Poco importa, perché Shabana muoveva le braccia, le spalle, il bacino come nessuna. Ogni suo movimento, sinuoso e vitale, esprimeva una femminilità così ideale da sembrare perduta: quando la vedevi ballare la tua mente correva verso talami profumati e piaceri infiniti. Era sensualità fatta persona, Shabana, e non per nulla era la danzatrice più famosa di Mingora, in Pakistan.
E allora vieni, Shabana, vieni a ballare, le dicevano tutti. Mostraci le tue braccia da accarezzare, mostraci la tua pancia da leccare, mostraci come si dovrebbe muovere una donna sul letto dell'amore. Perché se è vero che non ti fai toccare, sei capace di far sognare i sogni più dolci che si possano fare. E allora vieni, Shabana, vieni a ballare, risveglia il desiderio che è alla base dell'amore, risveglia la sensualità che è alla base della vita. Vieni, Shabana, vieni a ballare...
E Shabana prese i suoi vestiti ed andò. I quattro uomini che l'avevano chiamata a ballare, i quattro talebani che le avevano teso il tranello, la portarono in piazza, l'insultarono e le spararono (Corriere della Sera). La danza del ventre è immorale. Vieni, Shabana, vieni a morire...
Little Prince(ss)
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Che cosa vogliamo aspettarci da questi barbari? Civiltà,tolleranza,cultura? Non può esserci colloquio con questi rifiuti umani.
RispondiElimina@ Anonimo:
RispondiEliminaA parte che l'espressione "rifiuti umani", sarebbe da capire chi stai indicando con questo epiteto.
non c'entra una ceppa, ma l'immagine di testa del blog è tratta dalla copertina di "We are the Beautiful South" dei Beautfiul South?
RispondiElimina@ la Volpe:
RispondiEliminaL'immagine è di Jan Saudek, che è proprio lo stesso artista che ha realizzato le due fotografie originarie dell'album "Welcome to the Beautiful South" (questo il titolo corretto!) dei Beautiful South.
Permettetemi l'aneddoto (rubato a Wikipedia): le due immagini della copertina dell'album rappresentavano una donna con una pistola in bocca (ma si tratta di un'immagine diversa da quella che vedete nella testa di questo blog) e un uomo che fumava. La copertina venne rifiutata da Woolworths, perché giudicata diseducativa: avrebbe potuto spingere qualcuno a fumare!