Brenda e le migliori armi del delitto: le parole

Le parole sono le migliori armi del delitto.

Amelie Nothomb

Titoloni da prime pagine internettiane trasformate in vetrine da cronaca nera per un giorno. Lei, Brenda, morta, ne diventa ancora vittima. Non ne basta la morte atroce, il fuoco che le ha distrutto il corpo carbonizzandolo. Non si tratta nemmeno delle ennesime parole declinate al genere sbagliato per martoriare ancora più una morte che assume i contorni di mandanti organizzati.

E' morta nel giorno stesso del suo ricordo, 20 novembre 2009. Oggi, giornata mondiale di commemorazione di tutte le vittime di transfobia nel mondo, si tiene il Tdor (Transgender day of remembrance), evento laico che ricorda quanto sia ancora difficile poter disporre del proprio e personalissimo corpo.

Necrotizzazione di parole. Non sono evidentemente bastate le storie su cui si speculava sopra, costruendo ipotesi, intravedendo scandali che non esistono. Al riparo, nascosti dietro schermi, si consumava tutto, in silenzio. L'Italia che diventa complice mandante, creatrice di un finto sistema culturale che non esiste perché non ha più vita. In cui si ha bisogno di morte per giustificare l'esistente. Questo lato inquietante è lo specchio dell'oggi.

C'era bisogno del cadavere e l'hanno creato per nascondercisi dentro, tra le pieghe delle ulcere da carbonizzazione di una ragazza. Così, tutti dentro a spiare la sua vita, chi per scandalizzarsi chi per usarla come strumento politico, chi per far finta di essere il progressista dell'umanità paventandosi razzista, e l'hanno fatta morire sola.

Sarà compito della procura stabilire movente, omicida ed eventuale mandante. Sarà solo suo compito, suo e di nessun altro. La cronaca che l'ha uccisa, la gente che ha appiccato il fuoco che se ne stia tranquilla perché non sarà indagata. Attenderà l'esposizione della prossima vittima, col tovagliolo attorcigliato al collo e le posate già in mano, pronta per l'ennesima carneficina di sangue umano.

Brenda è morta. Che almeno si rispetti la sua vita.

Milesmood

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