Trovare l'anima gemella? Per la matematica è molto improbabile, ma l'amore vince i numeri

"Ma perché sono ancora single?" si deve essere chiesto una mattina Peter Backus, appassionato, sembrerebbe lecito supporre, di matematica più che di donne. Stufo di giornate solitarie e di nottate masturbatorie - ancora supposizioni, sia ben chiaro -, ma mai stanco di fronte alle sfide offerte da numeri ed equazioni, ha deciso allora di provare a capire quante donne esistano al mondo con cui potrebbe nascere del tenero.

Sospettando che trovare una fidanzata sia cosa addirittura assai più rara che scoprire una civiltà extraterrestre evoluta, Backus è partito dall'equazione con cui l'astronomo Frank Drake ha stimato il numero di civiltà altamente evolute nella Via Lattea (circa 10mila, per la cronaca) e l'ha modificata per stimare le sue possibilità nell'universo dell'amore [University of Warwick]. Con un esito sconfortante.

"Ci sono 10.510 persone nel Regno Unito che soddisfano i criteri più basilari per diventare la mia fidanzata. Vale a dire lo 0,017% della popolazione del Regno Unito e lo 0,14% di quella di Londra, il che non sembra così male". A prima vista. Perché si deve poi tenere conto che non tutte le donne troveranno attraente Backus (lui stesso definisce come "deprimentemente bassa" la probabilità di essere catturate dal suo fascino), non tutte sono single, non tutte, pur rispondendo ai requisiti base posti dal nostro dottorando in economia, gli andranno davvero bene.

Conclusioni? "Ci sono 26 donne nel Regno Unito con le quali potrei avere una splendida relazione. Così, in una data notte a Londra, c'è la probabilità dello 0,00034% di incontrare una di queste persone speciali". Una possibilità su 285mila. Roba da andare in convento.

Alt alt alt! Cerchiamo di capirci qualcosa di più. Consideriamo ad esempio i "criteri più basilari" che Backus pretende dalla sua donna ideale. Deve essere donna, innanzitutto (niente "two gust is megl' che one", insomma). Deve essere abitare a Londra (Backus non crede alle relazioni a distanza). Deve avere tassativamente tra i 24 e i 34 anni. Deve essere come minimo laureata. Deve essere bella (e secondo il nostro economista solo il 5% delle donne lo è davvero).

E soprattutto, quando incrocia un 31enne che passa il suo tempo chiuso in biblioteca a calcolare le probabilità di incontrare una donna che sia come minimo bella come miss Universo e intelligente come Margherita Hack, non deve mandarlo a quel paese, ma anzi deve chiederne la mano... Per fortuna quello di Backus sembra essere solo uno scherzo, un gioco, un divertissement un po' nerd.

Lo spero, così non rischierebbe di capire tardi che dentro quel negozio di tabaccheria c'era più vita di quanta ce ne fosse in tutta la sua matematica; e che invece di continuare a tormentarsi con un mondo assurdo basterebbe toccare il corpo di una donna, rispondere a uno sguardo. E scrivere lettere d'amore, non equazioni.

Little Prince(ss)

Leggi anche:
* Sesso, amore, natura e cultura: ognuno metta nel proprio minestrone gli ingredienti che vuole!
* Alla luce del sole di Rogliano: l'amore umiliato dal moralismo della Grande Provincia Italia
* "O Ratan, Ratan! Perché sei tu Ratan?": quando Giulietta e Romeo si innamorano in India

4 commenti:

  1. bella la citazione di Vecchioni. le lettere d'amore fanno solo ridere... solo chi non ha scritto mai lettere d'amore fa veramente ridere.

    RispondiElimina
  2. La "chiusa" mi sembra perfetta! Bisogna scrivere lettere d'amore, non equazioni!...
    Ma c'è ancora qualcuno che le scrive?

    RispondiElimina
  3. L'Anonimo è Adeleparrillo che ha fatto un pò di confusione...
    perdonatemi.

    RispondiElimina
  4. Forse prima o poi il momento di incontrare la fatidica persona giusta arriva per tutti...però c'è chi deve pazientare un pò di più.

    RispondiElimina

Il grande colibrì