Da Lehman Bros a qualcosa. Ma qualcosa si muove?

Il mondo sull'orlo del crack. Non l'allucinogeno: forse ne prendevano troppo i finanzieri. In effetti, c'è calo di consumi, ultimamente.
Le notizie sulle Borse, le banche, gli andamenti finanziari ci stanno rendendo un pò sordi. Appelli da tutte le parti. Suggerimenti utili alcuni, altri dati sempre da qualcuno che continua a utilizzare la sostanza citata qui sopra. L'Islanda sull'orlo del fallimento, il Wall Street Journal che annuncia la data della bancarotta della California: il 28 ottobre. Catania, da noi, ha già dato, ma molto prima della crisi dei mercati. Barclays è sul chi va la, in Italia si continua a dire che le nostre banche sono solide quando questo è comunque impossibile. Tutti che parlano, pochi che agiscono in maniera seria. Tutti a fissare monitor con linee che diventano sempre più cadenti in maniera vertiginosa, e solo qualcuno che parla di un modo per uscire da questa famigerata crisi che, per certi versi, è diventata una crisi antropologica: il fallimento del "tutto, subito".
Tuttavia, qualcosa si muove, forse in vista di un futuro. Investimenti in aree che finora sono state completamente trascurate, a volte prese in giro. L'energia rinnovabile, tecnologie basate non più sul petrolio ma su fonti ecologiche. Finora sono stati fatti solo esperimenti, sono state prodotti pochi elementi su queste basi. Eppure, si sapeva che la gestione di queste aziende avrebbe portato un cambiamento: da una parte nel sistema economico, portando nuove forme di occupazione e di investimento, dall'altra nello stile di vita. La crisi di questi giorni sta portando qualcosa, chissà, finalmente l'attività del pensare. Sentir parlare di etica economica sembra una sorpresa. Di trasparenza negli scambi bancari o commerciali. Bisognerà poi vedere se questi impegni verranno mantenuti, ma li si può solo contare sulla individuale fiducia negli esseri umani. Se l'obiettivo dei salvataggi delle banche è ripristinare il sistema credito, si posticipa ancora una riflessione su ciò che occorre cambiare.
Intanto, in Francia, piccoli cambiamenti si stanno verificando. La Erg è entrata in affari con Cita Wind, compagnia implicata nello sviluppo di energia eolica. Nelle intenzioni, c'è l'obiettivo di sviluppare questo settore. Inoltre, la Edf ha fatto accordi con Renault e Peugeut per lo sviluppo di automobili elettriche e distributori per le ricariche. In Italia, in questo senso, la Enel si sta accordando con la Fiat.
Primi passi? Boh. Sviluppo e risorse? Bisogna sempre aver fiducia? Magari si può. Un mondo pulito, magari con quelle case ad energia rinnovabile, pure esteticamente belle da vedere? Sempre boh. Alla fine resta un sogno. Poi ci si sveglia.
E rimangono le carte di credito.

Milesmood

1 commento:

  1. magari poi scopriamo che l'importanza che abbiamo dato all'economia fino ad ora era anche eccessiva

    RispondiElimina

Il grande colibrì