Lenin, Stalin e Mao. E se non ti garbano, c'è sempre l'Isola dei Famosi o Veltroni...

Mi hanno iscritto da pochi giorni a una mailing-list comunista. Non so chi né perché. Non è che arrivino molti messaggi, a dire il vero. L'argomento del giorno è l'agricoltura biologica a Cuba (scopro che però, per le banane, usano ancora pesticidi chimici).

Ma non è di agricoltura che voglio parlarvi adesso. Voglio solo proporvi un piccolo brano tratto da una mail: "Mi sono sempre sforzato di innovare il marxismo e ho letto 'Il capitale', in 45 volumi; le 'Opere' di Lenin; le "Opere scelte" di Stalin, tutto Che Guevara, Kim Il Sung, Hoxha, molto di Mao Zedong".

"Ok - direte voi - e il resto della lista degli innovatori del marxismo?". Beh, non c'è. La mail si conclude con i saluti e la firma.

Ma la sinistra italiana si è davvero dispersa e arenata tra le dittature comuniste (Unione Sovietica, Cina, Cuba, Albania di Hoxha), le comparsate in tv (Luxuria all'Isola dei Famosi o il circolo Arci che si offre generosamente come palcoscenico per la pubblicità di Pier Silvio Berlusconi) e il nulla veltroniano?

No, le alternative ci sono e a volte sono alternative vere, serie, concrete. Ma faticano a emergere, sembrano condannate all'invisibilità. Forse perché a tanti conviene confinare la sinistra tra dittature comuniste, comparate in tv e nulla veltroniano...

Little Prince(ss)

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