Ma non è solo l'incipit a spiazzare. E' il tono di tutto il romanzo, che non tenta mai di sedurre il lettore con stupefacenti acrobazie verbali, con forti sensazioni. Il racconto mantiene una placidità, una tranquillità, un'atarassia sorprendenti. Eppure racconta la storia di Ettore Marchi, un giovane massone in fuga dall'Italia fascista e dal comandante Giulio Di Giovanni. Insomma, omicidi, passioni, intrighi e colpi di scena certo non mancano, ma il tono non si infiamma mai.
E' senza dubbio un libro molto particolare e originale "Il ramo d'acacia". Spiazzante, ripeto. Noioso, starete già pensando. E invece no. Perché è una finestra su una visione del mondo inconsueta (forse perduta?), ma molto affascinante. Una visione solo all'apparenza fredda e impassibile, ma in realtà ricca di un calore umano delicato, sussurrato, quasi ritroso. Che non offre al lettore facili doni su un piatto d'argento, ma lo sfida a scovare profonde riflessioni sulla natura umana nelle increspature delle parole.
Insomma, un libro che incuriosisce. Come incuriosce la realtà della Massoneria, sul quale in molti - anche io, sia ben chiaro - abbiamo poche idee, confuse e stereotipate. Per questo abbiamo deciso di intervistare l'autore.
* * *
Enrico, chiariamolo subito: tu sei un massone...
Certo, sono stato iniziato il 25 maggio 2004 e la Massoneria mi ha cambiato la vita. Non intendo un cambiamento materiale, ma interiore: mi ha dato la forza di guardare dentro me stesso senza mentire a me stesso e la forza di distruggere quelle cose che ritenevo dannose. Oggi sono più tranquillo, più sicuro di me.
La cosa che più ha determinato il cambiamento è stata il passaggio al terzo grado, cerimonia di morte e resurrezione simbolica che ti tocca dentro e ti fa comprendere molti aspetti della vita d'oggi, ti fa capire l'illusorietà delle ambizioni terrene e l'inconsistenza delle ricchezze materiali, non solo monetarie, ma di ogni tipo.
"La Massoneria per il suo programma internazionale, pacifista, umanitario, è nefasta all'idealità e all'educazione nazionale. [...] La Massoneria costituisce in Italia l'unica organizzazione concreta di quella mentalità democratica". Così Mussolini descriveva la Massoneria, con parole che appaiono molto distanti dall'immagine comune di una società segreta dedita ad affari oscuri, personalistici e ben poco democratici...
La Massoneria in realtà non fa politica. Non si può definire pacifista poiché non prende posizioni ufficiali in quello che è affare della politica di una nazione. Quel che si legge nella legge contro le associazioni segrete di Mussolini e in tutti i documenti antimassonici dell’epoca è dovuto a un’eccezione tutta italiana riguardante la Massoneria del XIX secolo e della prima parte del XX.
In Italia infatti l’Ordine si era nettamente politicizzato, rappresentando quella classe intellettuale democratica, liberale e anticlericale che si batteva per la laicità dello stato. I Massoni di quell’epoca si battevano soprattutto per il diritto alla libertà di pensiero e contro il potere temporale di una Chiesa che rappresentava l’antitesi della libertà per il preteso diritto di poter imporre una sola e unica verità. Ricordiamo Massoni del calibro di Garibaldi, Cattaneo e più avanti Labriola e Amendola.
Questo però accadeva solo in Italia. La Massoneria infatti è un percorso iniziatico di perfezionamento dell’essere umano che con la politica, almeno in senso di azione governativa, non ha nulla a che fare. Oggi la Massoneria non fa più politica e non è più anticlericale. La Chiesa invece continua a dichiarare i Massoni in peccato grave anche se la scomunica è stata tolta nei primi anni ’80.
Ma allora perché, secondo te, la Massoneria continua ad avere, nell'opinione comune, un'immagine così negativa?
Il pregiudizio cospirazionista purtroppo continua a permanere, in parte per colpa del caso della Loggia di Propaganda numero 2, meglio conosciuta come P2, e in parte per il fascino perverso che le ipotetiche cospirazioni hanno sulla gente. In passato c’erano altri pregiudizi suffragati anche da certa stampa filocattolica. Si sosteneva che nei Templi massonici si adorasse il demonio e si facessero orge sodomitiche, che il Gran Maestro fosse in realtà un demone e altre sciocchezze simili.
E la segretezza?
La Massoneria non è segreta né lo è mai stata. Si rinchiude nella segretezza solo in quei tempi e in quei luoghi dove è perseguitata. Durante il fascismo ad esempio alcune Logge continuarono in segreto e clandestinità i loro lavori. La Massoneria è riservata, non fa “campagne acquisti” né propaganda porta a porta. Ha comunque dei siti internet (1) dove reperire informazioni ed è regolarmente registrata come associazione.
L'hai citata anche tu prima: quando si parla di Massoneria in Italia si pensa subito alla Loggia P2 di Gelli e Berlusconi...
Senza voler entrare troppo nei fatti basti dire che Licio Gelli, che ora viene vergognosamente rivalutato, riuscì ad accattivarsi le simpatie del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, la più grossa Obbedienza massonica nazionale, e usò la Massoneria per fare gli affari propri. Dalle indagini è poi emerso che probabilmente si trattò anche di una manovra politica internazionale ordita dai servizi segreti americani, ma comunque sia i Fratelli del Grande Oriente d’Italia ne erano all’oscuro.
Inoltre va sottolineato che la Massoneria non è compatta ma divisa in diversi Ordini che nulla hanno a che fare l’uno con l’altro. In Italia sono circa 130 le obbedienze massoniche ma solo tre sono rilevanti da un punto di vista numerico: il Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori e la Gran Loggia Regolare d’Italia. Le altre sono piccole anche se magari molto valide da un punto di vista qualitativo.
Parlare quindi di Massoneria, in modo generico, per il caso P2 è scorretto, anche eticamente. Sarebbe come dire che tutti quelli di sinistra sono terroristi perché lo erano le brigate rosse. Berlusconi era semplicemente un membro della P2. I piduisti sono irregolari e non sono considerati massoni da chi lo è veramente.
A proposito di Berlusconi... Il tuo libro è ambientato in un'Italia mussoliniana ma piena di "brava gente", anche tra chi si diceva convintamente fascista. Com'è possibile che un regime inumano riesca a trovare appoggio anche da parte di persone molto umane, nascondendosi dietro di esse?
Lo fa usando le armi della paura, dell’ignoranza. La gente all’inizio credeva che Mussolini avrebbe posto fine a certe problematiche (le camice nere erano nate come ronde per proteggere i cittadini). Che poi fossero problemi veri o presunti poco conta. L’importante è che la gente percepiva insicurezza e paura e vedeva in un uomo forte come Mussolini la soluzione. Inoltre c’era l’ignoranza delle vere intenzioni e spesso anche dei fatti che aiutava il nuovo regime. Non va inoltre dimenticato che all’inizio il futuro duce parlava di liberalità, laicità e valori democratici. Cose che poi si guardò bene dall’attuare, anzi…
A volte anche l'enfasi eccessiva può nascondere la realtà dei fatti. Il tuo stile sempre molto misurato, mai altisonante, riesce ad innescare riflessioni molto profonde...
Non mi piace l’enfasi. Quando sento, nei documentari storici, i discorsi di Mussolini, così enfatici, così pomposi, mi viene da ridere e mi chiedo come potesse la gente non trovare ridicolo il suo tono e il suo atteggiamento “machista”. Mi piace la semplicità dello stile, la freschezza. Non sono un esteta della scuola di Gabriele D’Annunzio, non ricerco la bellezza della pagina, ma lascio che essa arrivi trasportata dal significato che ricopre il ruolo centrale. Quel che mi interessava, insomma, era raccontare una storia su fatti e concetti che per me erano importanti.
Infine una curiosità: "Il ramo d'acacia" è un titolo strano per un libro in cui le acacie non compaiono praticamente mai. C'è qualche riferimento alla simbologia massonica?
L’acacia è la pianta sacra della Massoneria. È un simbolo del grado di Maestro Massone, il terzo. Secondo la leggenda Hiram Abif, l’architetto del Tempio di Salomone e mitico fondatore della Massoneria, fu ucciso da tre compagni traditori e la sua sepoltura nascosta con un ramo d’acacia.
La sacralità di questa pianta è antichissima e secondo me costituisce un fil rouge che collega le antiche forme di spiritualità africana (l’acacia è pianta sacra per diverse tribù tra cui i Turkana e i Masai) alle moderne europee passando attraverso le religioni monoteiste (secondo l’Esodo l’Arca dell’Alleanza, scrigno che racchiude le tavole della Legge, è di legno d’acacia).
Inoltre in greco "akakia" significa sia "acacia" che “senza peccato”. L’assenza di peccato, inteso come imperfezione, è lo scopo ideale da raggiungere e l’esperienza del protagonista, dolorosa e forte, lo sfida ad andare oltre, a ricercare proprio quell’ideale.
(1) I principali siti italiani sono quello del Grande Oriente d'Italia, della Gran Loggia d'Italia e della Gran Loggia Regolare d'Italia. Si può consultare anche il sito della Gran Loggia d'Inghilterra, in inglese. Per un'introduzione, consiglio l'articolo di Enrico Proserpio stesso su Il portale del mistero.
Little Prince(ss)
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Pura fantascienza.
RispondiEliminaViva la massoneria buona,liberale e democratica!!!!!!!!
Va bene essere ignoranti,va bene che la P2 sono compagni che sbagliano,ops !!!!
Ho sbagliato???le Br,ops!!!
Berlusconi,ops!!!
Ancora sbagliato,ops!!!!
L'opus dei,ops!!!!
Comunione e liberazione,ops!!!
Cazzo continuo a sbagliare
Forse in italia c'è un po di confusione.
Piazza fontana o piazzale loreto?????
dc o pci??????
Il paese dei pupi siciliani!!!!!
Vi spazzeremo via tutti.
Armi al popolo.Autonomia Operaia.