Il giallo dei diritti scomparsi: arriva il 1° marzo, sciopero degli immigrati e di chi difende i diritti

L'Italia senza le immigrate e senza gli immigrati andrebbe incontro al collasso economico? Lo sanno proprio tutti, ma per troppi è più conveniente far finta di niente. L'Italia senza immigrati e senza immigrate vivrebbe una crisi civile, sociale, culturale ed umana ancor più grave dell'attuale e irreversibile? Su questo punto, anche se altrettanto vero e altrettanto importante, già c'è minore consapevolezza.

I diritti fondamentali (la casa, il lavoro, la libertà di culto e di espressione, la sicurezza, l'istruzione...) devono essere garantiti a tutti gli esseri umani, al di là delle conseguenze che ciò comporta? Questa è la base del concetto di democrazia liberale, ma è questione ormai dimenticata, additata come slogan per pericolosi estremisti o per ancor più pericolosi idealisti.

E allora benvenga lo sciopero degli stranieri del 1° marzo [Primo Marzo 2010], quando tutte le persone immigrate in Italia saranno chiamate ad astenersi dal lavoro e dagli acquisti (niente spesa, niente abbonamenti ai mezzi, niente telefonate, niente caffè alle macchinette...) e a colorarsi di giallo, andando in giro con nastri, maglioni, pantaloni o cappelli di questo colore splendente.

Uno sciopero e un gesto che sarebbe bello se venissero condivisi anche da chi è nato in Italia da genitori italiani. E non per una pietosa solidarietà a favore dei "diritti degli altri", ma per ricordare a sé stessi e al mondo la propria dignità di esseri umani e l'importanza di diritti che o sono di tutti o diventeranno di nessuno.

Chi vuole, può mandare all'indirizzo noirpink@gmail.com un proprio pensiero su come immagina un'Italia senza il sorriso ed il pianto, la fatica e la gioia, il lavoro e il riposo, i vizi e le virtù di chi è venuto in questo paese da molto lontano o da molto vicino... L'insieme di questi pensieri darà vita a un post pubblicato proprio il 1° marzo.

Little Prince(ss)

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Il grande colibrì