omosessualita'cos'e'?Non importa cosa e'. Sono persone che se sentono il bisogno di diventare "tradizionali anche per un periodo,devono averne la libera scelta. Gli attivisti e i militanti gay impediscono questa libera scelta dei gay di avere anche una vita eterosessuale.Questa e' l'ipocrisia piu' grande del mondo gay.

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Il grande colibrì