Indovina chi governerà: il gioco dell'estate in attesa della resurrezione di Berlusconi

Giulio Tremonti o Luca Cordero di Montezemolo? Governo di unità nazionale o di transizione? Con Gianfranco Fini & Co. o senza patti con il diavolo? Per una legge elettorale che replichi il maggioritario delle isole Sandwich o il proporzionale della Nuova Caledonia?

Fa piacere vedere che 729 signori, più o meno, abbiano riesumato un nuovo e vecchio gioco per svagarsi quest'estate. E' il gioco del terzo polo, del governo del resiste, delle convergenze divergenti, delle elezioni anticipate, del totopremier e del totoprimarie. E' un gioco che i 729 signori, archiviati momentaneamente i mazzi di Magic, giocano seduti intorno ad un tavolo o, quando hanno voglia di sgranchirsi un po' le gambe, andandosi a leggere le previsioni dei futurologi sui giornali o andando a fare dichiarazioni a quegli stessi giornali, rilasciando meravigliose interviste-pizzino.

All'orizzonte, ancora una volta, l'eterna caduta ascensionale di Berlusconi. Per mano dei finiani, che hanno fatto della laicità prima e della legalità poi la propria bandiera e che ora si preparano alla grande alleanza con Rutelli e Casini, con le vestali del bigottismo e gli amichetti di Cuffaro... Il centro-sinistra intanto sbanda, litiga, si divide, balbetta qualcosa, in definitiva si rende conto che sapeva giocare meglio con le carte collezionabili Magic e che tra poco potrà tornare a giocarci senza altre preoccupazioni.

La crisi economica di tutto questo se ne frega, avanza a passo di trotto, nitrisce divertita in faccia a chi ancora non si accorda se Marchionne sia un santo da imitare o un diavolo da cui non lasciarsi tentare, poi salta senza problemi l'ostacolo erto dalle proposte piddine - ostacolo, a dire il vero, già abbattuto dallo stesso PD, che, terrorizzato dal rintracciare segnali di vita e di intelligenza al proprio interno, ha pensato bene di spazzare via le proprie stesse proposte con il gelido vento della dimenticanza. D'altra parte, c'è altro a cui pensare, no?

C'è da pensare a fare i calcoli sui voti di sfiducia a Caliendo, per esempio. Perché il tema della moralità è centrale. E allora tutti al pallottoliere a fare due più due, a cercare di capire se gli astenuti saranno 80, 85 o 89 e se Ponzio Pilato era un eroe come Mangano o solo un ottimo testimonial per l'Ammucchina. Meno attenzione per quello che emerge dalle inchieste sulle stragi mafiose: qualcuno ricorda, altri 15-16 anni e ci dirà qualcosina, tanto c'è tempo. Nessuna proposta seria per impermeabilizzare la politica rispetto al malaffare o per contrastare davvero le organizzazioni criminali, ma c'è tempo anche per questo, no?

La legalità, in fondo, è solo una delle tante carte nel mazzo da gioco dei 729 signori. Bisogna usarla con strategia, buttarla sul tavolo solo quando conviene. Oggi forse conviene, domani chissà.

Pazienza se ieri si è soffocata proprio la legalità sotto una montagna di merda - sì, proprio quella montagna di merda. Pazienza se oggi ci si fa belli di questa carta da gioco solo per sputtanare - giustamente, tra l'altro - l'avversario politico del giorno e poi la si usa come carta igienica se bisogna parlare della sopravvivenza dei richiedenti asilo, della dignità dei carcerati, della sicurezza delle prostitute, dell'eguaglianza degli omosessuali, dei diritti dei diversamente abili...

Pazienza. Tanta pazienza. Perché la politica italiana è questa e non sembra destinata a cambiare in poco tempo. Perché la società italiana è questa e a volte sembra persino peggiore della sua classe politica. Certo, c'è chi resiste, chi va avanti, chi sta salvando dalla marea nera pezzi incontaminati di spiaggia... ma forse Davide può vincere Golia solo nelle favole.

Little Prince(ss)

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1 commento:

  1. la parte più vera e desolante del tuo discorso è questa:

    "La legalità, in fondo, è solo una delle tante carte nel mazzo da gioco dei 729 signori. Bisogna usarla con strategia, buttarla sul tavolo solo quando conviene. Oggi forse conviene, domani chissà."

    già, perché appunto come dici tu, Fini va coi Cuffaro, il PD manda in CSM l'avvocato di D'Alema, e alla fine per Fini il sor Caliendo non è che un pretesto per ricavarsi uno spazio politico e sparigliare le carte

    che ci sia volontà di fare davvero pulizia non ci crede nessuno. anzi, ci credono un sacco di gonzi, pronti al prossimo Messia, uno qualunque.

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Il grande colibrì