"Do começo ao fim" di Aluisio Abranches: l'incesto gay tra fratelli e l'amoralità dell'amore


Ti amo perché per capire il nostro amore
dovrebbero mettere a soqquadro il mondo.
Ti amo perché tu potresti amare
un'altra persona, e invece ami me. Solo me.

Il film fino a quel punto è stato bello, intenso, emozionante. Poi arriva quella dannata domanda: "Perché mi ami?". Oddio, è il tuo primo pensiero, ora arriva il vento freddo della banalità o, forse persino peggio, il vento gelido di qualche astratta frase da Bacio Perugina. Oddio, è il secondo pensiero, tra poco rimpiangerai il prezzo del biglietto. Il corpo ti si accascia sulla poltrona del cinema, ormai rassegnato al peggio...

E' questo l'effetto dell'arrivo della fatidica domanda "Perché mi ami?" in "Do começo ao fim" (Dall'inizio alla fine), il film del regista brasiliano Aluisio Abranches (Un bicchiere di rabbia, Il cuore criminale delle donne). Il film fino a un momento prima è stato straordinario, palpitante, vivo. Poi arriva Lei, la domanda. E già ti senti sprofondare...

E invece ecco inaspettata un'aria fresca di poesia, di una poesia che non ha bisogno di volare alto, ma che è realistica e palpitante poesia che plana sui corpi, li avvolge, ne carpisce la forma ed i fremiti più nascosti e li trasforma in suoni che sono parole, ma anche carne e sangue e anima e sperma...

Le risposte arrivano una dietro l'altra e invece di essere un macigno sopra l'altro sono onde che si susseguono, che si mischiano e fondono, che ti rinfrescano... Perché in quelle emozioni sonore, in quelle parole, così semplici e così profonde, così poetiche e così genuine, scorre la vita con tutte le sue mille facce tumultuanti e sfuggenti a chiunque volesse sintetizzarle in un aggettivo, in una categoria. La vita, gioiosamente bramosa di vivere, indifferente alle paranoie che la circondano, scorre tumultuante in tutto il film.

Abranches racconta la storia, semplice e complessa - di nuovo tutto sguscia fuori dalle mani ordinatrici delle categorie... -, di una coppia innamorata che vive appieno la felicità, l'entusiasmo, la sensualità, la voglia di condivisione, il senso di appartenenza e di possesso che le dona l'amore.

Senza neppure l'ombra di un senso di colpa, nonostante l'insignificante dettaglio che i due amanti sono anche e soprattutto fratelli (il maggiore Francisco, interpretato dal bambino Lucas Cotrim e dall'adulto João Gabriel Vasconcellos, e il minore Thomás, interpretato da Gabriel Kaufmann e Rafael Cardoso), stessa madre (Júlia Lemmertz) e padri diversi (Fábio Assunção e Jean Pierre Noher).

Ecco, forse per qualcuno il dettaglio non è così insignificante e infatti si è gridato allo "scandaloso film sull'incesto"... Cazzate. Perché se la storia di "Do começo ao fim" è la storia di un amore incestuoso - e di un amore incestuoso nato in tenerissima età! -, il vero tema è l'amore che corre a perdifiato lungo la propria strada, beatamente indifferente a tutto, a partire dal significato di concetti come scandalo, clamore, turbamento, morbosità...

E' proprio questa concezione libera dell'amore, questo amore per l'amore che permette al film di scardinare un tabù semplicemente ignorandolo. E allora lo scandalo non c'è e non perché si cela qualcosa (non c'è spazio per omissioni, reticenze o imbarazzi tra dichiarazioni d'amore e sensualissimi baci): semplicemente, in questo film dalla dolcezza infinita e mai eccessiva, amore e scandalo sono parole che non ha senso accostare.

Se Abranches sceglie di non nascondere nulla, l'ambiente che circonda i due fratelli incestuosi realisticamente tace. Chissà cosa sanno i genitori, chissà cosa intuiscono, chissà come interpretano, come giudicano. Ogni tanto la madre e i due padri accennano qualcosa, ma non arrivano mai a parlarne davvero...

Domina il silenzio, che però non è solo immobile ipocrisia: è palpitante difficoltà ad accettare esplicitamente quello che è il più grande e diffuso e antico e sacro tabù della civiltà, è difficoltà ancor maggiore e ancor più palpitante a reprimere ciò che evidentemente e con una purezza quasi idilliaca è fonte di felicità per i propri cari. Dice la madre: "Sono preoccupata, ma non possiamo certo dirgli che è una cosa brutta". L'amore può essere una cosa brutta? Su, non scherziamo!

Non ci può essere messaggio più amorale, è vero. Ma accanto al significato ufficiale del termine "amorale" come "privo di moralità", possiamo scorgere un significato nascosto, quasi esoterico, nell'assonanza tra "amorale" e "amore": la morale può davvero osare contrapporsi all'amore? L'amore non è forse sempre amorale? Non è sempre esente, se è davvero amore, dall'immoralità?

L'incesto, in "Do começo ao fim", diventa allora solo una sfumatura d'amore, una forma che descriveremmo come "naturale" o "normale" se non sapessimo che l'amore non ha alcun bisogno della natura né tanto meno di alcuna norma per esprimersi... L'incesto appare come affetto fraterno, attrazione sessuale, amore romantico, come quella "combinazione di tutti questi sentimenti" - in cui però il legame di sangue e quello di sperma sembrano inchinarsi al servizio dell'amore - che avevamo tentato di esplorare intervistando Elijah e Milo Peters, i gemelli incestuosi più noti al mondo.

Insomma, Abranches ha realizzato un film stupendo, che con forza, delicatezza e sincerità racconta l'amore e riesce a dire cose originali ed emozionanti sul tema più consumato del mondo. Certo, un paio di scene sembrano ridondanti e inutili nella loro volontà troppo scopertamente simbolica, ma si perdona tutto a un film che scorre così lievemente e che tuttavia lascia un così grande carico di interessantissimi sedimenti.

Consideriamo poi la qualità tecnica di altissimo livello e i personaggi (protagonisti e non) che sono delineati a tutto tondo, grazie anche all'eccellente recitazione, per la quale merita una menzione speciale Gabriel Kaufmann: a soli 8 anni non solo è credibilissimo nel ruolo che interpreta, ma riesce a trasmettere emozioni profonde con minime variazioni nell'espressione del viso.

Il film, proiettato con grande successo nei cinema brasiliani e recentemente anche nelle sale francesi, è stato presentato al Festival Mix di Milano e nei prossimi mesi verrà distribuito in dvd anche in Italia grazie a Atlantide Entertainment, la quale entro fine anno presenterà al pubblico nazionale una ricca offerta di opere cinematografiche a tematica gay. Tra queste, "Do começo ao fim" è senza dubbio da acquistare.

Il teaser del film:



Little Prince(ss)

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