Le mobilitazioni non si fermano

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Continuano a Milano le manifestazioni di protesta contro la Legge 133. Oggi, per la prima volta della sua storia, l'Università Bicocca ha autoorganizzato un corteo fra le proprie strade, nato dopo un'assemblea di strada.
Un piccolo corteo, non superiore alle 300 persone, che sfilava lungo le strade cementificate di quel quartiere anonimo e senza storia. Per questo motivo, prima di essere una manifestazione politica, è prima di tutto uno spettacolo surreale. Anche gli studenti che guardavano la fiumana erano stupiti, senza però partecipare. In fin dei conti, questo è un tipico elemento "bicocchiano".
Il corteo si è fermato davanti all'edificio che ospita le sedi del rettorato. Una piccola parte ha poi preso l'iniziativa ed è entrata nell'edificio facendo un piccolo giro per i corridoi. Una volta uscito, una discussione con i vari rappresentanti degli studenti: in effetti c'è da dire che è stata una iniziativa nata aldifuori dei gruppi universitari. Tuttavia, aldilà delle prese di posizioni sulla incursione in sede, occorre dire che è stato un bello spettacolo, almeno per chi riesce a vedere non solo l'aspetto politico.
Oltre le polemiche, alcune utili altre inutili, c'è da riflettere molto su quanto sta accadendo. Per questo, citeremo un articolo di questa famigerata Legge. Una parte di cui non si parla, essendo la discussione incentrata solo sui tagli a istruzione e altre funzioni pubbliche, ma che è importante. Almeno, su quello che questo Governo ha in mente.
Art 61 comma 22:

“22. Per l'anno 2009, per le esigenze connesse alla tutela dell'ordine pubblico, alla prevenzione ed
al contrasto del crimine, alla repressione delle frodi e delle violazioni degli obblighi fiscali ed alla
tutela del patrimonio agroforestale, la Polizia di Stato, Corpo dei vigili del fuoco, l'Arma dei
carabinieri, il Corpo della guardia di finanza, il Corpo di polizia penitenziaria ed il Corpo forestale dello Stato sono autorizzati ad effettuare assunzioni in deroga alla normativa vigente entro un limite di spesa pari a 100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2009, a valere,
quanto a 40 milioni di euro per l'anno 2009 e a 100 milioni di euro a decorrere dall'anno 2010, sulle risorse di cui al comma 17, e quanto a 60 milioni di euro per l'anno 2009 a valere sulle
risorse di cui all'articolo 60, comma 8. Tali risorse sono destinate prioritariamente al reclutamento di personale proveniente dalle Forze armate. “

Milesmood

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