Allarme orge ai Castelli Romani. Ma contro Hiv e Aids servono preservativi, non appelli stupidi!

Un sito Internet, una villa dei Castelli Romani, un giro imponente di soldi, orge e prostitute. Ed i Carabinieri, che lanciano un appello "a chi, lo scorso anno, ha frequentato una 'certa' villa a luci rosse nella zona dei Castelli Romani ed è ora a rischio Hiv. [...] Nessuno lo dice esplicitamente ma è ormai accertato che una delle persone che intratteneva i clienti della villa a luci rosse è risultata sieropositiva, e vista, la grande quantità di persone che frequentavano la casa è stato necessario far sapere che è urgente fare alcuni esami specifici per evitare che il virus si estenda in modo incontrollato" [Corriere].

Ecco come siamo ridotti: agli appelli dei Carabinieri a chi ha partecipato ad orge con una prostituta sieropositiva. Un appello utile solo a criminalizzare la prostituzione, le persone transessuali ed il sesso promiscuo.

Basta leggere, ancora sul Corriere, l'articolo di Ilaria Sacchettoni: "Genitali e messe nere hanno condito a lungo la movida notturna della zona", "Sì, qui vengono spesso anche travestiti. So che uno di loro lavora in una discoteca nelle vicinanze", "Qualche volta si scopre che la bionda navigata indossa una parrucca". Sacchettoni scrive anche: "Una sensualità, spesso pecoreccia, fa capolino anche dalle insegne commerciali". Evidentemente quelle insegne commerciali hanno fortemente influenzato il suo stile giornalistico...

Nell'articolo, buono solo ad accompagnare le pippe di qualche adolescente privo di connessione Internet, il termine "trans" (usato al maschile per indicare transessuali MtF, dal maschile al femminile) diventa sinonimo di "prostituta transessuale": chiamala, se vuoi, informazione...

Ma torniamo all'appello dei Carabinieri. Un appello, dal punto di vista della "tutela della salute dei cittadini", stupidissimo. I test sulle malattie a trasmissione sessuale sono da consigliare a chiunque abbia avuto rapporti non protetti con persone di cui non si conosca lo stato di salute. E poco importa se il rapporto non protetto è avvenuto durante un tête-à-tête romantico o in un'orgia colossale, con una prostituta o con una sagrestana, con una donna o con un uomo, con una persona transgender o cisgender.

Sarebbe ora che invece dagli appelli dei Carabinieri passassimo agli appelli dello Stato, degli enti locali, della tv e dei giornali a favore del preservativo. In Brasile il presidente Luiz Inácio Lula da Silva lancia profilattici a migliaia da un carro del Carnevale. Nell'Italia vaticana rimane un argomento tabù. Eppure pensate se mamma Rosa avesse conosciuto questo piccolo oggetto di lattice...


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5 commenti:

  1. Anni fa ci hanno bombardato di informazioni allarmanti sulla trasmissione del virus. Chi era adolescente e si avvicinava alla sessualità alla fine degli anno '80 aveva l'incubo dell'AIDS. Poi più nulla. E' prevalso il tabù. Con la terrificante conseguenza che l'assenza di notizia ha fatto credere che la malattia non esistesse più, o che comunque fosse sotto controllo. Oggi questo appello tardivo e patetico. Che senso ha dire di fare il test dopo. Che fine hanno fatto quelle pubblicità progresso che invitavano all'uso del preservativo come forma di prevenzione?
    L'ipocrisia ha sempre creato danni, è inutile nasconderci dietro ad un dito.
    Ciao

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  2. Ciao noirpink è da un po' che ti seguo nel blog,ma questo post mi piace davvero tanto...è davvero patetico cio' che abbiamo sentito in questi giorni.
    Un saluto
    Niccky

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  3. @ efesto:
    Forse la situazione è ancora più complessa. L'Aids rimane il mostro, la Malattia, in un processo di de-umanizzazione ancora molto forte. Ma questo convive con una indifferenza (non ignoranza-ignoranza, però) altrettanto forte.

    Penso che oggi la maggior parte delle persone sappia cosa sia un preservativo e che sarebbe importante usarlo, e al tempo stesso abbia il terrore dell'Aids, e al tempo stesso rimanga indifferente.

    E' tutto molto strano, sarebbe bello approfondire. Per farlo è interessante, ad esempio, analizzare una situazione estrema come quella del bareback.

    A questo proposito segnalo che in questo periodo si sta girando un documentario ("+ o - Il sesso confuso - Racconti di mondi nell’era Aids" di Andrea Adriatico e Giulio Maria Corbelli), a cui abbiamo collaborato con un'intervista collegata proprio alla nostra inchiesta sul barebacking. Vedremo quali spunti di riflessioni saprà offrirci questo documentario...


    @ Niccky:
    Grazie dei complimenti e grazie del messaggio, che ci permette di conoscere il tuo blog!

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  4. usate il preservativo, è importante!

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  5. ai tempi di mamma Rosa il contraccettivo era poco usato.
    pensate che vantaggi per l'umanità se tante mamme di politici (che per sincera pavidità non nomino)avessero usato metodi contraccettivi o anche solo il secondo canale, coi loro maritini.
    il mondo non sarebbe migliore ma tanti imbecilli non ci romperebbero i cojoni (comunque non mancherebbero altri al loro posto)...
    :)
    le mamme di oggi potrebbero invece ben supplire al silenzio delle istituzioni, e da quel che vedo spesso lo fanno, consigliando e molte volte finanziando i preservativi dei e delle pargoli/e...
    transessuali, satanismo, club privè, Aids: condimenti perfetti per la morbosità di tanti lettori di cronache più o meno vere...
    peccato manchino i clienti: tutta brava gente della porta accanto o della domenica mattina a messa e poi al bar del corso, con la famigliola

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Il grande colibrì