Le targhe del peccato: vietate le allusioni sessuali sulle targhe automobilistiche saudite

Sin. In inglese significa peccato. In arabo no, è solo il nome di una lettera. Non che il peccato non c'entri nulla in questa storia, anzi: prendi due Sin e mettici davanti una Alif. In arabo non significa nulla. Ma prova a traslitterare in caratteri latini: viene fuori "ASS", che in inglese vuol dire culo. Non proprio una scelta raffinata per la targa di un'automobile...

Eppure migliaia di giovani sauditi benestanti hanno deciso di pagare per personalizzare la targa della propria auto (composta da tre numeri e da tre lettere arabe, che possono essere affiancate dalla traslitterazione latina) e ottenere quella scritta scurrile.

Altri hanno optato per il più esplicito SEX (sesso), mentre c'è chi ha preferito girare con la scritta BAD (cattivo) o per l'alcolico BAR. E davvero non sono stati pochi: le targhe oscene o provocatorie sono addirittura 90mila. Nulla di strano: pensate al successo qui da noi delle magliette con scritte come "Hijo de puta" ("figlio di puttana") o "Colombia narcotraffico".

Le autorità saudite, però hanno deciso di darci un taglio e di fare una lista delle combinazioni vietate, infilando tra le altre sigle, per motivi poco chiari, anche gli USA (Waw, Sin, Alif): il solito strano rapporto di amore e odio...

Ma proibite sono anche le lettere Ba, Waw e Ta, che traslitterate formano BUT: la censura è scattata per il richiamo a "butt" (culo) o per il ben più pericoloso accenno al dubbio e alla contestazione? [Ansa].


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