Per Repubblica (e non solo...) Maurizio Gasparri è il "capogrullo" dei senatori Pdl

Le cose stanno così. Uno passa una giornata anche faticosetta, torna a casa e si ritrova un bel discorso di Gianfranco Fini sull'integrazione. Controlla e ricontrolla tutto quello che ha detto, perché è un discorso che potrebbe sembrare un po' troppo illuminato e avanzato per Fini. E, dopo aver visto che l'inghippo non c'è (almeno nel discorso), tutto contento si mette a scrivere un post di apprezzamento per le parole di un uomo di destra. E poi se ne va a dormire, augurandosi che possa nascere anche in Italia una destra democratica.

E invece, quando si sveglia, apre il blog del Russo e cosa si scopre? Che, come mostra il ritaglio di Repubblica mostrato anche qui sopra, i senatori del Popolo della Libertà hanno deciso di nominare Maurizio Gasparri, compagno di lotta e di partito del succitato Gianfranco Fini, come proprio capogrullo.

Come dobbiamo intendere questa significativa riforma semantica? E' il frutto di una sincera e dovuta autocritica... o piuttosto è solo il tentativo dei grullini di adeguarsi ancor di più allo stile di Grulvio... ehm, Silvio Berlusconi?

Little Prince(ss)

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2 commenti:

  1. Dai, è stupenda, ieri sera quando ho sfogliato il giornale per leggere le ultime cose che mi ero perso e mi è saltata all'occhio mi sono sguarato dalle risate. Oggi non ho resistito e l'ho postata, hai fatto bene a farlo anche tu, più gira e più c'è possibilità che arrivi alle orecchie dell'interessato: immagino già le sue sparate "intellettuali" contro il quotidiano diretto da Mauro...

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  2. @ il Russo:
    Beh, il merito della scoperta è tutto tuo, come segnalo nel post!

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Il grande colibrì