Omofobia, stalking e pena di morte: i nuovi "compagni che sbagliano", benedetti dal papa

Avete presente i "compagni che sbagliano"? Bene, questo triste concetto è tornato. No, non guardate a sinistra, guardate al centro. Al centro dell'Italia, al centro del mondo cattolico. Sì, in quello staterello chiamato Città del Vaticano.

La Chiesa, si sa, dice di essere contro l'omosessualità. La considera un disordine morale. E considera peccato i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso.

La Chiesa, si sa, dice di essere anche contro la pena di morte e le discriminazioni (mah...), anche quando colpiscono i "sodomiti".

Ricapitolando, la Chiesa è contro l'omosessualità, ma vuole affrontare questo "male" (mah...) non con la morte e la violenza, ma con l'amore e l'accoglienza. Questo è almeno quello che in teoria racconta...

Sul piano pratico, però, quando viene proposto di vietare l'uso della morte e della violenza contro gli omosessuali la Chiesa dice che non ci sta. Perché la Chiesa ci tiene a precisare di essere contro la pena di morte, ma ci tiene ancor più a precisare che l'omosessualità non è tollerabile. E i morti ammazzati, allora? In Vaticano, ponziopilatescamente, se ne lavano le mani.

Sì, perché in fondo gli stati che uccidono gli omosessuali sono "compagni che sbagliano": l'idea è giusta (l'editoriale di "Avvenire", il giornale dei vescovi, afferma esplicitamente che la "visione cristiana" nega ai gay il "diritto ad una identità di 'genere'"; e i documenti ecclesiastici fanno sempre esplicito riferimento a Levitico 20:13: "Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro"), il metodo invece non piace più (prima invece era di moda), ma lungi da loro condannarlo. "Né con le vittime, né coi carnefici", potrebbe essere il loro slogan. Alla faccia dell'amore e dell'accoglienza.

Fatti privati di Santa Madre Chiesa? Più o meno sì: si spera che alle Nazioni Unite le farneticazioni filo-omicide del Vaticano abbiano poca influenza. Meno speranze, invece, si hanno in questo Stivale dove i papi hanno infilato troppo spesso i loro piedi.

E infatti, guarda un po' te, ecco subito che il Parlamento offre un'eccezionale prova della sua devozione, bocciando la norma anti-omofobia contenuta nel disegno di legge sullo stalking (1), nonostante l'impegno preso, e mai mantenuto, dalla ministra per le Pari Opportunità Mar(inai)a Carfagna.

Perché anche i pestatori di froci sono "compagni che sbagliano". E spesso sono compagni di partito...

(1) Definizione tratta da Wikipedia: "termine inglese (letteralmente: perseguitare) che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un'altra persona, spesso di sesso opposto, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità".

Little Prince(ss)

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2 commenti:

  1. Mi domando quando potremo fare a meno di questa vergogna..

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  2. MURA ed INFERNO
    Il poeta in pietà:
    (Le pene, i tormenti indicibili fisici
    e morali…della pena di morte)

    La belva si alza,
    il tuono è in burrasca
    e un impeto udiva di brutale-
    La violenza
    è guerriera assistita
    il braccio della morte
    si pena al tremore cardiaco
    e la mano sul bracciolo
    si allunga
    su questo corrimano
    impaziente di soffi d’aria fresca -
    L’accusa
    è già di letti informatori
    la domanda
    è adibita al pubblico
    e la voce
    incoraggia lo spettacolo…
    Spennato e senza formicolìo-
    Anch’io sono lì
    e mi alzo, mi affronto
    per far scivolare quell’istante
    dalla mia ottica scarica-
    Un mio urlo
    esce dalla sala
    malata
    e disperata dai miei resti commossi

    con rialzi per domande
    che traggono sotto una porta
    un respiro inumidito
    di chiavi e dottori
    mura ed inferno
    l’odore infermo
    e incomprensioni chiuse in me…

    Incoscienti e sgraziate
    sulle trame dei morenti-

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