Con amore se possibile, con forza se necessario: manganelli, terremotati e la "fine" di Berlusconi

Manganelli sulle teste di terremotati che manifestano pacificamente, la maglietta sediziosa "Ricostruiamo L'Aquila e il suo territorio" insozzata dal sangue, "La sinistra usa i terremotati per scatenare la guerriglia" e "Di Pietro sparge odio da una piazza all'altra" titola Il Giornale. E' sedizione, insomma. E intanto a Montecitorio un parlamentare dipietrista, Franco Barbato, viene circondato da un drappello di colleghi berlusconiani e preso a pugni.

Immagini da fine impero, dicono in molti e quasi tirano un sospiro di sollievo: sarà dura, ma si vede la luce in fondo al tunnel. Berlusconi e i suoi hanno perso la testa, hanno perso il controllo, dicono eminenti commentatori. Senza domandarsi come interpretare i fatti di ieri nel quadro della strategia del "panem et circenses" berlusconiano: possibile che un potere politico così fondato sul consenso abbia preferito la violenza contro quei terremotati che hanno fatto piangere l'Italia intera invece che lasciarli manifestare e nascondere tutto nel silenzio dei tg, come già fatto - e con successo! - tante altre volte nei mesi passati?

Senza domandarsi come interpretare i fatti di ieri nel quadro della denuncia di Veltorni su quel "grumo di interessi che interviene ogni volta per orientare la storia con colpi di mano, con la violenza delle stragi". Quella denuncia, intrecciata con parole simili di Ciampi e di Grasso, non getta una luce diversa su quei rivoletti di sangue sulle teste dei terremotati e, ancora di più, sulla decennale opera di atrofizzazione socio-culturale operata dal sistema politico-televisivo?

L'Italia, narcotizzata dai tg e ormai indifferente anche ai diritti e alle sofferenze dei diversamente abili e di chi fugge da guerre e torture, vuole la pace, vuole la tranquillità, vuole la calma laboriosa.
Magari Berlusconi questa tranquillità, questa calma laboriosa gliela darà con l'amore, se è possibile, e con la forza, se sarà necessario. Perché, come invocano i suoi giornali da mesi, è arrivato il momento in cui si dice basta! E quando due elementi sono in lotta e sono irriducibili, la soluzione è la forza. 
Non c'è stata mai altra soluzione nella storia e non ce ne sarà mai.

A chi oggi, di fronte alle dimissioni di Brancher, alle prese di distanza di Fini, alla lotta fratricida tra le correnti del PdL, crede che il berlusconismo sia finito perché lui lo comprime, che sia morto perché lui lo castiga e poi ha anche la crudeltà di dirlo, bisogna forse ricordare il rischio che si profilerà quando lui metterà la centesima parte dell'energia che ha messo a comprimerlo, a scatenarlo...

Di fronte al fatto che si inscena la questione morale e, quindi, alla prospettiva di un calo di consensi (Le più fantastiche, le più raccapriccianti, le più macabre menzogne sono state affermate diffusamente su tutti i giornali! C'era veramente un accesso di necrofilia! Si facevano inquisizioni anche di quel che succede sotto terra: si inventava, si sapeva di mentire, ma si mentiva), ecco spuntare, ancora lieve lieve, l'odore del sangue.

E se tutte le violenze sono il risultato di un determinato clima storico, politico e morale, ebbene a lui la responsabilità di questo, perché questo clima storico, politico e morale l'ha creato lui e dal "ghe pensi mi" all'assumersi, al cospetto di tutto il popolo italiano, lui solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto il passo potrebbe non essere affatto lungo. Si tratterebbe, in fondo, di neppure un secolo.

Little Prince(ss)

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27 commenti:

  1. Ventanni di macerie culturali, di teste spaccate per le strade e di morti che ancora aspettano giustizia in piazza Alimonda, di diritti negati e di diversità sempre più ghettizzate.
    L'amore non lo vedo, la forza si fa sempre più arrogante...

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  2. Non credo che stiano calando i consensi per Berlusconi. Credo, che da parte degli italiani, ci sia un desiderio di ritorno al fascismo, perché, come è stato dichiarato su di un altro blog dallo scrittore Camilleri, negli italiani c’è rimasto, allo stato latente, il virus del fascismo, io dico anche sottoforma di anticomunismo, che sono le idee di Berlusconi, in apparenza. Lo dichiara quando vuol far vedere che parla di politica, che poi vada a frequentare Putin ed altri da quelle parti, poi è un altro discorso. Non mi sembra comunque che i consensi siano calati, basta leggere su internet e ci accorgiamo che anche se non hanno tante argomentazioni per difenderlo, però ancora lo fanno e per me sono sempre troppi.

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  3. Questo articolo mi era sembrato strano quando l'ho letto ieri, poi ho scoperto che hai usato brani del discorso di Mussolini sull'omicidio Matteotti, l'ho riletto... e l'effetto è molto più inquietante! Però si capiscono tante cose sull'Italia... Io confesso che non avevo capito che era il discorso di Mussolini, non lo conoscevo, come non sapevo chi fosse l'uomo della foto... Che ignoranza, 20 anni di tv hanno fatto davvero effetto anche su di me!
    Veronica

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  4. In questa situazione a dire il vero un po caotica ci vedo molta immaturità del popolo italiano verso la damocrazia. Non sappiamo scegliere alle votazioni e quando lo facciamo, ci affidiamo molto alla fatalità.
    Grave, gravissimo errore di ragionamento. Se pensassimo che da quella votazione dipende anche il futuro soprattutto dei nostri figli, non credo commetteremmo tanti sbagli.
    Dovremmo coltivare anche una buona abitudine: quando un politicante viene pescato con le mani sporche di marmellata bisogna sbatterlo fuori a "CALCI IN CULO" e costringerlo a rifondere le spese.

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  5. @ ilRusso:
    Ma come, non credi nel Partito dell'Amore?

    @ Anonimo:
    No, i consensi non sembrano ancora calati, ma non sembrano più saldi come un tempo. Poi il problema non è solo quello...

    @ Veronica:
    Sono parole antiche (non ancora molto antiche, a dire il vero), ma sembrano molto moderne...

    @ Veleno:
    La cultura politica del popolo italiano è quella che è, purtroppo. Servirebbe un vaccino contro il virus del fascismo, come dice Camilleri citato dall'anonimo, e probabilmente c'è: è la voglia e la consapevolezza di essere liberi. Robe che in questo paese sembrano aliene...

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  6. silvio e un grande politico w silvio

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  7. Grazie pwr questo articolo,
    il problema non sono silvio,i fascisti o la p2,il problema è un sistema di potere che stagna in italai dalla fine della guerra mondiale e dall'intreccio capitalista che impedisce con mezzi più o meno illeciti una rivoluzione nel paese,sacrificando generazioni di italiani.
    Ma non credete che non siamo pronti,se scontro deve essere che scontro sia,poi contiamo i fucili alla bossi.

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  8. Molte chiacchiere:se il popolo italiano saprebbe fare la rivoluzzione la doveva fare gia dagli anni 1965.Datosi che ha preferito dormire e forse non si svegierà per adesso.Anno lascito che disonesti politici e funzionaridello stato saccheggiassero lo stato,tanto pantalone pagava.

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  9. L'italiano ha poco tempo per pensare e ancora meno per protestare: deve lavorare ... per la "sua" famiglia.
    E mentre tutto va in malora è una soddisfazione per lui constatare che dal piccolo orto può ricava fagiolini e insalata. Finchè qualche familiare non morirà di pellagra non protesterà!

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  10. berluscones ......cani rognosi

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  11. komunistelli ssssshhhhhhhhhh basta

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  12. In Italia dal dopoguerraci hanno sempre governato forze mafiose e clericali finche' non ci libereremo di loro non avremmo futuro m.

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  13. Quando l’utopia,prenderà il sopravvento,il mondo sarà salvo.
    se la gente si ponesse , una domanda , possiamo fare a meno dei politici visto che l’unica cosa che in 62 anni di repubblica , ha funzionato, è il malaffare. Dando vita anche al mostro, berlusconi e conpagni di merende.
    Come mai abbiamo permesso che ciò avvenisse, per indolenza?o per stupidità!
    Quale è la funzione, dei partiti nel terzo millennio, visti i risultati catastrofici da loro prodotti?
    Abbiamo ,avuto veramente bisogno di questi individui?
    Direi di no, l’unica cosa che gli va riconosciuta, è la loro scaltrezza,non per la loro intelligenza,ma per la nostra stupidità, nell’avere creduto a ideali, creati ad’arte,per offuscare le menti. VITTORIO

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  14. Quando l’utopia,prenderà il sopravvento,il mondo sarà salvo.
    se la gente si ponesse , una domanda , possiamo fare a meno dei politici visto che l’unica cosa che in 62 anni di repubblica , ha funzionato, è il malaffare. Dando vita anche al mostro, berlusconi e conpagni di merende.
    Come mai abbiamo permesso che ciò avvenisse, per indolenza?o per stupidità!
    Quale è la funzione, dei partiti nel terzo millennio, visti i risultati catastrofici da loro prodotti?
    Abbiamo ,avuto veramente bisogno di questi individui?
    Direi di no, l’unica cosa che gli va riconosciuta, è la loro scaltrezza,non per la loro intelligenza,ma per la nostra stupidità, nell’avere creduto a ideali, creati ad’arte,per offuscare le menti. VITTORIO

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  15. Ma è nella logica delle cose. Il berlusconismo finirà in un movimento violento. Quello è un uomo braccato e, morto per morto... tanto vale...

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  16. Siete solo dei Comunisti! Berlusconi non è in crisi, anche se purtroppo per la sua bontà è circondato da traditori come Fini, che meriterebbe di essere cacciato dal PDL a calci in culo. La gente semplice è e resterà sempre con il Berlusca!

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  17. Il popolo italiano non si e reso conto che il sig.berlusconi si e permesso di creare un ministro senza portafoglio pur di non farlo perseguire dalla giustizia,accusato di peculato e falso in atti di ufficio,peculato significa che ha rubato!!!!! ma cirendiamo conto chi ci governa?????? in uno stato dove ci sono le regole e le equità questo non succedeva già era successa la rivoluzione,purtroppo siamo in italia ed e tutto normale ...............

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  18. Per quelli che criticano questa donna: ma non avete capito in quali condizioni è ridotta l'Italia? E trovate che il vostro capo stia spellandosi il cervello per pensare a come aiutarci? Io non dico che era meglio Prodi o qualcun'altro di sinistra, perché sono colpevoli anche loro, perché non sanno costituire un'alternativa per come sono incapaci, ma, per lo meno non avrebbero fatto le leggi così brutte contro di noi gonfiandoci di bugie, che sta facendo questo governo: per salvarsi le chiappe, per rubare tranquillamente, per preparare a spartirsi le migliaia di euro che metteranno per darci il nucleare che noi abbiamo rifiutato con il voto, per aiutare la criminalità organizzata ad organizzarsi meglio e così via.... Non ci vuole una grande intelligenza per capire chi sta guidando il paese, la colpa e di quegli italiani che senza riuscire a riflettere vogliono tornare al fascismo, ma hanno scelto la persona sbagliata. Mussolini non veniva dall'imprenditoria mafiosa, ma dal mondo contadino, e ha fatto il dittatore, cosa ci dobbiamo aspettare da questo????? Lo stiamo vedendo!!!! E ancora gli italiani non si convincono?! Ma almeno non pensate a difendere i politici, pensate a difendere voi stessi come cittadini, perché noi non siamo politici, ma cittadini e dobbiamo pensare a noi stessi e non a loro. Una volta tanto pensate e agite con intelligenza (se ci riuscite).

    Ma come fate a pensare che il popolo italiano sia pronto a fare la guerra? a parlare di fucili? ne parla Bossi perché non è lui che la fa, né ci manderebbe i figli, ma devono combattere i fessi, cioè gli italiani, per far mantenere il posto fisso a lui e al figlio e a tutti quelli come loro. L'italiano non ha la verve del combattente, si vede dal fatto che gli piacciono gli uomini di potere che fanno i prepotenti e gli arroganti, perché altrimenti non si spiega come abbia attecchito il virus del fascismo. Gli italiani, non essendo capaci loro di far prepotenze le fanno fare agli altri, in questo caso al potere politico. E' una caratteristica anomala, che hanno le persone molto disinformate e che vogliono continuare ad esserlo. La disinformazione, in Italia è come una droga, meno sei meno infelice sei. Solo che si ritrovano pieni di problemi lo stesso e non sanno il perché , per forza sono ignoranti?!Bisognerà incominciare dalle scuole ad insegnare la vecchia Costituzione. Gli italiani non sanno nemmeno di essere un popolo a sovranità popolare, che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro e così via. Non sanno nemmeno quali sono i loro diritti, ma sono oberati di doveri che nemmeno sono I LORO DOVERI, perché spesso facciamo e sostituiamo col volontariato quelli che sono i doveri di uno Stato latitante. Per il momento l'unica soluzione è l'informazione. Anche nei paesi dove c'è la dittatura l'ignoranza è l'arma dei dittatori. E' un argomento molto vicino a noi, anzi ci riguarda personalmente, specialmente in questo periodo!!!

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  19. poveri SINISTROIDI NON SAPETE PIù COSA FARE...UNA COSA è CERTA NON VI MANCA LA FANTASIA..MA VI MANCA LA COSA PIù IMPORTANTE.....SIETE UNA CACCA N OI ITALIANI NON VI CAGHIAMO PIù SPARITE NELLE FOGNE ...è IL VOSTRO POSTO WWW...IL BERLUSCONISMO ..WWW IL RITORNO DEL FASCIMO O ANTICOMUNISMO COME VOLETE CHIAMARLO ..L'ITALIA è STANCA DELLE FECCIE COME VOI ...ADIOS COMPANEROS

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  20. per l'anonimo delle 11,59, consiglierei uno psicanalista peri suoi disturbi psicologici. VITTORIO

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  21. Fa piacere vedere tutto questo dibattito. Personalmente mi fanno piacere anche i commenti "contro". L'anonimo delle 11.59, poi, è un mito: mi dà pienamente ragione non con le parole, ma con i fatti. Ottimo.

    Non capisco invece chi invoca i fucili. Non solo perché detesto il fucile in sé, ma anche perché trovo assurdo pensare che un'alternativa che non sia solo alternativa di sigle e persone al governo possa nascere sulla punta di un fucile.

    La democrazia non nasce dai fucili né in Iraq né in Italia, ma nasce da uno sforzo quotidiano, a volte anche molto faticoso e penoso, per costruire una cultura nuova, rapporti sociali nuovi, un modo nuovo di intendere la vita in genere. Quanti sono davvero pronti?

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  22. Per little princess sarà anche vero che in democrazia un alternativa non può nascere con la forza delle armi ma di una cosa sono sicuro che possa essere distrutta da esse.Basta vedere come i potenti usano le forze di polizia e gli eserciti di questi stati democratici per bastonare e uccidere la protesta dal basso gli aquilani a Roma insegnano.Un paese come il nostro dove gli operai non fanno politica delegando ad un governo di avvocati e imprenditori la gestione economica capaci (gli operai) solo di lamentarsi ma non di prendere in mano le loro sorti.La fiat va in polonia?Va bene ma lasciando qui strutture e macchine e non prima di aver tornato tutti i contributi statali dopodichè vadano dove vogliono e usiamo le loro strutture per far loro concorrenza togliendoli il made in italy.Con tutte le sovvenzioni statali che si è beccata la fiat comprarla ci sarebbe costata molto meno.

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  23. quando c'è stato il terremoto pure io mi sono commosso ora però sapete che vi dico che a me quelli dell'aquila cominciano a starmi un pò sulle balle
    avevano case pessime o fatiscenti e non avevano mai speso una lira per consolidarle infatti appena cìè stato u terremoto si sono sbriciolate
    è un anno che alloggiano e campano a sbafo, molti di loro hanno avuto le case nuove gratis altri stanno in albergo gratis
    soldi non ce ne sono e questi vanno pure di fretta
    comincino a darsi da fare davero e non con le loro stupide carriole
    le case se vanno di fretta se le riparino da soli, facciano mutui come me, vadano a zappare a raccogliere i pomodori come gli extracomunitari insomma stanno comnciando a rompere

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  24. Spero capiti a te un terremoto così ci vai tu a rasccogliere pomodori per la mafia per una paga giornaliera che a malapena ti paga il pranzo.Scommetto che ai il mito dell'evasore quegli evasori che fanno si che le nostre tasse per scuola e sanità vada a loro e ai loro figli milionari e lasci in strada chi non ha possibilità.

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  25. amici,ho una proposta:perchè non ci uniamo tutti insiemme e democraticamente spacchiamo le teste a sti delinquenti che ci governano solo un paio di sprangate a testa,questi sono terroristi,animali feroci in fondo quanti sono,aggingiamo qualche imbecille italiota che li votano alla fine non sono tanti,ricordiamo siempre quella cancion:EL PUEBLO UNIDO JAMAS SARA VENCIDO

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  26. Quando Mussolini pronunciò in parlamento il discorso sull'omocidio Matteotti, l'Italia non aveva un vero Re altrimenti lo avrebbe fatto arrestare se non come mandante, come persona informata sui fatti. Lasciate che parli, parli parli Berlusconi, nei suoi sproloqui prima o poi dirà la fesseria che se il buon Napolitano vorrà lo farà arrestare e penso che non siamo lontani.

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  27. Ho letto un pò di commenti; sono molto interessanti, ma per me, non soddisfacenti.
    L'italiano è un popolo che ha subito molte dominazioni, non ultima quella del vaticano, per cui è abituato da sempre a far buon viso a cattivo gioco; l'importante che ciascuno abbia la panza piena egoisticamente.
    Oggi paghiamo le conseguenze di questa mentalità priva di amor patrio (ricordo che alcuni combatterono nella 1°guerra mondiale con i fucili puntati alle spalle), poco rispetto e considerazione verso gli altri cittadini, poco, o nullo senso dello stato, anzi molto campanilismo.
    Basta osservare il degrado odierno per confermare queste idee.
    Mi dispiace ma è la verità.

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Il grande colibrì