"'Ho sentito urlare. C'era quel ragazzo per terra, con quattro uomini e una donna che lo tenevano per non farlo muovere. Uno di quel gruppo gli ha dato un calcio nel fianco, e lui ha urlato. La scena era molto forte, e io ero scossa. Ho visto poi che lo portavano via, e uno degli uomini saliva sulla sua bicicletta. Il ragazzo ha urlato: Perchè mi portate via la bicicletta? E uno del gruppo gli ha dato un altro pugno nel fianco e gli ha detto: Stai zitto".
"Gli agenti erano tutti in borghese e quattro erano uomini, su due panchine. [...] Nel giro di un minuto sono partiti a correre dietro a un ragazzo con una felpa azzurra. Noi li abbiamo visti correre dietro a questo ragazzo. L'hanno atterrato e si vedeva che davano dei calci, l'hanno buttato a terra ancora e poi non abbiamo più visto nulla" [Repubblica].
Queste tre testimonianze descrivono bene quella che l'assessore alla Sicurezza del Comune di Parma, Costantino Monteverdi, ha definito "un'operazione esemplare per professionalità, risultato e correttezza": l'arresto di uno spacciatore con la piccola complicazione di un ragazzo nero innocente picchiato, insultato e umiliato e ora anche accusato di essersi inventato tutto. Evidentemente si è trattato di un'allucinazione collettiva. E l'occhio nero è solo un effetto psicosomatico...
Little Prince(ss)
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Qua a Sassuolo quando ci fu il pseudo-pestaggio del pregiudicato marocchino ora latitante El Idrissi tutti testimoniavano contro i Carabinieri. C'era anche un filmato. Poi visto tutto con attenzione i Carabinieri furono completamente assolti e l'arresto, poi reso vano, eseguito a norma di legge. Peccato che nel contempo i Carabinieri abbiano dovuto cambiare sede di lavoro lasciando casa e affetti. Vedremo, comunque.
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