8 marzo: auguri? Sì, di buon dialogo.

Niente auguri o niente mimose. Roba inutile. Il "regalo" che vorrei fare alle donne (e non solo a loro) è questo spazio a disposizione per discutere, riflettere, provocare.

A cosa serve l'8 marzo, se serve a qualcosa? Che cos'è e cosa vuole una donna oggi? Quali sono le priorità delle donne? Le donne hanno qualcosa da dire? Cosa rende donna una donna? Esiste un contributo prettamente femminile all'umanità? E' più importante lottare per l'eguaglianza o difendere la propria diversità?

Date libero sfogo ai vostri pensieri. Se ne avete...

Little Prince(ss)

19 commenti:

  1. Non voglio fare polemica, ma la festa delle donne è stata inventata dalla propaganda comunista (cfr. Wikipedia). Io sono a favore delle donne, ma continuare a denunciare discriminazioni che non esistono più (siamo nel 2009, non nel 1909) è inutile.
    Esistono milioni di donne che si occupano delle loro famiglie e se vogliono lavorano. Perché costringerle a non occuparsi più delle famiglie? Non vi sembra che private le donne della loro libertà?
    Viva le donne!

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  2. non sapevo che era inventata dalla porpoganda comunista, ma è comunque una festa importante
    dobbiamo far capire che non siamo tutte oche e che anche noi valiamo
    e poi non è vero che non siamo discriminate, siamo nel 2009 e è peggio del 1909!

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  3. Salve,
    la festa della donna è stata creata per ricordare due donne morte in una fabbrica che lavoravano in condizioni disumane...
    per ricordare che anche noi siamo esseri umani e che abbiamo un anima anche noi,non dimenticate che fino all' '800 ne eravamo considerate prive .
    Quindi più che una festa comunista è una festa femminista....poi chissene importa chi l'ha creata...io sono di destra,ma prima di questo sono e sarò sempre una Donna!!!!
    E per me le altre donne,anche se possono diventare rivali,sono e saranno sempre sorelle!!!
    D'altronde una sorella vera ce l'ho e non è detto che abbiamo sempre la stessa opinione,no?!
    Adesso veniamo alle domande che mi sono giunte su fb,cerchiamo di dargli una risposta....
    Anche se sono donna sempre e non solo l'8 Marzo,questa festa serve e serve per ricordare il nostro passato in cui l'uomo, come prova a fare ancora oggi,ci ha soggiogato per secoli...
    oggi non so cosa vogliono le altre donne,posso dirvi io da donna cosa voglio e per cosa lotto...
    lotto per essere serena,per far capire al mio compagno che anche se lavoro per mezza giornata il mio lavoro non finisce quando esco dalla nostra attività,ma continua fino alla sera,nel cercare di crescere nostro figlio nel miglior modo possibile e nel cercare di dare a lui una casa calda ed accogliente quando ritorna da lavoro...perchè gli uomini lo considerano scontato e non capiscono che dietro c'è un lungo lavoro...
    poi vorrei che la paga delle donne fosse la stessa degli uomini...io ho una mia azienda e sono rimasta sconvolta quando il commercialista mi ha spiegato che per lo stesso lavoro in generale le donne prendono il 75% degli uomini...non mi do pace perchè non ne trovo la motivazione....
    Le donne hanno da dire grazie a Dio che siamo nate tali perchè io sono fiera di essere tale,hanno da dire NO alle violenze psichiche e fisiche,alle mutilazioni o alla segregazione e hanno da richiedere il giusto per il loro operato e l'apprezzamento da parte degli uomini per ciò che fanno per loro(perchè per noi non è un peso,ma a lungo andare con le umiliazioni di chi non capisce la fatica di una madre o di una moglie,lo diventa)...
    si può lottare per l'uguaglianza difendendo la propria diversità,non è assolutamente detto che una cosa escluda l'altra...io voglio occuparmi di mio figlio e di mio marito,ma non voglio che le mie ore di lavoro siano pagate di meno di quelle di un uomo...che tra l'altro ha solo il suo lavoro a cui deve pensare...
    sì,esiste un contributo prettamente femminile
    all' umanità ed è quello che si trova in ogni cosa...perchè dietro un grande uomo c'è sempre una grande donna...e quello che siamo oggi lo dobbiamo ai nostri genitori,alla torta calda che ci ha fatto la mamma vent'anni fa e che ci ha messo di buonumore facendoci fantasticare sul nostro futuro...ed a quello che oggi fa la moglie facendo trovare la giacca piegata e la cravatta profumata che mettono di buon umore e fanno affrontare meglio la giornata...

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  4. Neanche io sapevo che questa festa fosse inventata dalla propaganda comunista comunque secondo me questa festa viene interpretata male. Ricordiamoci che oggi sono morte all'incirca 100 donne in una fabbrica e noi invece che vivere nel "lutto" si fanno non so feste ecc ecc... Però non fraintendetemi, io sono a favore delle donne e di questa festa come ha detto giulia precedentemente: non siamo tutte oche... un saluto a tutti

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  5. ricevo invito a commentare anche rivolte a transgender: ma che cazzo c'entrano loro? lasciateci la nostra festa! NOSTRA, capito?

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  6. Personalmente non l'ho mai vista come una festa, ma come una giornata di riflessione e di ricordo. Le dimiscrizioni esistono ancora di fatto, anche se non più dal punto di vista legale. Vi faccio un esempio che mi riguarda da vicino.
    Qualche settimana fa in Sardegna ci sono state le elezioni regionali: abbiamo 80 consiglieri regionali (ricordo che i nostro consiglieri regionali sono in tutto e per tutto equiparati ai parlamentari nazionali), e di questi solo 6 sono donne. Tre di loro sono state elette nel listino del Presidente Cappellacci, quindi non è stata espressa preferenza per loro, solo 3 sono state scelte dai sardi. Gli assessorati saranno 10 e il 40%, per legge deve spettare alle donne. Tenendo presente che sono esattamente 4 le donne elette nel centrodestra (ribadisco che 3 vengono dal listino), dovrebbero diventare tutte assosori (in realtà si farà ampiamente ricorso agli assessori tecnici).
    6/80 in consiglio
    4/10 in giunta (per norma di legge).

    Provate a riflettere su questi numeri e ditemi se credete ancora che non esista più la discriminazione sessuale di fatto.

    P.S. Puntualizzo che mi ritengo contrario alle quote rose perché è inutile fare delle leggi che obblighino a candidare e eleggere le donne. Le scelte devono ricadere sui migliori, che siano uomini o donne, e la legge non dovrebbe imporre una distinzione, nemmeno in buona fede. Dovrebbe essere la testa della gente a cambiare. La testa degli uomini, ma anche quella di molte donne.

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  7. Ho letto ora il commento di Francesca: le transgender sono sicuramente molto più discriminate delle donne nel mondo attuale: meriterebbero un giorno dedicato alla riflessione sui loro problemi quanto le donne.

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  8. @ Gabriele:
    Esiste il Tdor - Transgender Day of Remembrance (dedicato comunque esclusivamente alle persone trans* uccise), che si celebra il 20 novembre. La domanda, però, è questa: l'8 marzo appartiene anche alle donne transessuali o no, come sembra sostenere Francesca? E, quindi, cosa rende donna una donna?

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  9. Io credo che non esista una data precisa per festeggiare, ma è giusto ricordare le operaie morte per difendere il loro diritto allo sciopero e la partià di diritti. oggi ha ancora senso lottare perchè la parità non esiste in tutti i campi,e non c'è bisogno di andare chissà in quale paese del mondo per vederlo. guardiamo in Italia: come exoticdream ha scritto, a pari livello, gli uomini guadagnano più delle donne.
    in televisione i presentatori possono essere brutti, tutti vestiti, grassi... le donne se non sono perfette e con il culo e le tette da fuori non le mandano in onda. ma anche le riviste femminili, che nausea: ma pensate che davvero a tutte le donne interessa l'abito firmato, il trucco perfetto, la dieta all'ultima moda??? ogni donna è bella per quello che è, una donna deve sentirsi libera di portare la 50 come di portare la 40. io ho la taglia 40 senza fare diete, non per questo sono una modella.
    e come ha detto Gabriele, è fondamentale che la mentalità di molte persone cambi.a volte sono proprio le donne che preferiscono farsi curare da un medico uomo anzichè donna...

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  10. Ribadisco il concetto: il giorno di oggi non è una festa, ma una giornata dedicata alle donne che in quanto tali sono discriminate. Ora la questione è questa: le transgender subiscono discriminazione in quanto donne o in quanto transgender? Io penso sia una forma di discriminazione diversa, pertanto questa giornata non è rivolta a loro, e non perché non siano donne, attenzione (si sentono donne dentro e per me questo basta a definirle donne), ma perché subiscono una forma di discriminazione che è diversa da quella a cui è rivolta questa giornata.

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  11. in un paese come l'italia è difficile essere allegre, se si è donne.
    pensare che siate rappresentate dalle signore Carfagna e Gelmini, che il vostro welfare sia curato da sacconi, che la vostra età pensionabile sia scelta da brunetta mette i brividi.
    per sistemarvi dovete solo trovare il figlio dell'imprenditore giusto per voi...
    lo ha detto lui, e per una volta non è una barzelletta...

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  12. Oggi è inutile parlare di donne in particolare, quando il governo di Berlusconi se la sta prendendo con tutti i lavoratori. Superiamo questi particolarismi e uniamo le forze.

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  13. Caro Adriano,
    forse ti sgugge che la volontà di equiparare l'età pensionabile delle donne è un progetto dell'attuale governo di destra rimandato a dopo le elezioni europee. Ora, equiparare l'età pensionabile tra i due sessi, in Italia, non significa colmare una disparità ma adottare una nuova disparità tra i due sessi: in tutta Europa non solo vi sono età pensionabili uguali, ma anche salari europei, diritti civili, servizi per le famiglie che da noi purtroppo ricadono ancora quasi esclusivamente sulle spalle delle donne costrette spesso a lavorare il doppio sobbarcandosi il carico di figli, di anziani, di malati, e per di piu’ svantaggiate sul piano dei giadagni e della carriera rispetto agli uomini.

    Questo è l'unico ritardo scandaloso italiano da colmare: al posto di migliorare la condizione delle donne che lavorano, le si costringe invece a lavorare più a lungo.

    Racimolare qualche euro in più con la scusa di equiparare le pensioni tra i sessi, non è roba da comunisti del 1909 - caro Adriano - ma stratagemmi e azioni governative di destra del 2009.
    Quando vuoi essere a "favore" di qualcuno affidati per cortesia alla tua coscienza critica e non alle enciclopedie virtuali.
    Giuseppe Lo Presti

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  14. Vi segnalo il nostro contributo su questa tematica (non avevamo visto questo post o avremmo semplicemente commentato qui): http://senzanome.leonardo.it/blog/non_solo_auguri_per_la_festa_della_donna_2.html

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  15. @ Amm. Blog Senza Nome:
    Meno male allora che non avete visto prima il post! L'importante è collegare i pensieri, farli crescere insieme. Questo spazio non ha la pretesa di avere l'esclusiva sulle riflessioni, ma vorrebbe solo dare spunti di confronto.

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  16. intanto, ciao a tutti.
    voglio dire che ritengo questa giornata una memoria e non una festa....sopratutto non la festa dei baci perugina come è diventata.
    ancora oggi la donna è di fatto discriminata, guadagna meno, e lavora il doppio.
    infatti oltre al proprio lavoro cè una casa dei figli e anche un marito....questo pezzo di lavoro non è retribuito, e a volte neanche riconosciuto,ma esiste...non neghiamolo!
    nel mondo ci sono donne che non hanno voce, che rischiano la vita se dicono cio che è giusto, che si vedono private di diritti fondamenteli dell essere umano.
    non possiamo dimenticarci di loro....
    il ricordarsi di cio che accadde ...significa solo ricordarsi oggi di tutte queste donne.
    saluti emy

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  17. Le mie considerazioni sulla festa della donna le ho fatte qui: http://pollicino.blogosfere.it/2009/03/lotto-marzo-delle-donne.html

    Per Adriano che dice di aver letto da wikipedia, immagino qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_Internazionale_della_Donna
    c'è da chiedersi dove abbia imparato a leggere.
    Comunque gli racconto un fatto, successo al mio primo esame di sociologia, si parlava tra l'altro appunto di condizione della donna e delle lotte del movimento femminista, delle repressioni negli Usa e negli Urss. Davano l'esame anche due signori sui 45-50 anni, fratelli gemelli l'uno con giacca marrone chiaro e pantaloni marrone scuro e l'altro con giacca marrone scura e pantaloni marrone chiaro......
    Il primo viene buttato fuori dal professore, esce e dice a quell'altro, mi ha chiesto cosa pensavo del movimento femminista, io gli ho risposto che secondo me erano donne che si erano sposate male ed erano insoddisfatte....
    L'altro non entrò neppure e se ne andarono insieme.....

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  18. Per coloro che pensano che non ci sia nulla per cui lottare.
    Insieme ad altre persone sto conducendo una opposizione ad una campagna pubblicitaria della ditta Zappalà di Palermo, che commercia latte e latticini.
    Il cartellone pubblicitario ritrae due avvenenti e discinte fanciulle, una bianca , l'altra nera, sotto di loro due scamorze, una bianca l'altra affumicata. La scritta dice :"La preferite bianca o abbronzata". A parte il riferimento ad un noto gaffeur italiano, che qualcuno ha detto potrebbe essere sarcastico, ciò che colpisce è l'uso dell'immagine femminile. Peraltro la ditta non è nuova a simili trovate con espliciti riferimenti erotici. Ora qui, non è per fare i falsi moralisti, accusa già pervenuta, ma ciò che mi chiedo è: davvero è necessario svilire il corpo femminile, ponendolo sul piano di merce di scambio? Veramente gli italiani sentono il bisogno di essere sollecitati agli acquisti facendo leva sulle loro pruderies o su inconfessabili sogni erotici? Veramente si potrà dire che questa campagna ha fatto centro?
    Personalmente mi rifiuto di lasciarmi ravanare con lo sguardo nella scollatura, anche se questo mi consentirebbe di ottenere molti più consensi e gratificazioni. Lo trovo avvilente e poco dignitoso.
    Trovo ingiusto invece disparità di tipo economico (verissime).
    Sono furiosa per le violenze che siamo costrette a subire , solo perchè fisicamente e biologicamente inadatte a resistervi.
    Sono triste per l'indifferenza e la tracotanza di certi "compagni" di vita.
    Allora io credo che sia il caso di riprendersi spazi, per riparare a queste tristezze, a queste ingiustizie, a questi avvilimenti.
    Le feste, poi ,le inventano i fiorai e i ristoratori.
    Le commemorazioni o celebrazioni, donne e uomini che hanno sofferto.
    Una nota: La festa fu istituita da Clara Zetnik nel 1910, in occasione di un'internazionale socialista tenutasi a Copenaghen, per ricordare le lavoratrici vessate e quelle morte sul lavoro.
    Marina

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  19. « In questa società la vita, nel migliore dei casi, è una noia sconfinata e nulla riguarda le donne: dunque, alle donne responsabili, civilmente impegnate e in cerca di emozioni sconvolgenti, non resta che rovesciare il governo, eliminare il sistema monetario, istituire l'automazione globale e distruggere il sesso maschile. »

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Il grande colibrì