La rana, il girino e lo spirito santo: quando si scambia Bolzano per New York. O per Sodoma

"Non siamo a New York" dice l'assessore alla cultura della Provincia di Bolzano, Sabrina Kasslatter Mur. Su questo non ci sono dubbi. La cosa che suona strana, forse, è il fatto che tale frase venga usata in senso positivo: non siamo a New York e ce ne vantiamo.

Certo, Bolzano non è New York. A Bolzano basta la scultura di una rana crocifissa per gettare lo scompiglio in tutta la provincia: veglie di preghiera, scioperi della fame, marce, lettere ai giornali, telefonate in radio... [Repubblica]. New York, invece, riprendeva, seppur a fatica, a vivere la sua normalità pochissime settimane dopo che due aerei si erano schiantati nei suoi due grattacieli più famosi.

No, Bolzano non è New York. Bolzano è la città pia dove ci si rammarica della "fine del dialogo tra mondo dell'arte e mondo religioso" e dove, accecati da una fede terra-terra, non si sa nemmeno distinguere una denuncia della blasfemia (come la rana crocifissa evidentemente ed esplicitamente è) da un invito alla blasfemia. New York, invece, è la nuova Sodoma. O la nuova Gomorra. O almeno: lo è negli occhi degli integralisti di tutto il mondo.

Bolzano non è New York, giustamente. Altrimenti non si spiegherebbe perché, nel mondo globale, una è la capitale, l'altra una specie di villaggio di pecorari superstiziosi (da un sito mariano: "L'artista di cotale opera è chiaramente il Vecchio Cornuto. L'artista ufficiale non ne è che un meschino prestanome. D'altronde, circa 20 secoli fa i pagani di allora effigiarono un crocifisso con testa d'asino. I pagani di ora non possiamo presumerli migliori, anzi, al contrario: quelli erano ignoranti della vera fede, questi sono apostati").

Little Prince(ss)

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