Internet, i bambini e la pornografia: per un ragazzino, è peggio il porno-web o la galera?

Quando ci si deve confrontare con bambini e ragazzini il discorso si fa spesso complesso. Per questioni reali, ma anche per tabù sociali e culturali che spesso sfociano in scelte del tutto irrazionali.

In Inghilterra sta destando scandalo una ricerca condotta da un servizio di sorveglianza per i bambini che navigano in rete (uno di quei programmi che sostanzialmente danno ai genitori la sicurezza di avere il controllo sulle attività dei figli, i quali, invece, possono fare praticamente tutto quel che vogliono). La grande sorpresa è che tra le 10 parole più cercate dai bambini sui motori di ricerca compaiono "sex" (sesso) e "porn" (porno) [BBC]. Chi lo avrebbe mai pensato?

I ragazzini sono interessati al sesso. E scoprono questo aspetto della vita probabilmente qualche anno prima dei loro genitori. L'unica fonte davvero esauriente di informazioni è la pornografia sul web, dal momento che le famiglie, le scuole e le parrocchie dicono poco o nulla sull'argomento. Il problema allora è l'interesse dei bambini verso il sesso, la massiccia offerta di pornografia del web o l'incapacità di dare risposte dei genitori e degli insegnanti?

Insomma, la sorpresa - che però non sorprende, se ricordiamo le vicende italiane dei fumetti "porno" consigliati ai ragazzini da alcune associazioni *qtlgb di Genova - è costituita da queste famiglie, che non arrivano a capire i propri figli e ne criminalizzano le più normali curiosità. Preferendo il silenzio dei moralisti, in cui prolifera solo l'ignoranza, a qualche bel discorso chiaro e aperto sulle gioie - e i pericoli - della sessualità.

Intanto, in questa stessa Inghilterra scandalizzata dalle curiosità sessuali dei propri figli, centinaia di ragazzini, spesso vittime di abusi, violenze familiari e situazioni sociali allucinanti, sono chiusi in prigione, spesso per reati minori o anche per errori giudiziari, come denuncia l'associazione Barnardo. Beh, almeno in galera non guarderanno i porno, no?

Little Prince(ss)

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8 commenti:

  1. L'Inghilterra, con il magior numero di gravidanze e reati sessuali commessi da minorenni forse dovrebbe rivedere un po' le sue "regole". Non sempre l'arte dell'informazione fai-da-te (sopratutto in tema di sesso e droghe) può essere delegata ad altri ma questo molti genitori sembrano dimenticarsene facilmente, troppo facilmente. E i risultati sono abbastanza visibili...

    18 agosto 2009 9.41

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  2. Il fatto è che in pochissime nazioni c'è un adeguata educazione sessuale, che unita ad una latitanza dei genitori crea una serie di problemi, quando le risposte alle domande dei bambini e dei ragazzi sui vari aspetti della vita non vengono soddisfatte dalla famiglia verrano cercate altrove e a fonti non sempre attendibili.

    18 agosto 2009 13.49

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  3. non si uò neppure racconater tutto ai bambini

    18 agosto 2009 16.50

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  4. Certo ci sono diversi modi di spiegare le cose ai figli in relazione dell'età che hanno, l'importante è non lasciarli soli nella loro naturale voglia di sapere.
    E a mio parere un bambino fino ad una certa età non dovrebbe essere lasciato solo di fronte al computer, come di fronte alla televisione.

    19 agosto 2009 12.08

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  5. sui bambini nelle carceri direi che la situazione è allucinante: vengono incarcerati a 10-12 anni e a volte per reati banali, per cui qui da noi in italia non vanno in galera nemmeno gli adulti recidivi.
    e poi dicono l'inghilterra.
    sulla pornografia offerta ai bambini non sono d'accordo e spiego perchè.
    quando avevo 8-10 anni mi è capitato di trovare dei fumetti porno pesanti, specie sadici di mio zio. donne incatenate e frustate e molto peggio, eccetera.
    li leggevo avidamente e sono stati la mia prima esperienza sessuale.
    ebbene, questa cosa ha prodotto degli effetti forti e spiacevoli sulla mia personalità: da adulto non sono quasi mai riuscito ad essere e a rendere felici le mie partner e ho dovuto sempre reprimere le mie pulsioni.
    per fortuna ne sono capace, ma non è bello essere fatti male, credetemi.

    20 agosto 2009 16.50

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  6. @ iperio:

    Attenzione, non sto dicendo che sia positivo l'uso della pornografia adulta da parte dei bambini, tutt'altro.

    Condivido il tuo giudizio negativo e anzi lo rafforzo chiedendo che tale giudizio abbia una traduzione effettiva nelle azioni. Quindi non limitarsi all'ipocrita silenzio di tante famiglie e scuole, ma impegnarsi in un serio percorso di educazione sessuale che riconosca anche nei bambini degli esseri sessuati con numerose curiosità - come effettivamente sono - e che offra loro risposte calibrate alla loro età.

    Se non si ha il coraggio di fare educazione sessuale seria, non ci si lamenti se poi i bambini cercano su Google Cicciolina più di Paperina.

    20 agosto 2009 17.15

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  7. sì hai perfettamente ragione, la pornografia è stata utile alla liberazione sessuale, ma in realtà è merda, una droga come la cocaina...
    oggi credo che i giovani siano molto più liberi e consapevoli.
    poco fa parlavo con un'amica 19enne perfettamente soddisfatta e consapevole dei suoi feticismi (vissuti con gioia) che io, se dovessi perlarne con mia moglie arrossirei...
    a confronto della generazione attuale mi sento come un missionario spagnolo del '500 di fronte agli indios dei caraibi...
    tuttavia ti dò ragione sull'educazione sessuale: è indispensabile per vivere felicemente questo aspetto fondamentale della nostra vita...

    20 agosto 2009 17.23

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  8. Complimenti condivido molto tutto quello che dici, sono stato a Chester nel febbraio scorso per una conferenza sui problemi dell'adolescenza. Sono tornato con il cuore spezzato, una città con circa 100.000 abitanti e oltre cento telecamere con una regia centralizzata 24 ore su 24, dove vengono filmati i ragazzini che commettono piccoli furti, che già a 13 anni sono fuori di casa, dove lo sport nazionale è il bere smoderatamente nei pub, ma l'ipocrisia è che non possano farlo gli adolescenti, che hanno solo quei modelli, che hanno come punto di riferimento i pub e lo spaccio. Vedere l'ultimo giorno alle 6 del pomeriggio un ragazzino di 13 anni ammanettato da un agente di non più di 20-22 anni in mezzo alla strada principale, mentre tutti facevano shopping mi ha rivoltato lo stomaco.
    Vecchia piccola borghesia, anche oggi ho letto di una ragazza accusata di avere minacciato di morte una sua coetanea, tutti plaudono alla condanna del cyber bullismo,il rimedio: la galera. ne ho scritto qui: http://pollicino.blogosfere.it/2009/08/bullismo-e-cyberbullismosuccede-solo-su-facebook.html
    ciao

    22 agosto 2009 23.11

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Il grande colibrì