Luca era etero, Luca era gay: la canzone di Povia, gli "ex-gay" e anche gli "ex-etero"...

Le persone cambiano, col tempo. Siamo esseri cangianti, mutevoli, strani e contraddittori, non dei monoliti. Siamo esseri in fieri, in viaggio, mai fermi, mai uguali a noi stessi. E' anche questo il nostro fascino.

Luca, ad esempio, era gay. Ora non lo è più, a quanto pare. Luca, per chi non lo sapesse, è un amico di Povia ed è il protagonista della canzone che presenterà a Sanremo. Canzone di cui si sa poco, al momento, se non che ha suscitato un'enorme polemica e ottenuto una pubblicità ancora più grande.

Spero sinceramente che l'orientamento sessuale di Luca sia mutato serenamente, senza problemi o repressioni. E che viva la propria nuova eterosessualità felice e contento. Luca è cambiato, e va bene così. A meno che non si sia rivolto a uno di quegli pseudo-medici che, in sfregio alla scienza, promettono di guarire dall'omosessualità, quasi come se questa fosse una malattia (1)... In quel caso, caro Luca, ti saresti fatto inculare. E in senso, purtroppo, solo metaforico...

Ma, comunque sia, la storia di Luca non credo possa mettere in discussione l'omosessualità e il diritto a vivere serenamente la propria affettività e sessualità. Anche perché per un Luca che era gay è facile trovare un sacco di Luchi che erano etero...

* * *

E, guarda caso, si chiama proprio Luca la prima persona che voglio presentarvi. Ha 25 anni e vive a Pisa. A 18 anni incontra una ragazza, se ne innamora, sente una forte attrazione fisica. E riesce a conquistarla: "E' stata una relazione normalissima, intensa e sentita davvero. Non era una copertura".

Ma verso i vent'anni le cose cambiano: "Non è che da un giorno all'altro mi sono svegliato gay. E' stato graduale. Pian piano mi sono accorto di guardare i ragazzi in modo diverso".

E' un periodo difficile: Luca inizia a pensare di essere bisessuale, perché il desiderio verso la sua ragazza cala sempre più e l'attrazione nei confronti dei maschi si fa sempre più forte. La ragazza capisce che c'è qualcosa che non funziona più e chiede spiegazioni. Luca le racconta tutto: "Le volevo bene e mi ha fatto male deluderla".

Luca oggi si sente attratto solo dagli uomini, non ha più provato desiderio verso le donne. Pensa di essere sempre stato gay, ma che all'inizio non voleva ammetterlo.

* * *

Alessandro (2) ha 34 anni, vive a Firenze. Ha vissuto un'adolescenza da eterosessuale, frequentava ragazze, aveva rapporti sessuali con loro. Non era mai pienamente soddisfatto, a dire il vero...

Poi a 25 anni conosce in un locale Sandro: "Mi piaceva fisicamente, mi ha fatto eccitare". E' un sentimento che lo turba, lo agita...

Rivede Sandro in palestra e ne subisce la corte. Un giorno poi Sandro lo invita a casa: "Mi ha detto che avremmo iniziato con una sega insieme, ma alla fine abbiamo avuto un rapporto completo... e mi è piaciuto!".

Alessandro si fidanza con Sandro. Da allora non ha più avuto rapporti con donne.

* * *

La storia di Federico, 18 anni, della provincia di Milano, potrebbe turbare qualcuno. Io ve la propongo come me l'ha raccontata lui.

"A 13 anni ero molto innamorato di una ragazza, ma lei non voleva storie o altro. Non mi voleva. Per me fu come una sconfitta, ho passato un terribile periodo di depressione e poi... puff!... come per magia, eccomi gay. Per me è successo tutto per quella delusione, ma sto bene così".

Credi di essere diventato gay a causa di quella delusione? "Sì, penso di sì. Ne sono molto sicuro".

Ma secondo te si diventa gay a causa di eventi traumatici? "Sì, conosco molti che non hanno il papà, ma solo la mamma, e sono gay, ad esempio".

Io ne conosco tanti che sono gay senza esserlo diventati e senza aver subito traumi. Comunque dopo quella forte delusione Federico si è sentito attratto solo dai ragazzi. Per cercare di "tornare eterosessuale" questo ragazzo sta frequentando uno psicologo...

* * *

Giovanni, 30 anni, vive in un piccolo paesino di mille abitanti in provincia di Cuneo. Da ragazzino frequentava i ragazzi del posto: "Ovviamente avevo amiche che, come in ogni compagnia, ci provavano. Ci provavano loro, io no. Sono anche uscito con due ragazze, ma senza avere rapporti sessuali".

Secondo Giovanni già allora provava attrazione per i ragazzi, ma reprimeva e negava questo suo sentimento: "Mi conformavo allo schema eterosessuale per non sembrare diverso dagli altri".

Poi arrivano "gli anni più belli, la mia accettazione, la mia libertà, il mio sfogo, il mio divertimento... e i miei primi amori!". Giovanni ha 18 anni e Fabrizio 29. Finiscono a letto... e ci torneranno per i due mesi seguenti: "E' stato strano, ma bello". Un anno dopo Giovanni troverà anche l'amore, un coetaneo della provincia di Torino.

Oggi Giovanni dice: "Il sesso gay non è diverso da quello etero. Idem il rapporto sentimentale. La diversità è nella bigotteria della società: o lo si vive bene o si fanno brutte scelte".

* * *

Potremmo raccontare altre mille storie, come quella del romano Riccardo, che ha avuto storie con donne fino ai 25 anni, compresa una relazione di anni, di cui dice: "Ci siamo voluti bene, ma ho conosciuto l'amore solo dopo". Dopo... cioè dopo aver ammesso a sé stesso la propria attrazione nei confronti degli uomini.

Ma questa schiera di "ex-etero" - espressione un po' sciocca, come lo è quella di "ex-gay" (3) - non dimostra certo che l'eterosessualità possa essere considerata una malattia da cui si debba guarire... Dimostra solo che le persone cambiano... e che a volte non riescono a esprimersi liberamente per colpa di pressioni sociali fortissime.

E accanto a questi "ex etero", esistono poi schiere di omosessuali e bisessuali che non hanno mai attraversato una "fase eterosessuale" ("Io fin dalla materna baciavo ragazzi e ragazze, non cambiava niente per me. E anche adesso è così", racconta ad esempio Nicola, diciassettenne di Bologna).

Ed esistono, ovviamente, gli eterosessuali, che però non sono tutti uguali.

Prendete Marco, 41 anni, di Torino. Si definisce eterosessuale, anche se gli piacciono sia le donne che gli uomini. E questo non perché sia bisessuale, spiega, ma solo perché "oggi le donne sono uomini sociali travestiti da donne e allora per prudenza me ne frego e cerco anche uomini".

Marco non ama i gay, anche se ne frequenta le chat: "I gay sono condizionati da fattori sociali, quali famiglia, società, valori distorti e via dicendo. Il gay si crede tale perché ha mancanza di affetto e di coraggio e cerca un uomo a cui aggrapparsi: questa si chiama codardia. Per esempio, Leonardo era un uomo vincente, ma era gay perché il padre scopava con un'amante e lui ne rimase sconvolto". L'omosessualità è frutto di repressioni sociali e traumi familiari, racconta l'eterosessuale a cui piacciono gli uomini...

* * *

Riccardo era etero, Luca era gay, Marco non lo sarà mai. E vissero tutti felici e contenti. O almeno così si spera...

Little Prince(ss)

(1) Nonostante l'omosessualità sia considerata dalla comunità scientifica mondiale come "una variante naturale del comportamento umano" (Organizzazione Mondiale della Sanità), esistono "psicologi", come Nicolosi, che propongono cosiddette "terapie riparative", in grado, a loro dire, di modificare l'orientamento sessuale delle persone da omosessuale a eterosessuale. Tali conclusioni sono smentite da ogni serio studio scientifico e dagli Ordini degli Psicologi di tutto il mondo.
(2) Questo è un nome di fantasia, come altri all'interno del post.
(3) Con ex-gay si indicano le persone (in genere di sesso maschile) che sono passate da un orientamento omosessuale o bisessuale a un orientamento eterosessuale, in modo spontaneo o tramite terapie o preghiere (metodi, questi ultimi, la cui efficacia è duramente contestata dal mondo scientifico). Il movimento degli ex-gay è un movimento di stampo religioso che propone la guarigione dall'omosessualità; tale movimento è diffuso soprattutto negli Stati Uniti, ma si sta espandendo anche in altri paesi occidentali, Italia compresa. Interessante è anche il fenomeno degli ex-ex-gay, che vede persone appartenute al movimento degli ex-gay tornare a praticare l'omosessualità; anche il fondatore del principale gruppo di ex-gay, John Paulk, è un ex-ex-gay.


Leggi anche:
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34 commenti:

  1. E' un bene che poco a poco la vera natura di questi uomini abbia preso il sopravvento. Penso con tristezza alla vita di quelle persone che nascondono a tutti i costi con coperture e bugie una routine che sentono non appartenergli.

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  2. Secondo me nessuno CAMBIA orientamento sessuale. Tutti REALIZZANO che l'orientamento eterosessuale non è quello più naturale per loro e si ADEGUANO...poi l'adeguamento avviene nelle maniere più diverse. chi lo accetta senza grandi problemi, chi si fa "le avventure" lasciando la moglie a casa, chi lo giustifica con la mitica bisessualità, chi lo fa per "trasgredire" ecc ecc...ogni scusa è buona.

    L'idea che si cambi orientamento sessuale come si cambia il telefonino non mi ha mai convinto del tutto.
    Oddio, sarò Ratzingeriano?

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  3. @ ellekappa:
    Forse siamo tutti troppo attaccati alle nostre identità e alle etichette che ci stanno appese sopra e, nell'amore e nel sesso, dovremmo solo seguire i nostri desideri, che raramente possono essere incasellati in semplici schemi, ma che anzi, in genere, hanno mille sfaccettature e contraddizioni...
    Credo poi che i desideri possano cambiare nel tempo, e che non ci sia nulla di male. Basta che lo facciano spontaneamente e spensieratamente, senza paure, angosce ed ossessioni. E senza stregoni travestiti da psicologi come Nicolosi e i suoi seguaci...

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  4. Egregio signore,
    Lei a casa sua - nel suo blog intendo – può inserire naturalmente quello che vuole. Vedi ad esempio quelle immagini pornografiche di due due persone dello stesso sesso, che a Suo avviso forse si scambiano “tenerezze” mentre a me sembrano solo degli “animali parlanti in calore” che si scambiano sconcezze e fluidi salivari, ma eviti di portare dentro a casa mia, il mio blog, link blasfemi, volgari, indegni da essere visti dalle persone – come me – eteronaturali. Alla luce di queste mie semplici verità, mi vedo costretto a conservare la sua affermazione come commento, ripulendola a scopo igenico, del link, a salvaguardia della mia etica, morale, coscienza umana e naturale.

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  5. In ossequio alla sua cortese, seppur volgare link dove persone dello stesso sesso si scambiano fluidi salivari, le invio la risposta da me scritta nel mio blog:
    “Per assurdo, si potrebbe considerare l’eterosessualità una malattia, quando mette al mondo figli omosex. Li bisognerebbe fare delle ricerche genetiche sulle famiglie per eviare che i figli possoano nascere gay, tramite apposti terapie genetiche, oppure utilizzando – dopo la diagnosi prenatale – gli strumenti che la legge 197/78 sull’interruzione volontaria della gravidanza.
    Ma si dubita che attualmente – visto l’oscurantismo reazionario di sinistra a riguardo certe ricerche genetiche – che si possa arrivare in tempi brevi alla possibilità di svolgere liberamente e in piena coscienza determinate ricerche genetiche, e di conseguenza scelte adatte alla famiglia per evitare sia ai genitori, sia al figlio in futuro dei problemi sociali e di inserimento.
    Va ricordato semplicemente che l’etero è utile a livello sociale per il proseguimento della specie umana, visto che da che mondo è mondo, tramite l’atto sessuale e d’amore tra un uomo e una donna, si ha la possibilità di generare nuova vita. Viceversa due persone dello stesso sesso, tra di loro – all’interno della “coppia” – tutto questo dalla natura stessa è negato.
    Lasciamo stare la fecondazione eterologoa, dove i donatori degli ovuli e del seme, dovrebbero all’atto della donazione, specifiare di non volere che il loro seme o i loro ovuli siano utilizzati per mettere al mondo figli che andrebbero a “coppie” dello stesso sesso,. Solo per soddisfare un orgoglio negato dalla natura stessa”.

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  6. Marco Bazzato ha urgente bisogno di uno psicologo.

    L'omofobia si può curare. Si fidi.

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  7. @ Marco Bazzato:
    Egregio signore eteronaturale oligominerale,
    ha censurato il mio commento nel suo blog? Bene.
    Ma allora non capisco perché non si vergogna a portare le sue idee naziste (definizione tecnica, faccia attenzione) sul nostro blog.
    Spera forse che le consigli un buon sessuologo? Mi spiace, ma non forniamo questo tipo di servizio.
    Comunque, in bocca al lupo, ce la può fare anche da solo!

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  8. O mamma mia il grande coglione eteronaturale Marco Bazzato arriva pure qui, sparando i suoi omofobi antemi in un italiano stentato. Carissimo eteronaturale, a quanto ci risulta anche lei, seppure nella sua fiera eterosessualità, rimane inutile a livello sociale (ma pure intellettivo, mi creda) per il proseguimento della specie umana (a cui dubito lei appartenga), in quanto non ancora dotato di prole, dunque che facciamo... le annulliamo il matrimonio perché gode di un evidente privilegio riservato soltanto a chi continua la stirpe? è a conoscenza del fatto che esistono pure omosessuali (o eterofobici come li chiama lei dall'alto della sua infinita deficienza) con figli?
    Ma evidentemente nel suo ottuso mondo l'unica cosa che conta è spargere veleno peggio di una zitella inacidità!
    Venendo al post, alla gente importa poco quanti Luchi si riscoprano e vivono serenamente anche nella loro omosessualità, dopo una canzone del genere l'unica idee che impererà nella testa della gente è che coloro che si dicono felici mentono a se stessi per non mettersi in discussione, e che in realtà l'unica cosa sensata sarebbe per un gay, quella di sottoporti a una cura, purtroppo l'Italia e ancora piena di minus habens alla Marco Bazzato

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  9. "Eteronaturale".... sto ancora ridendo...
    da sbellicarsi...

    Ma da dove esce questo?
    scommetto che lui è pure "bianconaturale" e "cattoliconaturale".

    Una risata lo seppellirà.

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  10. @ Anonimo:
    Su, su, evitiamo gli insulti personali... I "fluidi salivari" è meglio scambiarseli che sputarseli addosso, no?

    Comunque concordo (in parte) con il tuo intervento. Diciamo che la canzone a Sanremo potrebbe nuocere molto alle persone meno informate e più isolate (il classico ragazzino gay di Canicattì, figlio della casalinga di Voghera); bisogna ancora comunque ascoltarla e vedere cosa dice davvero...

    Questo post, comunque, cerca di essere un contributo per cercare, nel suo piccolo, di provare per una volta a elevare il senso generale del discorso, per passare da una semplice denuncia di (per ora presunta) omofobia a una maggiore libertà e serenità nel vivere i propri desideri affettivi e sessuali. Perché in Italia non ci sono solo i Marco Bazzato, ma anche tante persone con la voglia di aprirsi al mondo e di capire.

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  11. Per MArco Bazzato:
    L' Eugenetica (il selezionare gli embrioni al fine di escludere determinate caratteristiche) è severamente vietata dalla legge (nazionale ed europea), eccezion fatta per tutte quelle malattia genetiche mortali o gravemente debilitanti (ex: fibrosi cistica, sindrome di down) che possono essere nel genoma dell'embrione. Ma nessuno può selezionare l'embrione in base a caratteristiche fisiche futili. per quanto riguarda la psiche, essa si forma sia a partire da fattori genetici che ambientali e comunque non siamo in grado di dire quali geni siano coinvolti nei processi chimici alla base dei nostri sentimenti (non stiamo parlando del colore dei fiori di Mendel), le nostre competenze sul genoma sono molto ridotte, di gran parte non sappiamo neanche per cosa codifichi. Ma tralasciando gli aspetti tecnici è mostruoso quello che lei propone, ha ragione NoirPink quando parla di nazismo, gli unici che nella storia avevano teorizzato questo si chiamavano proprio così: nazisti.

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  12. @ ilpamphlet:
    E' proprio in questo senso che ho definito come tecnicamente naziste le idee di Marco Bazzato.

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  13. credo che Marco Bazzato sia il migliore testimonial a favore della tesi che agli omofobi manchi una rotella.
    Bisognerebbe farlo parlare più, perché la sua follia è autoevidente.

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  14. Questo post è quanto d meglio ho letto in rete sull'argomento..molto sereno, pacato, che non cade nella tentazione della polemica vuota e fine a se stessa. Ecco, da tutto questo ci si potrebbe tirare fuori una bella canzone. Ma forse non serve, un bel post è meglio, e lasciamo Povia, qualsiasi cosa dica la sua canzone, a cantare quello che vuole. Ciao.

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  15. L'equilibrio, la chiarezza e la completezza delle argomentazioni dei Suoi articoli sono esemplari. Grazie ad una consapevolezza come quella qui espressa forse si può disinnescare il meccanismo per cui le opinioni pregiudizievoli vengono diluite nella popolazione in modo che essa eserciti su se stessa il controllo necessario a mantenere gli equilibri di potere. Così infatti agiscono le demagogie, politiche e religiose e i neototalitarismi,veicolate da una miriade di personaggi minori come certi "psicologi" o qualche eugenetista (di cui ho letto con orrore un defatigante esempio fra i commenti). Saluti cordiali

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  16. L’eugenetica non è vietata, ma sistematicamente praticata, a seguito d’eventuali malformazioni del feto, e consigliata alla donna, che sceglie di praticarla oppure no. Tant’è che esistono casi di donne che scelgono di tenersi il figlio sebbene siano a conoscenza che questi è malformato. Un caso fra tutte: Sarh Palin che ha messo al mondo un bimbo affetto dal cromosoma 21, come naturalmente esistono centinaia, se non migliaia di donne che decidono d’abortire. Come si può notare, solo se esiste informazione vera e dettagliata, si da l’opportunità alla donna di decidere, negando questo per via pregiudizievole o ideologica, non si favorisce la liberà della donna, ma la si ingabbia in una realtà oscurantista e medievale.
    Lo stesso vale per l’eventuale indagine prenatale, nel caso che il futuro figlio possa avere il gene dell’omosessualità, che potrebbe essere disattivato, oppure eliminato direttamente il feto, nel pieno rispetto della legge. Solo che in questi casi non si parla di eugenetica, ma di decisone cosciente da parte della donna. Ergo la donna applica, in assoluta libertà, una selezione genetica su chi deve nascere e chi no. E questo è assolutamente legale.
    Va anche tenuto presente, a chi mi accusa – impropriamente – di nazismo, voglio ricordare, che la comunità gay stessa è divisa sulle reali cause dell’omosessualità. Alcuni affermano che ha base genetica, e quindi si potrebbe agire come sopra descritto, oppure in futuro correggendo il gene o eliminandolo, altri affermano che dipende da fattori ambientali e sociali. Al massimo, si potranno fare delle campagne di sensibilizzazione sociale per incitare le donne a tenere un feto che ha il gene dell’omosessualità, aprendo così la strada ad altre forme pubblicitarie pro life, nel pieno rispetto dei diritti di tutti. o no?
    Non riesco a capire, perché si abbia cosi paura di questo tipo d’indagine prenatale, in fin dei conti, non si toccano i diritti acquisiti dei nati, degli adulti o degli omosessuali, ma si interviene esclusivamente sul feto, sul grumo di cellule che non ha più di tre mesi, quindi in nessun caso – all’opposto di quello che dice Ratzinger – è un essere umano formato.
    Non va dimenticato, che sono proprio spesso i gruppi di sinistra, che sono favorevoli all’aborto quasi indiscriminato, al diritto della pillola del giorno dopo. Evidentemente a patto che non tocchino dei gruppi di interesse.
    A mio avviso nessuno dovrebbe ostacolare per ragioni ideologiche o religiose la ricerca, perché essa comunque è un entità neutra, e che come tale va usata al meglio e secondo coscienza. E credo, per concludere, che una famiglia, cioè marito e moglie, uomo e donna, in quanto futuri genitori, hanno il diritto di conoscere, esattamente come per il figlio affetto da gravi patologie, anche se ha in se il gene dell’omosessualità, per poi decidere liberamente. A meno che, a questo punto, che la libertà non debba essere interpretata esclusivamente a senso unico. Spero proprio di no, altrimenti ne sarei estremamente deluso da questa visione parziale e distorta dei diritti della donna.
    Voglio anche aggiungere, e poi spero di non dover più abusare della vostra pazienza e di questo spazio, a colui che mi ha accusato d’avermi censurato. Se l’ho fatto, rimandi il suo commento, e se privo di minacce e/o insulti lo pubblicherò.
    Per il fatto di non aver figli, questo non credo che questa sia la sede adatta per mettere in piazza la mia storia clinica, che è nata praticamente quasi quattro decenni fa. E alla mia privacy ci tengo assai, almeno per quanto riguarda certe cose.
    Grazie per la vostra pazienza e tanti auguri di buon 2009

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  17. @ Marco Bazzato:
    Se proprio non riesce a fare a meno di mentire, cerchi almeno di farlo con un minimo di raziocinio.
    Come fa ad affermare (tra l'altro anche pubblicamente, in alcuni dei commenti precedenti) che ha cancellato il mio commento, pur giudicandolo "cortese", perché contenente un link a un posto (questo!!!) ritenuto osceno e pornografico; e poi parlare di minacce e insulti?
    Diciamolo chiaramente: lei è un censore. E un censore senza un minimo di coraggio, perché maschera le sue censure dietro clamorose falsità.

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  18. http://it.youtube.com/watch?v=KSKGUaHYcV8
    in anteprima la tanto discussa canzone di Povia LUCA ERA GAY su youtube e su mypspace www.myspace.com/carminedipancrazio

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  19. Come si può non essere d'accordo col contenuto di questo pezzo? Sono gay? Sono etero? Cambio? Rimango come sono? Scopo come un riccio? Vivo una relazione monogama? Va tutto bene, tutto! A condizione di essere felice. Chi ha detto che essere gay è sinonimo di orgoglio? E chi ha detto il contrario? Ognuno vive se stesso come vuole. Come può. Se "Luca era gay", e oggi che non lo è più ma sente da dentro la tristezza che lo divora, allora non resta che compiangerlo e augurargli una nuova "guarigione". Ma se invece oggi sta meglio di ieri, beato lui che vive in equilibrio.
    Solo questa è l'annotazione da fare: mirare alla felicità è compito di ognuno. Chissenefrega se sono gay, etero, lesbica, bisessuale, transgender o se scopo con gli alieni?
    Complimenti NoirPink: il tuo blog non è niente male!

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  20. Ragazzi, sicuri che sto "Marco Bazzato" non sia solo un troll, un provocatore, che si diverte a gettar zizzania? A me pare perfino troppo elaborata e forzata, la sua dialettica per essere un discorso vero... secondo me è un coglione che si sta facendo due risate alle vostre spalle. Almeno spero...

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  21. @ Alessandro Arcuri:
    Prova a fare un giretto nei suoi siti...

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  22. Bel post, belle storie (non tutte "belle", ecco: ma tutte interessanti).

    E grazie di aver ricordato anche noi bisessuali, che in questi dibattiti veniamo spesso spintonati da tutte le parti ("è solo una scusa per essere accettati"/"pervertiti che vi fate di tutto perché avete il doppio delle possibilità"/...). :-)

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  23. Ciò che veramente spaventa è che ancora ci sia gente (ed è una gran parte della popolazione) che si permette di giudicare (e già questo è gravissimo), ma si permette di giudicare le persone in base a chi si portano a letto.
    Fa parte di una serie di azioni legate a quelli che ancora sono considerati dei tabù: sesso e denaro.
    Prendete un gay, riempitelo di soldi, case, auto, vacanze, vestiti e mettetelo in mezzo agli altri. Diventerà un idolo, una persona importante perchè sì è vero che è gay, ma è anche vero che è pieno di soldi; e in Italia la gente ha il timor panico dei soldi, è gente timorata di dio denaro. Quindi chi ne possiede molto ha il rispetto degli altri.
    L'esempio pratico? Il titolare di un'industria con 500 operai. Immaginate che sia gay: chi lo prenderebbe in giro?
    Immaginate ora che invece sia gay un suo operaio: a quali situazioni andrebbe incontro?
    Quello che dà molto fastidio è la speculazione economica che viene tentata sulle preferenze sessuali delle persone: l'anno scorso ci ha provato la Tatangelo con la canzone fattale da D'Alessio "Uguali amori"; quest'anno ci riprova Povia con questa "Luca era gay".
    Come ben vedete il culattone tira; altro che la patata!

    La differenza è che l'anno scorso sono piovute felicitazioni e un sacco di commenti positivi su quella canzone; quest'anno, su questa che è di contrario tenore, è scoppiato l'inferno di commenti negativi.
    Poi, finito il festival tutto cadrà nel dimenticatoio; come tante altre cose.

    Andrea
    www.gayaitalia.net

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  24. Alcune idiozie che ho letto su questo blog mi hanno fatto venire i brividi? Ma chi pensa di essere la signora sopra che vuole fare le analisi per decidere il futuro dei bambini non ancora nati? Se gli omosessuali continuano a nascere ma non si riproducono, vuol dire che non sono portatori del fantomatico gene gay!
    Il fatto che la signora consideri l'omosessualità una cosa sbagliata, non la autorizza a eliminarla.
    Se dall'inizio della storia non esistesero gli omosessuali adesso saremmo in 20miliardi sul nostro pianeta e senza predatori naturali sarebbe una catastrofe.
    50 anni fa la signora sarebbe andata a correggere i bambini con il gene dei mancini? Su non mi faccia ridere.
    Per gli scambi salivari può anche aver ragione, ma la stessa cosa avviene tra persone "eteronaturali" e siccome a me non piace baciare posso assicurarle che provo lo stessa cosa quando vedo una coppia etero che si bacia, ma non per questo vado a dirgli di vergognarsi! Saluti Vime

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  25. perchè dobbiamo inscatolarci in confezioni predefinite?
    etero, gay, bisex... la realtà è molto più complessa, esistono migliaia di situazioni diverse, milioni di persone uniche che sentono in maniera diversa, che vivono in maniera diversa i sentimenti e la sessualità.
    è vero, in realtà tolto il buonismo ognuno prova per gli altri invidia, cattiveria, rabbia: è a questo che servono le etichette.
    dire che uno è gay, è una troia, è impotente, è feticista, serve solo a fini personali, spuidorati e morbosi.
    ma l'umanità è così.
    ammiriamo i mostri e rispettiamo i violenti, questo è il vero peccato originale umano.
    inutile sperare nella perfezione, in un mondo giusto e generoso: accontentiamoci di vivere in un'epoca migliore rispetto a 30, 60, 100 anni fa.
    uniamoci ed affermiamo insieme che ognuno deve essere libero di vivere come crede, purchè non leda i diritti altrui.
    piuttosto lottiamo contro la violenza, gli stupratori, gli assassini, i pedofili.
    è mostruoso che una ragazzina venga violentata, e non è certo meglio che sia il padre a farlo piuttosto che il romeno nascosto nel parco buio.
    è mostruoso che ci siano persone che ammazzano i gay solo per il loro essere diversi.
    è mostruoso che ci siano persone che violentano i bambini, spesso parati dietro istituzioni sociali o religiose.
    prendere una posizione forte su questo, da parte di tutti coloro che credono nella libertà, è importante.

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  26. Grazie di aver raccontato queste storie.

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  27. ...perchè odiate tuttiquanti il tizio eteronormale?...
    potete non condivedere ma perchè odiarlo?!
    e cmq...credo che ognuno possa fare come vuole nella sua vita...se lui la pensa così ke problema vi fa?

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  28. Luca era gay? e chi se ne fotte...

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  29. @ Simone:

    Concordo in larga parte, anche se non escludo per nulla una volontà omofoba di Povia, non espressa nella canzone in sé, ma in altre dichiarazioni prima e dopo il Festival. Comunque, come ho scritto altrove, sarebbe preferibile non rincorrere scandaletti, ma determinare da soli la propria agenda politica.

    Voglio solo aggiungere che è vero che scrivi in modo molto chiaro ed efficace (il che, secondo me, è molto meglio che scrivere in modo sofisticato!). E che devi stare attento: come vigile del fuoco avrai risvegliato le curiosità di tanti nostri lettori gay! ;-)

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  30. Che dire, io le dichiarazioni del Povia non le conosco e pertanto non le posso discutere.
    Ripeto...ho solo seguito il testo con quel minimo di attenzione dettata dalla curiosità che hanno suscitato tutte le polemiche antecedenti al festival.
    Magari qui si può discutere se lo scopo di tutto questo trambusto era proprio far si che la gente si guardasse il festival almeno per sentire una canzone (casualmente esibita a fine serata)di cui si è parlato e discusso mesi prima, e allora mi dispiace ammetterlo ma ci sono cascato per bene.
    Poi per la curiosità legata al mio mestiere.........la prendo come un complimento legato semplicemente a ciò che faccio perchè stai sicuro che lo stereotipo del "Pompiere" tutto fisico e atleticità è finito da un pezzo.
    Credimi che ci sono colleghi che probabilmente porterebbero alla riscoperta dell'eterosessualità di molti gay, se non altro per l'attarazione fisica che possono suscitare.
    Chiaramente era una battuta.
    Vi saluto con la convinzione che continuerò a seguire questa discussione.
    Ciao Simone

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  31. @ Simone:
    Quattro pompieri eterosessuali di San Diego, in California, hanno chiesto i danni alla propria amministrazione comunale per aver dovuto partecipare al Gay Pride in divisa: raccontano di aver "subito" numerose attenzioni ed avances.

    Insomma, gli stereotipi erotici sono duri a morire come tutti gli stereotipi. Solo che, in genere, sono più divertenti e le persone, invece di allontanarle, le avvicino. A volte anche troppo!

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  33. "Allora vostro figlio sarà una bella femminuccia con i capelli biondi e gli occhi azzurri!"
    "Nooooo..." rispose la moglie di Vincenzo, sconsolata.
    "Che succede signora?" si preoccupò di domandare il medico, avvicinando una mano alla spalla della donna.
    "Ma io... la volevo mora con gli occhi verdi, ma che sfiga..." Vincenzo guardò prima la moglie, affranta, per poi gettare uno sguardo al medico. Quest'ultimo capì subito.
    "Oh! Ma non si preoccupi! L'eugenetica ormai può togliere i geni che non vanno bene, l'importante è che il bimbo piaccia a tutti e stia bene!" un grande sorriso si tirò sul volto paffuto del dottore. I due sposi rimasero perplessi.
    "Maaaa... non si potevano togliere solo i geni che avrebbero provocato mortalità e disfunzioni gravi?" una punta di curiosità pizzicò la mente del dottore, il quale rimase a soppesare le parole.
    "Bè... effettivamente... in questo caso devo avvisarvi però che nascerà lesbica, stavamo appunto pensando di..."
    "Ok, va bene, tolga tutto, non mi interessa! VOGLIO DEI NIPOTI!!!"

    Tutta questa cazzata per dire una cosa piuttosto semplice al signorotto là, quello dei fluidi salivari... tuo figlio ancora non è nato perché ogni volta che tua moglie è incinta chiedi di cambiare il colore degli occhi? No, perchè con sta politica di modifica dei geni...

    Saluti, eh, Ukeboy

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Il grande colibrì