Mikhail Yuhanna: il nome non vi dice niente, vero? Eppure è stato uno degli uomini politici più importanti della storia recente, uno dei diplomatici più discussi, uno dei criminali più feroci.
Conosciuto in tutto il mondo con il suo pseudonimo, Tariq Aziz, è stato il braccio destro, il consigliere e il "volto buono" del regime di Saddam Hussein, cioè di un regime che (al di là del giudizio severissimo che deve essere dato all'iniziativa bellica statunitense) si è caratterizzato per la feroce repressione, per la pulizia etnica, per l'aggressività militare nei confronti dei paesi confinanti...
Tariq Aziz ha consigliato crimini contro l'umanità, ha approvato crimini contro l'umanità, ha perfino cercato di vendere al mondo quei crimini come prodotti accettabili. Lui, il "volto buono". Il tronista e la velina di Saddam. La mano di pittura fresca sulla parete insanguinata.
Ma neppure Tariq Aziz, uno dei peggiori criminali della storia recente, merita la condanna a morte. Non perché sia innocente o "poco colpevole". Non perché abbia una dignità morale particolare (lui, volto buono e mani insanguinate, volto buono e falso). Ma solo perché è un essere umano.
É quasi un paradosso: chiedere che Tariq Aziz viva significa infliggere a lui e alla sua cultura di morte e di non rispetto dell'essere umano la più completa sconfitta.
Nessuno tocchi Caino ha lanciato un appello, che può essere sottoscritto online, contro la possibilità che Tariq Aziz e i suoi coimputati siano condannati a morte.
La vostra firma sarà, al tempo stesso, la più severa e la più misericordiosa di tutte le condanne.
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