Carcere e pena di morte per gli omosessuali? Il Vaticano non dice di no. Anzi...

No del Vaticano alla proposta, avanzata dalla Francia in sede Onu a nome dei 25 paesi dell'Unione Europea, per la depenalizzazione dell'omosessualità. Monsignor Migliore spiega che si tratterebbe di "una dichiarazione di valore politico" che aggiungerebbe "nuove categorie protette dalla discriminazione senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni". Ovviamente non spiega minimamente quali siano queste fantomatiche "nuove e implacabili discriminazioni", ma lascia aleggiare nell'aria il rischio di "più grave discriminazione degli Stati in cui l'unione tra persone dello stesso sesso è vietata" [Repubblica]. Rischio gravissimo, certo. Meglio rimanere sul sicuro e tenersi strette le care vecchie e (davvero) implacabili discriminazioni. E pazienza se qualche sodomita finisce impiccato (perché in Vaticano sono contrari alla pena di morte per gli omosessuali, ma sono ancora più contrari a chi è contrario alla pena di morte per gli omosessuali)...

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Leggi anche:
* L'Alta Corte indiana rifiuta l'equazione gay = Hiv. "Questa non è scienza"
* In India l'omosessualità rimane reato: fallisce la depenalizzazione già annunciata
* Via l'articolo 377: l'India depenalizza l'omosessualità. E si impegna nella lotta all'Aids

10 commenti:

  1. Le gravissime e terribili discriminazioni a cui andrebbero in contro agli stati. Come no.
    Si parla di guerre e terrore vario ovviamente.

    Hanno la stessa maturità di un bambino beccato in flagrante di reato, che inventa scuse imbecilli per giustificarsi.

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  2. pesando ancora a questa notizia, ho i nervi a fior di pelle...

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  3. ps: ho preso in prestito la cartina, per il mio post...

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  4. @ Snapshot83:
    La cartina è quella di Wikipedia, non l'ho fatta io :-)

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  5. In fondo lo scopo è proprio quello di fare pressione sugli stati, io non ci vedo nulla di male, non fosse stato così in passato, ci sarebbe ancora l'apartheid in Sud Africa per dire..

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  6. Ovvio che non mi intendo di politica ma non riesco ha vedere il collegamento tra la depenalizzazione dell'omosessualità e la discriminazione degli stati in cui il matrimonio tra persone dello stesso sesso è vietato.

    Molti stati come ad esempio l'Egitto dovrebbe essere spinti a cambiare le loro leggi che puniscono con il carcere e i lavori forzati ragazzi molto giovani solo perchè sorpresi in intimità tra loro.

    Tali stati sono o dovrebbero essere "discriminati" perchè puniscono l'omosessualità come modo di essere e non certo perchè non hanno leggi sulle unioni di persone dello stesso sesso.

    La cosa vergognosa come sottolinea Velies è che la posizione del Vaticano è di un cinismo oltragioso perchè con la paura che si diffondano le leggi sulle unioni omosessuali appoggia quelle leggi che puniscono l'omosessualità cone la violenza di stato sui singoli cittadini.

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  7. D'accordo con te Pandemonium. Fantastica la foto "I am the dream" che prendo in prestito per il mio facebook, se ti dispiace aggiungimi come amico.
    St Love
    Stefano Schiavone
    p.s.: a proposito di Pandemonio, te ne regalo uno Santanico! Salma ne è dea assoluta:
    http://www.youtube.com/watch?v=zvCTkBKRggc

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  8. in giro per blog qualcuno parlava di una probabile connessione tra la depenalizzazione e le unioni omosessuali...ma stiamo scherzando??
    depenalizzare vuol dire non permettere che un qualcosa sia punibile dalla legge (cosa che dovrebbe essere a prescindere visto che comunque si tratta di esseri umani)..avrei capito se la Francia avesse chiesto "l'Ue chiede di depenalizzare e aprire le porte delle chiese agli omosessuali e alla loro voglia di matrimonio"...ma visto che si chiede semplicemente che esseri umani non muoiano e non vengano perseguiti solo per le loro scelte sessuali..beh devo dire che il Vaticano ha perso un ottima occasione per fare bella figura

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  9. @ Anonimo:
    Non siamo su Facebook. Non ancora almeno!

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  10. @ KwaK:
    La connessione non è emersa dai blog. Fa parte della spiegazione ufficiale offerta dal Vaticano per giustificare il suo no. Aggiungo dal Giornale (http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=311435&START=1&2col=), che a sua volta cita Avvenire: "Ciò che la visione cristiana nega non è il rispetto dovuto ai gay in quanto essere umani - ha precisato [ il giurista e bioeticista cattolico Francesco D’Agostino] - ma il loro diritto ad una identità di 'genere'".
    No, lo sterminio fisico no. Meglio lo sterminio identitario, sociale e culturale...

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Il grande colibrì