Il Porn Groove di Immanuel: intelligenza e raffinatezza per cantare il sesso senza inibizioni

"Molti mi chiedono se faccio le cose che canto. Certo che le faccio. Forse esagero un po’".

Se non conosci Immanuel, il principe del Porn Groove, non puoi capire l'incipit della sua auto-biografia, "Divarication", liberamente scaricabile dal suo sito (ricco anche di videoclip e file mp3).

Immanuel, il Casto Divo, canta il sesso, il sesso selvaggio, il sesso frocio, il sesso divertente, il sesso noioso, il sesso venduto, il sesso violento. E lo fa in quel modo sboccato e sfacciato di cui solo le persone di grande intelligenza e raffinatezza intellettuale sono capaci. Immanuel è quella frivolezza intelligente che egli stesso invoca: "Il mio problema è che spesso le persone intelligenti fanno discorsi seri e quelle stupide fanno discorsi frivoli. La cosa che più amo è fare discorsi frivoli con persone intelligenti".

Immanuel rompe lo schema, rompe il gioco del nuovo puritanesimo, che il sesso te lo propone in tutte le salse, video, foto, talk show, tg, telefonini, pubblicità... e finge di parlarne e di discuterne... (ecco i titoli presenti al momento in cui scrivo nella sola home-page di Repubblica.it: "Le maggiorate, sfida al silicone: le magnifiche 20 del web"; "Scandalosa Avril Lavigne, le foto osé della cantante"; "Andy Dick, il comico non fa ridere, droga e abusi sessuali: arrestato"; "Il ritorno di Patsy Kensit, l'ottava meraviglia di Londra" (è famosa, si spiega con ampio corredo fotografico, perché le si scoprì il seno a Sanremo); "Doreen, ci vuole un fisico bestiale: la modella over 30 è in copertina"; "Televendita con sorpresa, sotto il vestito dell'ex diva Somers..."; "Playboy: 15 anni di copertine vintage"; "Vota il nudo"; "Da Playboy al web: il sesso e gli italiani")... e crea il nuovo tabù. E' lo stile "Studio Aperto": ti mostro tette, culi e cosce solo per poterti permettere di esternare tutto l'indignazione che ti monta dentro!

Lo spot della Tim? Ommadonnaggesueggiuseppe! Interrogazione parlamentare! Vergogna! E le telefonate erotiche di Silvio? Ommioddio! Scendiamo in piazza! La gara di pompini a Zante, in Grecia? Ah, dove andremo a finire! Le foto di Casini col pipino di fuori? Santo cielo! E fa tanto il casto e puro! I doppi sensi della Clerici? Siamo tutti scandalizzati! Meno male che c'è "Striscia la notizia" che la prende in giro, la sporcacciona, tra una doccia delle veline e la pubblicità che vende poppe al vento.

Ma, come nota Immanuel, "la nostra società ti vuole puttana nel modo di essere, ma non in quello di fare. Ti vuole a tutti i costi originale nel modo di vestire, ma non in quello di pensare".

Il sesso è sulla bocca di tutti. Ma nessuno davvero parla di sesso. Di come ci piaccia farlo, di come ci piaccia immaginarlo. Di quanto siano belli il pisello e la patata, e non solo nel menù vegetariano. Di quanto amiamo il cunnilingus, il rimming, lo spanking, la frusta, il pissing, il petting, lo spitting e/o il travestitismo. Di quanto sia stato noioso quell'incontro a tre (o tredici) e di quanto ci siamo divertiti con quella donna che poteva essere mia nonna.

Con semplicità Con tranquillità. Con desiderio. Con voglia. Con gli ormoni impazziti. O anche con noia, distrazione, curiosità, ironia, disillusione, emozione, stanchezza.

Ecco, è questo quello che Immanuel fa nelle sue canzoni. Parla di sesso. Senza freni. Senza morbosità. E con molta meno volgarità, in fin dei conti, di quanto si faccia in tv e al pub. Forse è addirittura più casto e "vergineo", come ama definirsi, della maggior parte delle persone che ci circondano. Anche quando parla di "Gocce di piacere nel mio sfintere", di "Coiti nel buio", di "Bukkake" o di "Sniffate rettali". Sono tutti titoli di sue canzoni, a volte decisamente noiose sul piano musicale, ma con testi davvero... esplosivi! E con notevoli miglioramenti di album in album.

Libera nos a sexo. E finalmente scoperemo in allegria.


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