Queer Frame di Atlantide Entertainment: anche in Italia il continente sommerso del cinema gay

"Atlantide Entertainment è una società nata due anni fa grazie ad un gruppo di giovani imprenditori con la passione per il cinema. Cerchiamo di produrre opere di giovani autori sui quali ci sembra il caso di rischiare, considerando le leggi del mercato italiano". Cosimo Santoro descrive così la casa di produzione di cui è capo acquisizioni e distribuzione. Una casa di produzione coraggiosa, che merita di essere conosciuta più da vicino.

Atlantide ha prodotto "Diari" di Attilio Azzola, film-laboratorio realizzato con la partecipazione diretta dei giovani protagonisti, che hanno frequentato, prima delle riprese, una serie di seminari in cui è stato insegnato loro come si produce un film, passo dopo passo. Il film ha vinto il Grand Prix Ecran Juniors al Festival di Cannes nel 2008 e, dopo un buon risultato nelle sale, uscirà in dvd il 18 luglio.

La casa ha anche co-prodotto "Barbarossa" di Renzo Martinelli: "'Barbarossa' è stato coprodotto da noi perché ci piaceva l'idea di rischiare con un film ad alto budget e che fosse in costume. Volevamo insomma prendere parte ad un processo produttivo completamente diverso da quello che ci aveva visti coinvolti per Diari. Al di là delle questioni politiche". Sì, perché "Barbarossa" è quel film così fortemente voluto dalla Lega Nord da essere diventato bersaglio di enormi polemiche nei mesi scorsi: una delle attrici, la francese Cécile Cassel, ha persino rinnegato il film quando ha saputo dell'interessamento di Umberto Bossi.

"In generale nel nostro paese la cultura soffre molto, ed è difficile riuscire ad ottenere l'appoggio dello Stato soprattutto quando si è alle prime armi in questo campo" dice Santoro a proposito del rapporto tra produzione cinematografica e politica: "Atlantide, però, è una società totalmente privata, che riesce a portare a termine i suoi progetti grazie all'investimento e alla passione dei suoi soci".

Ma torniamo ai film prodotti da Atlantide, con un terzo titolo, "The Bobbything", opera prima di Yuri Storasi che, con toni cupi e a tratti splatter, affronta il tema della violenza sui minori: "Si tratta di un cross-media project, visto che al momento esiste già un audiolibro con due versioni, una italiana letta da Francesco Pannofino ed una internazionale letta da Malcolm McDowell. Le riprese sono fissate per l'estate 2011" spiega Santoro.

Da gennaio di quest'anno Atlantide è diventata, oltre che casa di produzione, anche casa di distribuzione: "La library, consultabile sul nostro sito Internet, è composta da titoli nuovi o recenti, di autori giovani o già affermati che non hanno trovato spazio nel nostro territorio, pur essendo opere di grande qualità". I 36 film in listino, tutti di registri stranieri, saranno in parte destinati alle sale e in parte direttamente all'home video.

Nel listino spicca il brand Queer Frame, che raccoglie numerosi titoli di opere a tematica *qtlgb: "Il cinema glbt è spesso invisibile e ha qualche chance di visibilità solo grazie ai festival tematici o ai pochi film che riescono a trovare distribuzione. Ci è sembrato opportuno dare ascolto alle voci di chi non riesce a trovare nel nostro Paese i titoli di cui sente parlare sulla stampa cartacea e su internet. La produzione annuale di film a tematica glbt è cospicua e la qualità è in crescita, per cui abbiamo pensato che questo tipo di operazione potesse soddisfare le richieste di una significativa fascia di mercato".

"Nella selezione", aggiunge Santoro, "abbiamo cercato di privilegiare la qualità dei film, e anche storie che non fossero solo autoreferenziali per la comunità, ma che aprissero a temi diversi in grado di coinvolgere una fetta di pubblico ampia. Storie anche in grado di parlare di omosessualità sganciandosi dai cliché di racconto a cui per anni siamo stati abituati".

A novembre uscirà nelle sale italiane "Ander" di Roberto Caston, film iper-premiato (ben 24 riconoscimenti in diversi festival internazionali, tra cui il festival Mix di Milano) che racconta l'amore di un contadino spagnolo 40enne per il giovane aiutante peruviano. A dicembre sarà la volta di "Plein sud" di Sébastien Lifshitz, un film on the road che purtroppo, però, delude e non eguaglia la bellezza dei due precedenti lungometraggi del regista ("Presque rien" e l'ancor più interessante "Wild side").

Nelle sale potrebbe arrivare anche l'ultimo meraviglioso film del regista brasiliano Aluisio Abranches, "Do começo ao fim", che ripercorre l'emozionante storia di un amore incestuoso tra fratelli: "Stiamo aspettando di conoscere il tipo di finanziamento che ci darà Cinema do Brasil perché ci piacerebbe farlo uscire in sala, considerando le numerose richieste che stiamo ricevendo e l'interesse da parte del pubblico che ha gremito le sale dei tre festival a cui lo abbiamo presentato per ora".

Si tratterebbe di una scelta coraggiosa, dal momento che in Brasile "Do começo ao fim", a causa del tema giudicato scabroso (ma affrontato in realtà, come abbiamo spiegato nella recensione, senza alcuna morbosità), ha avuto nei primi mesi problemi nella distribuzione, con un ritardo dell'uscita del film nelle sale. "La tematica dell'opera non incide minimamente sull'operazione di distribuzione che decideremo di mettere in atto" assicura comunque Santoro. Il film, in ogni caso, sarà disponibile prima o poi in dvd.

Come in dvd saranno disponibili, tra gli altri, il documentario "L'épine dans le cœur" di Michel Gondry (il regista di "Se mi lasci ti cancello"), "Mouth to mouth" di Alison Murray con Ellen Page (la protagonista di "Juno") e "Persécution" di Patrice Chéreau (La regina Margot, Intimacy). E poi sono previsti anche due cofanetti; il primo con i principali titoli della filmografia del regista filippino Brillante Mendoza, il secondo dedicato a Bruce LaBruce, che abbiamo intervistato in passato.

Proprio LaBruce è stato scelto per il logo di Queer Frame: "Vogliamo rendere finalmente omaggio al regista/artista che più di tutti incarna l'evoluzione del linguaggio visivo legato al mondo queer. Per ora abbiamo acquisito i diritti di 'Otto; or up with dead people' e di 'L.A. Zombie', che sarà in concorso a Locarno, ma stiamo lavorando anche all'acquisizione dei suoi film precedenti". E solo per diffondere le ricvoluzionarie follie di LaBruce in Italia si meritano un applauso!

Little Prince(ss)

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