"L'altro giorno nella nostra mailing-list [...] stavo presentando al gruppo [di ex compagni di scuola] un nuovo amico, Massimo, che stimo come ottimo individuo e dotato di grande cuore e bella testa. Messaggio di Giovanni: 'Kattolico o sano?'. Confesso [...] che mi è venuto subito il sangue alla testa e per un attimo sono stato attraversato dall'indignazione. [...] Del resto l'offesa mi sembrava grave, il segno inequivocabile di quella discriminazione cui i cattolici sono soggetti anche nella cattolicissima Italia [...]. Quindi i cattolici, mi chiedevo, sono solo quelli con la 'k', non ci sarebbero dei cattolici moderati, miti, ma solo degli intolleranti, dogmatici e assolutisti che quindi, paradossalmente, non devono essere tollerati?".
Insomma, fate attenzione quando comunicate con un cattolico, soprattutto se si tratta di un professore di religione come Andrea Monda, autore dell'editoriale (sì, è un editoriale, non una lettera dai lettori con cui tappare un buco) apparso su Avvenire di ieri di cui abbiamo riportato alcuni passaggi.
Fate attenzione non solo perché il cattolico in questione potrebbe avere un pessimo senso dell'ironia, ma anche perché potrebbe trasformare ogni vostra parola e ogni vostro gesto in una manifestazione di attacco intollerante alla sua religione. Il tutto in un'atmosfera di desiderio feticistico di essere trasformato in un nuovo Santo Martire della Fede, come dimostra anche l'episodio della rana crocifissa.
Poi, sia ben chiaro, esistono kattolici con l'ironia e kattolici senza...
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