Nulla di Eluana Englaro ci appartiene, neppure il lutto. Solo l'insegnamento di suo padre.

Basta, lasciamo Eluana Englaro al dolore della sua famiglia. Il suo corpo, la sua immagine, il suo dramma è già stato usato e abusato a sufficienza. Della sua morte se ne stanno impossessando già in troppi.

Lasciamo Eluana Englaro al dolore della sua famiglia. Nulla di lei ci appartiene. Anche sbandierare un lutto che ci fa sentire migliori, ma che non è davvero nostro non è una forma di reale rispetto.

L'unica cosa che ci appartiene davvero di tutta questa storia è l'insegnamento straordinario di Beppino Englaro. Un insegnamento di amore verso la propria figlia di una purezza estrema. E un insegnamento di civismo impareggiabile.

Un insegnamento, si badi bene, dove la parola - la parola rispettosa, ponderata, dolorosa ma sempre dignitosa - ha più importanza e ha più valore del silenzio. Beppino Englaro ha chiesto allo Stato e alla società di parlare, non di tacere.

E allora quell'insegnamento vogliamo portare avanti. Oggi, domani, ogni giorno, esattamente come ieri.

Per questo ci sembra giusto lasciare Eluana Englaro al dolore della sua famiglia e continuare a manifestare per il diritto all'autodeterminazione delle persone e contro l'avvento di uno Stato-padre-e-padrone che imponga scelte morali nate altrove. Per questo il nostro calendario delle manifestazioni rimane al suo posto, pronto ad essere aggiornamento in ogni momento.

Little Prince(ss)

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9 commenti:

  1. Perfettamente d'accordo. Un abbraccio.

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  2. Non so...sì forse quel dolore intimo e familiare.
    Ma ormai, che lo vogliamo o no, siamo entrati nella sua storia. Non tutti allo stesso modo, certo.
    Chi , timidamente, quasi chiedendo scusa; chi con ostinata ferocia; chi col disprezzo e l'arroganza dei saccenti.
    Sì è giusto che si continui a paralre, che si continui la battaglia, per quanti versano nelle stesse condizioni di Eluana.
    Ciò che mi turba e mi disturba è il fatto che quegli stessi cannibali che l'hanno dilaniata con crudeltà indicibile, dovranno darci delle risposte.
    Marina

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  3. tutti parlano di Beppino ma nessuno si è mai messo nei panni di Eluana? A me da quarantenne viene spesso da chiedermi, e se succedesse a me? Se fose successo a me? Se da 17 anni fossi costretta a vivere senza potermi muovere,parlare,mangiare(ammesso che io capisca ciò..) o peggio dover vedere i miei genitori a venire da me ogni giorno...senza che abbiano una vita tranquilla e i miei "amici"che vengono a trovarmi e si vede benissimo nei loro occhi provano solo pena per una"vegetale" come me..?
    beh! devo dire che preferirei essere MORTA!!!
    E penso che, anche chi ha puntato il dito verso quel povero papà e lo ha accusato di essere un boia, una volta nella sua vita, se ha una coscienza, abbia pensato che piuttosto di ridursi in quello stato avrebbe preferito essere morto.
    Finalmente quando finiranno di accanirsi sulla sua storia potremmo dire che.. vivrà in pace...

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  4. Ieri abbiamo segnalato una profetica analisi sulla questione. Vi invito a leggerla.

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  5. E' vero che questo è un dramma che si deve vivere in famiglia lontano dai media ma, forse rendendo pubbliche queste storie possiamo evitare che ciò accada ancora.
    Anche io ho provato cosa significa: si è parlato della malattia e della morte di mio figlio di recente su tutti i giornali e telegiornali nazionali. I giornalisti spesso sono invadenti e te li trovi sempre tra i piedi e inevitabilmente ti ritrovi a concedergli una intervista.
    Comunque tutto è finito
    Addio Eluana
    Un abbraccio ai genitori di cuore

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  6. Quando hanno fatto l'autopsia a Terry Schiavo hanno scoperto che non aveva più il nervo ottico anche se apriva gli occhi di giorno e li chiudeva la notte, come Eluana, che il suo cervello era la metà di uno normale e non aveva più neuroni, in pratica non pensava più, il cervello era solo un ammasso di materia grigia senza più alcuna funzione. Pensate a quante manipolazioni sono state fatte da Ratzinger, Berlusconi ed i 4 imbecilli che gli vanno dietro. E non è ancora finita!

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  7. Basta..la vita continua, gli avvenimenti incalzano.. secondo me a sto punto scendiamo in piazza per difendere englaro e/o napolitano solo se e quando i sostenitori della "alimentazione forzata di stato per decenni" lo faranno...paolo hutter

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  8. il desiderio di impadronirsi della storia di Eluana è forte per tutti, anche per noi che siamo per Beppino, ma avete ragione. grazie per questo riportarci alla razionalità e al rispetto delle persone

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Il grande colibrì