Il dittatore è nudo: i naturisti cinesi sfidano il regime. E intanto Playboy sbarca a Pechino...

Roma, Italia. Due giovani in intimo nella vestrina di un negozio per vendere cipria al sapore di biscotto.

Westland, Michigan. Nudi a sguazzare nel fango per il Mud Day.

Palermo, Italia. Nudi e imbiancati per una mostra di scultura .

Sydney, Australia. Ragazze in topless per protestare contro il pollo fritto.

California. Ragazze nude fanno free-climbing.

Tutte notizie che riescono, evidentemente, a riscuotere un certo successo nel pubblico dei lettori, se continuano a trovare spazio nella colonnina destra delle notizie di Repubblica.it e Corriere.it (si noti che la notizia più letta sul secondo sito è: "La Hunziker riscopre il lato B 13 anni dopo", ovvero il primo piano del suo sedere in tanga)

No, non mi sto lamentando o scandalizzando per tutto questo. Solo è forse un po' ridicolo e perbenista cercare diecimila scuse diverse per vivere il proprio piacere di starsene nudi. E magari anche la propria passione per l'esibizionismo.

Il fatto è che poi nella stessa colonna delle curiosità trash ci finiscono notizie importanti come la pacifica rivoluzione di costumi che sta vivendo la Cina, con i naturisti che occupano una delle spiagge più belle del paese, in nome dei propri diritti, e il partito comunista che non sa che pesci pigliare. Sì, il regime di Pechino è messo in crisi da un'orda di persone con tette e piselli di fuori sul tema fondamentale dei diritti. E il Corriere della Sera che fa? Paragona questo evento al culo della Hunziker e alla "gara di sesso orale a Zante" (sic).

Ma per fortuna ci sono i giornali davvero seri e coerenti, come Playboy, che, a quanto pare, sbarcherà prossimamente proprio in Cina, trasformando la pornografia da reato punibile anche con la condanna a morte a normale abitudine da edicola.


Leggi anche:

2 commenti:

  1. La pena di morte è esagerata, ma la pornografia non è accettabile.

    RispondiElimina
  2. Ogni tanto bisogna anche divertire e "stuzzicare" ma agli aggregatori di notizie suggerirei di suddividerle in modo più corretto per evitare appunto discutibili accostamenti di news..

    RispondiElimina

Il grande colibrì