Il gay telecomandato? Se Bonolis e Povia riescono a scrivere l'agenda di un movimento...

E' partita l'ultima crociata facebookiana: "Fermiamo Povia! Sabato votiamo Franceco Renga!" [Facebook]. Questa è la "proposta concreta" per fermare il cantante di "Luca era gay" e l'omofobia in Italia. L'iniziativa ha trovato subito l'appoggio di alcuni siti gay, con titoli trionfalistici come: "Sanremo: il popolo lgbtq ha deciso" [NotizieGay].

Quello che stupisce di più non è la volontà di buttar via 75 centesimi in un voto che, denunciano le associazioni dei consumatori, è truccatissimo: infatti, si può acquistare, tramite appositi call center, un numero enorme di voti, da destinare al proprio cantante preferito, al cantante della propria casa discografica... o a sé stessi.

No, quello che stupisce di più è come troppo spesso l'agenda di una fetta importante del movimento *qtblg sia praticamente scritta da altri. Il festival di Sanremo, dopo anni di declino, aveva bisogno di scandalo e clamore? E allora eccoti montato il putiferio della canzonetta (più o meno) omofoba, visto che evidentemente non sarebbe bastato il seno di Patty Pravo e la coniglietta di PlayBoy a ridare ossigeno ad una manifestazione in evidente stato di decomposizione.

Paolo Bonolis, facendo egregiamente il proprio lavoro, è riuscito a rimettere il Festival al centro della scena, sotto tutti i riflettori, sfruttando furbescamente la tematica gay. E molti gay si fanno sfruttare alacremente: considerano Bonolis e Povia i nuovi grandi e satanici nemici... e intanto fanno il loro gioco senza esitazioni. Come se la dignità e la legittimità della propria vita dipendesse da ciò che si dice o non si dice all'Ariston.

Nel frattempo un'altra parte del movimento *qtblg si sta impegnano sui temi del testamento biologico, del matrimonio e delle adozioni, dell'inseminazione artificiale anche per le lesbiche, dell'immigrazione, del bullismo, della cultura... Chissà se queste iniziative riusciranno mai ad avere più visibilità di un peto di Povia.

Little Prince(ss)

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7 commenti:

  1. l'argomento sanremo-omofobia, mi ha interessato e coinvolto.
    ma non tanto da mettere sul primo canale per vederne 1 secondo, neanche uno solo.
    e men che mai da pensare di partecipare alla ridicolaggione del televoto.

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  2. @ byb:
    Dai, ammettilo che oggi ti sei fatto la ricarica nuova del cellulare per spenderla tutta in televoti a Renga!

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  3. non ancora. adesso esco appositamente però.
    :D

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  4. Povia è bonolis hanno attenuto ciò che volevano visibilità, spero solo che il prossimo anno non gli ridiano la conduzione del festival, o ci troveremo un Povia in veste antiabortista per creare clamore, garantito al limone

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  5. Alla fine ha vinto quel bamboccione di Carta. Sempre meglio di Povia

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  6. Ciao caro,
    non so se rallegrarmi per la sconfitta di povia o essere desolato per il trionfo della tv spazzatura made De Filippi.
    Dal punto di vinta personale poi, da gay dichiarato, mi stupisce anche solo il fatto che una canzone pessima con un ancor più pessimo messaggio sia arrivata seconda.

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  7. A parte tutto... la canzone era scopiazzata da "Ti regalerò una rosa" di Cristicchi.

    (ho linkato il tuo blog!)

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Il grande colibrì