Bareback, amore, sesso e prevenzione - L'amore ai tempi del bareback (3° parte)

Dove eravamo rimasti...
* Premessa
* 1° parte - Bareback, amore, machismo e romanticismo
* 2° parte - Bareback, amore, intimità e condivisione
3° parte - Bareback, amore, sesso e prevenzione

Fare barebacking non significa semplicemente fare sesso senza preservativo. Quello lo può fare anche una coppia di fidanzati sieronegativi, in un rapporto di fiducia reciproca. O lo possono fare due sconosciuti, troppo presi da un immediato eccitamento.

No, fare barebacking significa avere consapevolmente rapporti sessuali a rischio. E la parola chiave è quell'avverbio: consapevolmente. Perchè i barebackers, come abbiamo cercato di illustrare nei capitoli precedenti di questa inchiesta, non sono persone che si illudono di essere invulnerabili e immortali. Al contrario: sono uomini che scelgono consapevolmente uno stile di vita che è legato a doppio filo con le malattie a trasmissione sessuale (MTS). E, soprattutto, con la Malattia, l'Aids.

Infatti alcuni barebackers vedono nell'Aids un obiettivo, una conquista, un dono. Molti lo considerano una conseguenza ovvia e accettata del proprio stile di vita. Per qualcuno è un rischio, ma un rischio delle cui probabili conseguenze si è ben consci.

Le community di barebackers, infatti, non nascondono mai le conseguenze ed i rischi connessi al bareback. E neppure si lavano la coscienza con qualche semplice frase di circostanza, del tipo: "Nuoce gravemente alla salute". Al contrario, nessuno illustra i "rischi del sesso a rischio" in modo più dettagliato e scientifico di quanto facciano le community di barebackers. Le quali analizzano dal punto di vista del rischio sanitario, con una dovizia di particolari ineguagliabile, non solo gli atti sessuali più comuni, come il sesso orale ed il sesso anale, ma anche tutte quelle pratiche vittime dello stigma sociale che, quasi sempre, vengono ignorate dalla campagne di prevenzione "ufficiali" promosse da associazioni e ministeri: sadomaso, pissing, clinical sex, fino perfino allo scat (coprofilia) e alla zoofilia... Sembra un paradosso, ma nessuno spiega in maniera più competa come si trasmettono (e quindi come si evitano) le malattie a trasmissione sessuale.

Ma accanto a questo bareback "consapevole", esiste quello che potremmo chiamare bareback "incosciente", quello di chi decide di affrontare alti rischi senza aver alcuna intenzione di affrontare poi le conseguenze. E' questo il bareback dei film porno: sborrate, culi e ingoi. E basta. Le malattie a trasmissione sessuale sono fuori dall'inquadratura. E purtroppo c'è chi si illude di vivere in un film porno: basta schiacchiare un tasto sul telecomando del lettore dvd e l'Aids scompare...

Il bareback "incosciente" è quello praticato, a quanto sembra, dalla maggior parte di coloro che si definiscono barebackers in Italia. Persone che propongono le scopate più assurde, schizzi dappertutto, orge senza preservativo.


E le malattie?
Sono sano.

Però fai sesso senza preservativo...
Sì, ma non sesso a rischio. Faccio sesso solo con persone sane.

Però ora stai proponendo sesso senza preservativo a sconosciuti...
Sì, ma poi se vedo che l'altro è malato non ci faccio nulla.

E come fai a vedere se è malato?
Ho esperienza, lo capisco dalla faccia.


Di test Hiv meglio non parlarne. Qualcuno ammette di non sottoporsi al test per paura. Ma come, se sono sani perché hanno paura? Vivono nel paradosso. Scopano nel paradosso. Affrontano il rischio e fanno finta di non farlo. Non sono cattivi, ma rischiano di intraprendere un cammino doloroso senza averlo scelto con piena consapevolezza.

E poi Internet è piena di siti, in inglese, che esaltano questo bareback "incosciente". Alcuni sostengono semplicemente che l'Hiv non esiste. Altri, a volte finanziati da enti con una certa autorevolezza, propongono invece comportamenti che, pur non permettendo di evitare le malattie a trasmissione sessuale, dovrebbero limitare i rischi. I suggerimenti sono tanti e vari: non farti il bagno e non lavarti i denti prima di avere un rapporto sessuale, disinfettati la bocca bevendo superalcolici e la vescica urinando, ricorri ai purganti dopo il sesso anale e ingoia il prima possibile lo sperma quando entra in bocca... Funzionano? Alcuni consigli sono del tutto assurdi, altri potrebbero avere una (ben minima) base razionale, almeno a livello puramente teorico. In ogni caso si vendono illusioni che, col tempo, potrebbero rivelare il proprio lato crudele.

Perché, alla fine, le vie sono solo due: fare sesso protetto o fare sesso non protetto. Nel primo caso hai la garanzia di non essere contagiato da malattie a trasmissione sessuale, nel secondo rischi. Non c'è una via buona e l'altra cattiva, non serve demonizzare nessuno. Ma se ogni scelta fosse presa in modo consapevole sarebbe probabilmente meglio per tutti.


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5 commenti:

  1. I film bareback mi eccitano e a volte penso che vorrei provare, perchè è una cosa che appare molto molto eccitante. Però hai ragione, se probiamo a prendere coscienza davvero delle cose poi capiamo che non ne vale la pena e che non possiamo nasconderci dietro a un dito. Complimenti per l'inchiseta, mi spiace che sia già finita, mi ha fatto tanto riflettere!

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  2. Scusate, ho messo un commento a questa pagina su un'altra pagina, potete spostarlo qui?

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  3. @ Luca:
    No, non possiamo spostare i commenti, mi spiace. Comunque lo hai messo al secondo capitolo dell'inchiesta e non credo che sia "fuori luogo", in fin del conti. :-)

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  4. Scusate, faccio un commento da persona che ragiona giusto per associazione semplice di idee, non me ne vogliate, ma se io sono sano e tu sei sano perchè dobbiamo fingerci sociologi/psicologi/medici e allarmare le persone dei rischi che corrono? Io sì, faccio sesso (err amore) non protetto con il mio ragazzo - siamo entrambi sani, le analisi le ho fatte per vari motivi, le specifiche le prendo gratuite perchè sono un donatore di sangue - quindi volevo fare un semplice esempio.

    Io ho la mononucleosi e bevo dal bicchiere dell'acqua.
    Tu hai sete e prendi il mio bicchiere.
    Risultato: tu rischi di prendere la mononucleosi.

    Io ho la mononucleosi e bevo dal mio solito bicchiere.
    Tu hai la mononucleosi e bevi dal mio bicchiere.
    Risultato: nessuno.

    Io NON ho la mononucleosi e bevo dal mio bicchiere di sempre che ormai avrà fatto la muffa.
    Tu bevi dal mio bicchiere e non hai la mononucleosi.
    Risultato: assolutamente nessuno.

    Ricapitolando io e il mio ragazzo non usiamo il preservativo. La pulizia personale è la prima cosa e ci mancherebbe; io mi fido di lui e lui si fida di me; non siamo una coppia aperta o altro (è così difficile pensare a due gay che si amano e formano una classica coppia nela maniera solita?) di conseguenza il nostro rischio di contrarre l'hiv (err aids) è pari a uhm..... 0,0000000000000000.
    Perchè senza (preservativo)?
    Che gusto c'è a farlo con un pezzo di plastica?
    La romanticità se ne va a fanculo.
    Scusate il vademecum, offro croissant a chi ha avuto la pazienza di arrivare fino in fondo.
    Fabio.

    24 ottobre 2009 16.26

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  5. @ Linciozza:
    Dove devo ritirare il mio croissant? :-)

    25 ottobre 2009 22.17

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Il grande colibrì