I bambini (qualche volta) sono sacri: due adulti picchiano due piccoli rom. E la stampa tace

I bambini non sono sacri. Non lo sono più, se mai un tempo lo sono stati. Non lo sono tutti, almeno. Dipende che razza di bambini sono. O, meglio: dipende di che razza sono, i bambini.
Se, mettiamo il caso, una maestra tappa la bocca con lo scotch a un bambino italiano che frigna, ne parleranno per i giorni i TG, i GR, i talk show, gli editoriali dei quotidiani, mobilitando tutti i più grandi esperti. Grande allarme e angoscia in tutta Italia. E va bene così, anche se i nostri vecchi direbbero che il troppo stroppia.
E allora cosa dovremmo aspettarci se due bambini venissero violentemente malmenati da due adulti?
Se sono rom, ovviamente il silenzio. E infatti la notizia del pestaggio di Rebecca, 12 anni, e di Ioni, 14 anni, non è stata ritenuta degna della home page de "il Corriere della Sera". Ma neppure di quelle di "la Repubblica", "la Stampa", "il Messaggero", "il Sole 24 Ore", "il Giornale"... Anche i giornali di sinistra hanno dedicato la prima pagina ad altro.
Silenzio complice? Silenzio compiaciuto? Che nelle redazioni si faccia festa quando giungono notizie come questa, mi risulta difficile crederlo. Almeno, non penso proprio che succeda in tutte le redazioni (su qualcuna, però, è lecito sospettare). Nella maggior parte dei casi, mi sa, semplicemente la cosa non frega niente. Tanto i bimbi rom mica sono importanti, no? Non voglio dire che li considerino erbaccia da estirpare, l'espressione sarebbe troppo forte. Magari li ritengono semi di erbaccia non ancora cresciuti del tutto (sì, questo è più probabile).
Ma, per fortuna, qualcuno crede ancora che i bambini - tutti i bambini - siano sacri: Save The Children e il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza del Lazio hanno riunito dodici ragazzini, alcuni "stranieri" di varia origine e altri rom con cittadinanza italiana, per discutere insieme a loro dell'accoglienza, della sicurezza e delle garanzie dei minori. Le conclusioni le potete leggere sul sito: http://www.savethechildren.it/2003/comunicati.asp?id=525

Little Prince(ss)

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2 commenti:

  1. I bambini sono tutti sacri. E sicuramente chi ha picchiato due bimbi rom merita la punizione per i casi di questo genere con l'aggravante del razzismo. Senza se e senza ma.
    Lo scopo del mio post ( datato ben prima di tutto questo odio anti rom ) è quello di sottolineare che nel cammino di convivenza bisogna essere in due a camminare. Noi nel capire tradizioni diverse dalle nostre. Loro nel rispettare il sentimento comune della nazione in cui vengono ospitati che vedono la tutela dei bimbi ( per non dire dei neonati ) un asse portante che accomuna i piu' diversi sentimenti sociali ed etici. Proprio qualche giorno fa ho incontrato una giovanissima mamma rom con il suo bimbo. Naturalmente è inutile dire che lo scopo era quello di chiedere l'elemosina facendo leva sul piccolo. Mi sono fermato un attimo per fare quattro chiacchere e per cercare di dirgli che quel bimbo meritava qualcosa di piu' di un marciapiede. Speriamo che il messaggio sia stato accolto. Per quanto riguarda i media, be', diciamo che non li seguo piu' da un bel po'.
    Un abbraccio
    Il Sciur Verunel

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  2. Personalmente mi sta a cuore la tutela dei bimbi al di là delle tradizioni ("nostre" o "loro") e dei sentimenti comuni delle nazioni ("nostre" o "loro").
    Il commento che ho fatto sul tuo blog era finalizzato semplicemente a pubblicizzare al massimo il pestaggio di quei due bambini, che è stato taciuto da tutti i media. Perché credo che un'informazione completa e non unilaterale sia già un primo buon passo nella tutela di tutti, bimbi compresi.

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Il grande colibrì