Voglio che Cossiga viva perché sto aspettando
da trent'anni di portargli le arance.
da trent'anni di portargli le arance.
Marco Pannella
Stava andando tutto secondo i piani che Tossiga la Tossika, la nostra capa, ci aveva illustrato il giorno prima. Avevamo ritirato i manifestanti dalle strade e dalle università e avevamo infiltrato il funerale con agenti provocatori. Volevamo infiltrare la verità in quel coacervo di segreti. E così avevamo pedinato i giornalisti per tutto il rito funebre, senza lasciarceli sfuggire neppure per un attimo. Quando finalmente accesero i microfoni per le interviste in diretta erano ormai completamente circondati: l'organizzazione segreta Egida poteva entrare in azione!
Fu così che il Gangia spiegò ai telespettatori del Tg5 che era lì a ricordare quel grande uomo politico che con i suoi silenzi e depistaggi ci ha insegnato l'importanza della parola, della ricerca della verità, della denuncia. La Claudia raccontò a Radio Maria che non aveva mai capito l'importanza dell'indipendenza della magistratura prima che Lui minacciasse il Csm con l'idea di sguinzagliargli contro i suoi agenti.
Gli stessi agenti che avevano picchiato la Stanga negli anni Settanta: fu lei a ricordare a Studio Aperto Giorgiana Masi e le coperture che godettero i suoi assassini. Giambo invece ringraziò pubblicamente Gladio e la P2, perché gli avevano insegnato che una vera democrazia ha bisogno di trasparenza e di verità: solo così il popolo può davvero decidere. Io a Radio Deejay mi commuovevo per la morte di colui che ufficializzò l'esistenza del terrorismo di Stato, dei poliziotti infiltrati, della purezza dei movimenti che per corromperli bisogna usare gli sbirri.
Ma l'attenzione dei giornalisti durò poco: le loro telecamere furono calamitate da una lunga fila di gente che, ordinatamente e silenziosamente, si stava avvicinando alla chiesa. Erano decine e centinaia e migliaia di donne e di uomini, di anziani e di ragazze, ognuno con un'arancia in mano.
La colonna umana varcò le soglie della chiesa e ogni persona depose il proprio frutto sulla bara. Dieci, venti, cento, duecento arance... Ad un certo punto il peso fu così grande che si udì distintamente il rumore del legno della bara che cedeva di schianto. Ma la montagna arancione continuò a crescere, silenziosa e rispettosa, fino a sommergere il sarcofago, fino a riempire la navata centrale e poi quelle laterali e poi l'intera chiesa e la gente era ancora lì, per chilometri, in coda, pacifica e serena, con i frutti tra le mani... E l'odore dell'arancia ti penetrava tutto e sapeva di libertà e di verità.
Fu allora che capii che era tutto assurdo, che era tutto effetto del trip gentilmente offertoci in pasticche da Tossiga: solo nei sogni di noi tossici può esistere un'Italia così dignitosa e così civile. Nella nebbia della mia coscienza, nel sapore dissetante d'arancia si insinuò la consapevolezza che Cossiga doveva essere ancora vivo e l'Italia già bella e putrefatta...
Little Prince(ss)
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Un vero e meraviglioso sogno di un italia così.
RispondiEliminaMa come diceva mio nonno "non si fa bella figura a parlare male dei morti" e questo in italia e in special modo nella politica italiana è una regola sacrosanta che in molti seguono nella speranza di arrivare prima o poi in parlamento.
Sconcertante almeno per me (ma io sono una bella addormentata nel bosco) che anche le associazioni gay lo incensino visto di cosa si era fatto promotore:
http://www.queerblog.it/post/5280/senato-ciarrapico-e-cossiga-contro-i-matrimoni-gay
Già, dignità e verità in questo Paese possono solo essere frutto di un bel trip. Resta la consolazione che per tutti c'è la morte a completare, nel bene e nel male, l'esperienza di una vita.Quel che è strano, forse patologico,è l'atteggiamento contradditorio, masochistico,della maggioranza degli Italiani.Bah, a me questa morte "illustre" offre un po' di speranza. All'emerito un'arancia!
RispondiEliminablog molto interessante, l'ho inserito tra quelli che seguo...
RispondiEliminaQuesto commento vuole essere un appello per il No Berlusconi Day 2 a NoirPink e ai suoi lettori.
RispondiEliminaParlate di questa manifestazione che si terrà il prossimo 2 Ottobre a Roma, ai vostri familiari, amici e conoscenti perché la televisione farà di tutto per tenerla nascosta. Parlatene, anche con chi sapete che è di idee contrarie. Diffondete e partecipate all’evento. Non pensate che tanto c’è chi lo farà per voi perché non è così.
Grazie per l'ospitalità e l'attenzione.
Mimmo
Quando ho sentito del suo ricovero e poi della morte ho guardato con distacco il teatrino di gente che si sperticava in elogi. Io sono ancora allucinato dalla sua intervista dove spigava cosa fare con i movimenti studenteschi e come punire le insegnanti, quelle anziane no ma quelle giovani..... Mi mette ancora i brividi. Roba da regimi del terrore (e non lo abbiamo visto al G8?). Sono rimasto allucinato anche dal poco scalpore che ha fatto questa intervisa, ora che morto poi completamente dimenticata.
RispondiEliminaComplimenti per il blog, ripasserò sicuramente a trovarvi.
Un saluto