La Regione Sardegna, seguendo l'esempio di poche altre amministrazioni in Italia, ha infatti deciso di abbandonare l'odioso Microsoft Windows a favore di Linux, molto più conveniente e "simpatico" [Corriere].
Più conveniente, perché, grazie alla disponibilità del codice sorgente, permette di liberarsi dalla dipendenza da un unico fornitore e di selezionare tra molteplici alternative quella più adatta e/o economica. Magari di selezionare proprio un'alternativa creata nella stessa Sardegna, decisione che permetterebbe anche di dare impulso all'industria informatica dell'isola.
Ma Linux, dal momento che può essere studiato, modificato e distribuito senza alcun ostacolo, è anche uno strumento altamente democratico e rappresenta per questo una scelta quasi obbligata per un'amministrazione pubblica. O almeno così la penso io...
Little Prince(ss)
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