L'autarchia culinaria di Lucca? Ha lo stesso sapore del farro alla garfagnina senza fagioli...

Avete mai mangiato il farro alla garfagnina, specialità della cucina tradizionale lucchese? E' un piatto i cui ingredienti fondamentali sono il farro e i fagioli borlotti.

Il farro era la base dell'alimentazione già dei soldati romani, che ne facevano pane, focacce, polente... I fagioli borlotti, invece, sono originari dell'America centrale e vennero introdotti in Europa solo nel XVI secolo, facendo molta fatica a farsi apprezzare a causa della credenza che i legumi secchi fossero poco digeribili. Fatto sta che alla fine si imposero al gusto degli europei e, in particolare, dei lucchesi, che li utilizzarono per ideare un piatto tra i più celebri della loro cucina.

E' così che nascono le migliori specialità, dalla mescolanza del vecchio, del nuovo e del genio di chi cucina. La convivenza tra il locale e l'esotico può far paura alle religioni traballanti e alle ideologie, mentre per la cucina è una piacevolissima e sfiziosissima sfida, sempre che sia giocata ad armi... ops, a posate pari, senza multinazionali che premano coi loro prodotti dal sapore appiattito.

Farebbe quindi ridere, se non ci fosse un retrogusto di xenofobia, il regolamento promosso dal Comune di Lucca che vieta, nel centro storico, "l'attivazione di esercizi di somministrazione la cui attività svolta sia riconducibile ad etnie diverse" (la Repubblica). Che non si capisce: ad etnie diverse o a culture culinarie diverse? Una piccola differenza c'è...

Cari lucchesi dal ingegno acuto e dal palato raffinato, se al vostro sindaco di centrodestra Mauro Favilla il kekab proprio non piace (i gusti sono gusti e non si discutono), provate a servirgli un bel piatto di farro alla garfagnina senza fagioli: chissà che non cambi idea...

Little Prince(ss)

Leggi anche:
* Il pachistano gandhiano, gli attentati di Mumbai e la democrazia di prosciutto e insalata
* L'Italia come Topolinia: il commissario Basettoni parla di paura e democrazia
* L'Italia non è razzista. Hanno solo ucciso un ragazzo nero di 19 anni

1 commento:

  1. Effettivamente pensavo più o meno le stesse cose...

    Che decreto inutile.

    Che poi come insegna la storia, una cultura morente non si salva a colpi di decreti.

    Se agli italiani non gliene frega un cazzo della cultura italiana...

    RispondiElimina

Il grande colibrì