E' importante ripercorrere la storia dell'Aids perché questa malattia, per ragioni complesse che in parte abbiamo esplorato in una nostra inchiesta sul tema e che più approfonditamente illustrano le tante voci raccolte in "+ o - Il sesso confuso", si è voluta caratterizzare come qualcosa di diverso, come il Male, come il mostro che divora ogni possibilità di futuro e di rapporto umano.
Ma l'Aids è diventata anche l'occasione per affrontare mostri ben peggiori, che hanno continuamente cercato di trasformare una malattia in una condanna, in una colpa, in una vergogna pur di contrastare la libertà dei corpi e delle relazioni. Le reti di solidarietà che si sono create sin dall'inizio, la volontà (non sempre chiara, purtroppo) di incentivare la prevenzione senza demonizzare malattia e malati e ogni singola relazione amorosa, sessuale o amicale con e tra persone sieropositive è la dimostrazione che l'essere umano è ben più che un ammasso di paura, dolore e disperazione.
Ecco, è arrivato - e da molto tempo, ormai - il momento che ciascuno di noi dimostri questo. Che ciascuno di noi si ponga davanti all'Aids senza abbassare gli occhi, senza arrossire, senza vergognarsi, senza inutili sensi di carità. Malattia tra le malattie, l'Aids è senza dubbio fonte di preoccupazione e di sofferenza, ma deve anche illuminarsi di non illusoria speranza, di non illusoria voglia di vivere e di amare, del sorriso splendente di Niccky e degli amorosi sensi di Dylan Dog...
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Little Prince(ss)
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