Lettera di sostegno agli eritrei in Libia

Sono stati prigionieri in campi di concentramento nel deserto, hanno subito fame, sete e violenze e oggi rischiano di essere rimpatriati nel loro paese di origine, per finire in altri lager, nelle mani di torturatori e aguzzini: è questa la drammatica sorte di oltre 200 profughi eritrei, in parte respinti anche dall'Italia, oggi presenti in Libia (per maggiori dettagli rimandiamo all'intervista a Roberto Malini e al sito di EveryOne).

Per sostenerli, abbiamo chiesto a Gruppo EveryOne di predisporre una lettera ed un indirizzario, che potrete trovare qui sotto. E' urgente inviare il testo sottostante agli indirizzi che troverete in fondo a questo post. Si tratta sia di indirizzi elettronici sia di indirizzi postali: l'invio delle e-mail è molto importante, ma quello delle lettere cartacee può essere molto più efficace!

Per l'invio delle e-mail, è necessario solamente copiare e incollare il testo, sostituire il testo in stampatello con i propri dati e inviarlo agli indirizzi elettronici che vi indichiamo.

Per l'invio delle lettere, è sufficiente scaricare il documento Word (cliccando qui), aprirlo, andare sul menù "Modifica", scegliere "Seleziona tutto", poi clic col tasto destro in qualunque punto del testo, scegliere la voce "Aggiorna campo" e rispondere alle domande. Alla fine si avrà un documento con i propri dati inseriti che potrà essere comodamente stampato e spedito agli indirizzi indicati.

Sembra complicato, ma non lo è per nulla. Unica avvertenza: il nuovo file salvato conterrà i vostri dati e se lo inoltrerete a qualcuno via e-mail il destinatario potrà leggere i vostri dati; conviene allora inoltrare o l'originale in bianco e chiedere di scaricare il documento da questa pagina!



TESTO DA INVIARE

An urgent appeal to the international institutions asking them to prevent the deportation and stop the persecution of the Eritrean refugees in Libya.


Eritreans refugees in Libya, who were originally “pushed back” by Italy and Malta, are being still subjected to the risk of imminent deportation from Libya. We are launching an urgent appeal to the United Nations and the European Union.

After learning through the websites of EveryOne Group, Agenzia Habeshia, the Italian Radical Party and NoirPink of the situation of neglect the over 200 Eritreans in Libya now find themselves in,

I, [NAME AND SURNAME / NOME E COGNOME], [DATE AND PLACE OF BIRTH / DATA E LUOGO DI NASCITA], living in [COUNTRY / STATO], [ADDRESS / INDIRIZZO], e-mail [E-MAIL], Tel. No. [TELEPHONE NUMBER / NUMERO TELEFONICO],

wish to join the appeal for urgent intervention from the EU and UN institutions and authorities to prevent the imminent deportation from Libya of the Eritrean refugees, most of whom were originally pushed back from Italy and Malta towards the end of July 2010.

In spite of the promises made, the Italian Government is doing nothing to ensure the Eritreans are not sent back to Eritrea, where they would face certain persecution. So today we are forced to issue yet another urgent appeal. Time is running out, we have to take action as soon as possible if we are to save these people.

We are asking you to take urgent action to prevent this humanitarian tragedy deteriorating over the next few hours and to stop, once and for all, with urgent measures, the imminent deportation of these people back to Eritrea. As well as the 200 refugees awaiting deportation, there are many others in the Kuifia detention centre in Libya who may well be entitled to apply for asylum in the European Union.

Together with EveryOne Group, Agenzia Habeshia and NoirPink, we are renewing our appeal for the asylum seekers blocked in Libya. We are asking that a proper and lasting solution be found to this problem, with a project of resettlement in Europe for refugees in need of international protection.

[SIGNATURE / FIRMA]




INDIRIZZI E-MAIL

Alto Commissario ONU Diritti Umani
infodesk@ohchr.org
Urgent-action@ohchr.org
Migrant@ohchr.org

Alto Commissariato ONU Rifugiati
stefanak@unhcr.org
Guterres@unhcr.org
Boldrini@unhcr.org

Consiglio d'Europa
commissioner@coe.int

Commissione europea contro razzismo e intolleranza
combat.racism@coe.int

Commissione europea
jose-manuel.barroso@ec.europa.eu



INDIRIZZI POSTALI

Hon. Ban Ki-moon
Secretary-General of the United Nations
Office of the Spokesman for the Secretary-General
 United Nations
S-378
New York, NY 10017


Hon. Navanethem Pillay
United Nations High Commissioner for Human Rights
Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights (OHCHR)
Palais des Nations
CH-1211 Geneva 10, Switzerland


Hon. António Guterres
United Nations High Commissioner for Refugees
Case Postale 2500
CH-1211 Genève 2 Dépôt
Suisse


Hon. Jerzy Buzek
President of the European Parliament
Paul-Henri Spaak building, Rue Wiertz, 60
Brussels
Belgium


Hon. Thomas Hammarberg
Commissioner for Human Rights at the Council of Europe
Avenue de l’Europe
67075 Strasbourg Cedex
Tel +33 (0)3 88 41 20 00


Hon. José Manuel Barroso
President of the European Commission
Berlaymont building, 200 rue de la Loi (Wetstraat)
Brussels
Belgium


Hon. Jacques Barrot
European Commissioner for Justice, Freedom &
Security
European Commission - DG Justice, Freedom and Security
B-1049 Brussels
Belgium



Leggi anche:
* Il dito è Maroni, la luna è la mattanza: contro la strage di migranti nel Mediterraneo ora agiamo!
* I profughi eritrei in Libia che fine hanno fatto? Intervista a Roberto Malini (EveryOne)
* Storia di Carlos dalla pelle morbida venuto in Italia a fare domande con la sua voce-cantilena

5 commenti:

  1. arrivate sempre un po dopo, quando erano trucidati in eritrea non importava a nessuno, importa solo quando cercano di venire a modificare in peggio la nostra socetà, o quando c'è di mezzo (solo di striscio) Berlusconi

    www.maurod.ilcannocchiale.it

    RispondiElimina
  2. @ anonimo:
    Certi appelli non servono solo a cercare di salvare vite umane, servono anche a sopravvivere al crollo del senso civile di vergogna che certi commenti dimostrano.

    RispondiElimina
  3. Questo indirizzo pare non funzionare:

    CommissionerHR.Communication@coe.int

    RispondiElimina
  4. @ Davide:
    L'indirizzo corretto è commissioner@coe.int
    Ho corretto anche nel testo, grazie!

    RispondiElimina

Il grande colibrì