Stalinisti anonimi commentano: "Stalin vi ammazzò a migliaia e torneranno i bei tempi!"

Eh sì, basta davvero poco. Basta qualche "pseudoironia" e subito riesci a fargli saltare i nervi. E la maschera. Ve lo presento, è lo stalinista venuto a commentare un nostro post.

Rimane abbastanza sul soft (nel linguaggio e nella comprensione del testo del post) nel primo commento, con il quale deve difendere l'opera omnia di Lenin ("I 45 volumi sono di Lenin, ignoranti. Andate a farvi pippe con le tivvu del Berlusca, cojoni!"), simpatico personaggio che viene indicato come un innovatore...

Il gentil signore rimane anonimo, esattamente come chi ha scritto insulti a neri, gay o ebrei. Nessuno si sorprende, ci mancherebbe, ma sarebbe stato bello attribuire un nome o un soprannome al suo profondo e ben argomentato pensiero. E invece ci toccherà chiamarlo "anonimo stalinista". O "stalinista anonimo", se suona meglio al vostro orecchio. Non cambia molto. Ricorda un po' gli alcolisti anonimi, ma che ci posso fare?

Il fatto è che dire che un pensiero è anonimo rischia di svilirlo un po'. Cioè, se vi dico "pensiero anonimo" il primo sinonimo a cui vien da pensare è "vaccata", no? Perché anonimo significa "senza nome", ma anche "impersonale, indistinto, comune, banale, insignificante, scialbo, anodino". E invece no, l'anonimato può nascondere perle di saggezza.

E grande saggezza il nostro anonimo stalinista (o stalinista anonimo) la dimostra con il suo secondo commento: "A me ricordate il leccaculismo piccolo borghese di destra o di sinistra non importa" è l'incipit, carico di significato. E' anonimo, ma ha grandi cose da dire. Lo si capisce subito.

E infatti prosegue: "Le mie canzoni voglio raccontarle a chi sa masturbarsi per il gusto, come cantava quel comunistaccio di Bertoli. Ma voi vi impippate con Orietta Berti o Vasco Rossi, il radicaldrogato panciafichista e pacifista". Ah, a quanto sembra, l'anonimo stalinista vuole parlarci di musica. Cita "A muso duro" di Bertoli (io, piccoloborghesamente, preferisco "Caccia alla volpe") e attacca duramente Orietta Berti e Vasco Rossi. In particolare, ce l'ha a morte con Vasco, per motivi sconosciuti. Forse il "radicaldrogato" ha tenuto un concerto sotto la sua finestra, e allora gli va tutta la mia comprensione e solidarietà. Anche perché, sinceramente, a me Vasco Rossi ha fatto piacere sentirlo cantare solo nella colonna sonora del film - piccolo borghese, lo ammetto senza vergogna - "Non ti muovere" di Sergio Castellitto.

Ma torniamo agli alati pensieri dello stalinista anonimo, che, infervoratissimo al solo pensiero dell'esistenza di quel "radicaldrogato panciafichista e pacifista" di Vasco Rossi, ormai si scatena: "Stalin però vi ha ammazzato a migliaia... e torneranno i bei tempi. W Stalin! (e voi in Kulo)". Oh, eccolo finalmente nel pieno del suo turgore, eccolo il fascista rosso che si risveglia! Morirete tutti, bastardi, torneranno i bei tempi dei gulag e delle purghe e delle deportazioni! Morirete a migliaia! Sì, solo a migliaia, perché i tempi torneranno belli, ma lo splendore dei 40 milioni di morti dell'era staliniana - ahimè - non lo rivedremo più.

Poi poco importa chi sia questo "voi": le artiste del passato, i cantanti cannaioli, o chi ironizza sull'opera omnia di Lenin, o i froci, o gli "zingari", o i cinesi. Sì, magari l'anonimo stalinista ha ben chiaro chi siano quei "voi" (leggere tanto servirà pure a qualcosa...), ma alla fine l'essenziale è che ci siano dei "voi" da odiare al di là del muro. Al di là di questo Muro, che c'è, non si vede ma c'è, è caduto ma c'è, ci deve essere. Perché su quel Muro ci sono attaccate, come poster di Vasco Rossi alle pareti della cameretta di un ragazzino, tutte le sue certezze: di qua il bene, la buona musica, le seghe giuste, di là il male, la musica schifosa e le pippe sbagliate.

Beh, sono menti rare come i panda, ormai, e che fanno (quasi) tenerezza come i panda. Menti binarie imprigionate nelle sabbie mobili del passato, reperti museali viventi, prove di un tempo che fu. Antropologicamente interessantissime, ma politicamente si può pensare di averle come alleate o come compagne di partito?

Little Prince(ss)

Leggi anche:
* Lenin, Stalin e Mao. E se non ti garbano, c'è sempre l'Isola dei Famosi o Veltroni...
* Piazza Navona: fascisti neri contro fascisti rossi. E l'antifascismo come non-identità...
* Scrivere commenti anonimi è come farsi una sega. Ma meno piacevole e produttivo

14 commenti:

  1. Potrebbe trattarsi di qualcuno che usa per motivi noti solo a lui usa il modus operandi del "false flag".

    Cypherinfo
    Webmaster di www.kilombo.org.

    RispondiElimina
  2. Mah,
    che ci sia ancora qualche stalinista in giro fa ridere.Per giunta anonimo.
    Che ci sia ancora qualcuno che scriva "fascisti rossi e neri" fa solo pena per chi lo scrive.
    E penso che tu faccia pena.

    Mi puoi trovare qui
    http://pensareinprofondo.blogspot.com

    RispondiElimina
  3. Effettivamente sul discorso "fascisti rossi fascisti neri" l'ho sempre trovato di una bruttezza e di un poco realismo impressionante, mi fa impazzire però la tua voglia di combattere anche in questi giorni: avnti noir pink, questo dibattito mi appassiona e per approfondire andrò a fare un salto pure da questo Mario!

    RispondiElimina
  4. Eppure Mario conosce bene 'qualcuno' che usa proprio quei metodi... ma fa lo struzzo e nasconde nelle immense profondità del suo pensiero la capoccia! :D

    RispondiElimina
  5. @ Cypherinfo:
    Forse è un falso. Usa però concetti e linguaggio che ho sentito dal vivo più volte da parte ci chi ricorda con nostalgia Stalin o Lenin. Sia poveri vecchietti nostalgici che dicono che "siamo in guerra e i morti sono inevitabili" mentre giocano a carte al circolo Arci sia i Giovani Leninisti fuori dalle università che giustificano i metodi criminali della dittatura cinese e non vogliono alle loro riunioni i froci...
    Sarà un falso, forse. Ma esprime idee che false non sono.

    RispondiElimina
  6. @ Mario:
    Ti faccio pena? Bene, davvero nessun problema.
    Comunque mi fa piacere che i commenti siano firmati solo per avere almeno un nome con cui dialogare, non perchè "mi puoi trovare fuori", fisicamente o figurativamente. Se questo non fosse chiaro, allora sì che lo riterrei un problema.

    RispondiElimina
  7. @ il Russo:
    Delle ideologie che ci stanno dietro mi interesso poco, mi appassionano di più le azioni e i loro effetti. E lasciate da parte le giustificazioni ideologiche, cosa cambia tra la violenza (fisica, psicologica, morale) usata come metodo da chi si dice fascista o da chi si dice comunista?
    Attenzione: non dico che il comunismo sia un fascismo rosso; dico solo che chi usa la violenza come normale metodo di azione è un fascista e lo è anche quando si presenta come comunista.
    Quello che non capisco è come chi si dice non violento, pacifista, di sinistra, a favore dei diritti umani... ecc... possa accettare di avere come compagno di partito o alleato politico persone di questo tipo.
    Me lo spieghi?

    RispondiElimina
  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  9. @ Anonimo:
    Caro Anonimo,
    non è la prima volta che cancello il tuo commento - richiesta di soldi. Come già chiesto una dozzina di volte, saresti pregato di rivolgerti alla nostra mail (noirpink@gmail.com).

    RispondiElimina
  10. @noirpink: con "false flag" faccio riferimento a quella tecnica tipica di quei regimi totalitari che fan si che un attentato o un azione illegale venga attribuita a qualcun altro.

    Cypherinfo
    Webmaster di www.kilombo.org

    RispondiElimina
  11. @ Cypherinfo:
    Sì, lo so, ho ben presente. Ma, anche se fosse un caso di "false flag", quelle idee sono realmente espresse dagli stalinisti e dai leninisti che si incrociano per strada. E nelle riunioni politiche...

    RispondiElimina
  12. In ritardo ma ti rispondo: sei tanto tu mio alleato quanto lui, o meglio, io ho dei valori e dei fini ben precisi che trovo in te quanto in lui, in te quanto in lui ci sono delle diversità da me che trovo a volte difficilmente superabili.
    Non chiedo di annullare se stessi, per carità, quantomeno di provare ad andarci incontro per raggiungere insieme certi obiettivi.
    Mi trovi troppo ecumenico? Marco anch'io il natale purtroppo, abbi pazienza.
    I miei migliori auguri laici comunque, non vi vedo affatto antitetici, lo ribadisco....

    RispondiElimina
  13. @ il Russo:
    E' questo ecumenismo di sinistra, la versione rossa del "ma anche" veltroniano (i pacifisti ma anche i violenti, i democratici ma anche gli stalinisti, Gandhi ma anche Che Guevara...) che non capisco.

    Quali sono i valori miei, tuoi, dell'anonimo stalinista, della sinistra? Quali sono i valori professati a parole e quali sono i valori attuati nelle scelte concrete? Quali sono i fini? Come vengono promossi tali fini? Credo che sarebbe opportuno fare delle scelte e porre un minimo comun denominatore (il rispetto dei diritti umani) prima di scegliere con chi intraprendere un cammino politico comune.

    Io posso considerarmi vicino politicamente a chi difende, a parole e ancor più nei fatti, valori simili ai miei. Posso rispettare chi persegue valori diversi dai miei, ma non concedo alcuna legittimità a chi professa idee folli e aggressive (secondo il principio di pluralismo ragionevole di John Rawls che faccio mio). E poco mi importa come tali idee folli e aggressive si vestano o si mascherino.

    RispondiElimina
  14. il vero comunismo ci sarà quanto tutti avranno il proprio rolex

    RispondiElimina

Il grande colibrì