Ossessione del centimetro e fantasie da quindicenni: piccoli italiani (non) crescono

Come direbbe Milesmood, "mica ci vuole un genio". No, non ci vuole un genio a capire che da un post dal titolo "Le dimensioni (anche per i gay) contano: il più lungo, il più grande, il più fino e il più corto pene della vostra vita" non ci si può aspettare più di tanto.

Se poi si legge l'incipit ("L’ultima volta che abbiamo parlato delle dimensioni del pene, siamo arrivati ad un punto fondamentale: le dimensioni sono relative, l’importante è lo spessore"), beh, si capisce che si tratta di un articolo che non richiede di accendere troppo il cervello.

Lo scopo dichiarato è quello di aprire un "pool di confronto" (sic) per raccontare "qual è stato il membro più lungo (e grande) e quale il più piccolo (e fine) che avete incontrato nel vostro cammino più o meno ricco dal punto di vista sessuale" e poter prevedibilmente concludere che "avere un membro di 20 centimetri non è assolutamente uno standard e averlo di 15-16-17 cm una misura di cui vergognarsi" (e si spera che la mancanza di un "non" prima di "vergognarsi" sia solo un errore....).

Beh, dirà qualcuno, per raggiungere certe conclusioni basta consultare Wikipedia: "La lunghezza media di un pene eretto è di 15 cm e il 90% degli uomini di tutto il mondo hanno un pene lungo tra i 13 e i 18 cm". Fine del discorso.

E invece no, ecco una discussione pubblica sull'argomento e decine di risposte. Mi sembra di essere di nuovo in seconda media, quando i maschietti, armati dei righelli dell'ora di educazione tecnica, perdevano ore a fare confronti sulle lunghezze e a dibattere su quale fosse il punto del pene da cui iniziare la misurazione...

No, non è mi lamento del fatto che si parli di sesso pubblicamente o che lo si faccia con leggerezza, ci mancherebbe. Ma quando l'inconsistenza raggiunge certi livelli mi vien la depressione!

E' un po' come fare un giro nelle chat italiane: "Ciao, sono gran porco: pensa che l'ho fatto perfino in tre"; "Ciao, sono gran troia: pensa che l'ho fatto addirittura in ascensore"; e così via. Per non parlare del 19enne, il cui membro virile (cm??) probabilmente conosce solo le cinque dita della mano, che racconta: "Ero al mare e dietro le dune ho visto due lesbiche che facevano sesso; mi sono abbassato il costume, hanno visto i miei 22 cm e mi hanno subito chiesto di raggiungerle"; o il 30enne: "Ero in centro e, svoltato l'angolo, ho visto cinque lesbiche che facevano un'orgia; mi sono abbassato i pantaloni, hanno visto i miei 33 cm e mi hanno subito detto di raggiungerle"; o il 40enne: "Ero per strada e ad un tratto si è fermato accanto a me un pullman di ArciLesbica e...".

Insomma, va bene parlare di sesso e di sessualità, e non a caso su questo blog lo facciamo spesso (vedi, ad esempio, il Dizionario del sadomaso e del feticismo): è uno degli argomenti più interessanti, curiosi, profondi, eccitanti, seri e divertenti che esistano. Ed è bene parlarne pubblicamente in modo leggero, allegro, spensierato e disinvolto. In modo garbato o con un pizzico di studiata volgarità. Che è cosa ben diversa dal farlo in modo vacuo, frivolo, inconsistente e pressapochista (e spesso anche vanaglorioso).

Ma siamo in Italia. Qualcuno dirà che è colpa del Vaticano, ovviamente. A proposito, chissà quanti centimetri - ops, pardon, volevo dire cm! - sarà lungo quello del Papa...


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3 commenti:

  1. i centimetri ancora oggi contano eccome purtroppo. quando capiranno che l'importante è come si usa e non quanto ce n'è?

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  2. Per completezza, ecco la risposta dell'autore del post citato alle mie osservazioni:

    "E’ parzialmente vero quello che dici. Non avete un’idea di quanto invece sia di interesse questo tema. Non a caso ci sono la quasi totalità degli ultra 15enni che si pongono domande e cercano un confronto sul tema fino a quando gli organi sessuali cedono definitivamente.
    Di solito è il tema che viene aggirato da coloro che sono meno dotati. E trovo che sia stupido non parlarne. Ogni pene ha la sua dignità. Pensa che c’è una schiera di uomini che amano moltissimo i peni di piccole dimensioni. C’è posto per tutto e per tutti.
    Non vedo il problema che rilevi tu Noir."

    Sì, c'è posto per tutto e per tutti. Intanto tu, caro Noir, probabilmente ce l'hai piccolo, pappappero!

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  3. tipico delle lesbiche impazzire per un grosso uccellone.
    Un po' come vedere Ferrara che sbava di fronte ad un insalata.

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Il grande colibrì