Morsi e rimorsi erotici: il vampiro come simbolo di istinti erotici tra fascino e repulsione

...La paura si irradia fuori di te
Ne sento l'odore
Sei eccitata da quanto siamo vicini
Non vedo l'ora di assaggiarti
Scommetto che sei dolce
E' la tua innocenza ad averti attirata a me...
(Lestat De Lioncourt, Vampire Erotic)

Pensieri ancora confusi nel dormiveglia. Ma qualcosa non va. Forse sono quelle labbra che ti sfiorano il collo... Eri a letto con qualcuno, poche ore fa? Cazzo, sei ancora troppo intontito per ricordare. Non un alito filtra tra quelle labbra fredde. Non un alito esala dal naso. Ecco cosa non va: chi ti sta baciando il collo non respira. Né potrebbe mai provare quell'atroce orgasmo che ti sconquasserà quando i canini affilati affonderanno nella tua morbida carne...

Splendidi assassini, connubio indissolubile di seduzione e efferatezza, i vampiri non rappresentano solo una delle varianti più affascinanti dell'antichissimo archetipo che unisce Eros e Thanatos, sessualità e morte. Perché il vampiro, attraverso un gesto di delicata e violenta sensualità (il bacio-morso), non si limita a togliere la vita a qualcuno, ma si assicura una nuova vita eterna tanto quanto quella promessa da Madre Chiesa, ma agli estremi antipodi rispetto ad essa. All'eternità paradisiaca fatta di luce e spirito, l'eternità vampiresca contrappone l'oscurità e la carne. E il sangue.

Il vampiro, commistione di umano e di animale, di razionalità e di istinto, di seduzione e tradimento, è la perversione che si risveglia di notte, che striscia nelle ombre delle camere da letto, che teme la luce, che cela repulsioni e desideri, eccitazioni e peccati che è meglio non mostrare e non raccontare. Perché di giorno, senza ombre che ostacolino lo sguardo, il vampiro - e la sua storia di demonizzazione di istinti catalogati come maligni - si polverizza. E svela la naturalezza del desiderio e l'innaturalezza di tante schematizzazioni.

E allora ben vengano i giochi erotici dell'animal play vampiresco. Ben vengano anche le versioni più semplificate che vedremo in questa notte di Halloween, con le sue alucce nere e i suoi canini di plastica da sexy shop. Ben venga anche il Count Cockula (traducibile come "Conte Minchiula"), un sex toy costituito da un morbido cilindro in cui inserire il pene la cui apertura riproduce la bocca di un vampiro (foto a lato). Basta che tutto questo non serva a banalizzare i desideri, a incanalare gli istinti, a commercializzare il mito. Insomma, a mettere il vampiro al guinzaglio.

Perché quello che i vampiri ci insegnano è la sfida di interrogare il proibito, di rompere schemi troppo semplici, di dare voce ai bisogni della carne, di rimescolare le fantasie. E scoprire che quello che tutti ci indicano come il peggiore degli incubi può invece essere il migliore dei sogni. Basta solo ascoltare e rispettare se stessi e i propri partner. E, ovviamente, succhiare qualche collo...

Little Prince(ss)

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3 commenti:

  1. Che splendore esser capitata qui.
    Miao NoirPink.
    In Kalix, quando vuoi, sei la benvenuta (o il benvenuto? o i benvenuti?)

    Elx
    www.kalix.ilcannocchiale.it

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  2. Questo sito è stupendo... :D... lo aggiungo subito ai miei preferiti...

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  3. ciao, ti ho risposto sul blog di prefe ma essendo ormai notizia "vecchia" scrivo pure qui

    sono d'accordo con quello che dici sulla crocefissione, solo che da come l'avevi posta sembrava volessi dire che Gesù era stato carbonizzato, seppellito vivo o decapitato ^^

    sul fatto che la crocefissione iconograficamente sia sbagliata siamo totalmente d'accordo (l'esempio più lampante, come dici tu, sono i famosi chiodi)

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Il grande colibrì