Al Movimento 20 Febbraio aderisce anche l'associazione KifKif ("uguale" in lingua araba marocchina), una organizzazione non governativa nata nel 2004, illegale in Marocco, che si batte per il rispetto dei diritti umani, soprattutto a favore della popolazione omo- e transessuale, in un paese dove i rapporti tra persone dello stesso sesso sono puniti fino a 3 anni di carcere. KifKif pubblica anche una rivista clandestina (Mithly), in lingua araba a e francese.
"Facciamo diversi incontri con i ragazzi gay per offrire loro aiuto di tutti i tipi, organizziamo incontri e feste per socializzare fra ragazzi, abbiamo un numero di ascolto sempre attivo e facciamo sempre più pressione sui politici per far sì che le nostre richieste vengano ascoltate" ci racconta Rachid, il rappresentante di KifKif in Italia: "Il nostro obiettivo è quello di costruire un centro gay in Marocco che offra un supporto alle persone e crei impatto sociale".
Dopo la caduta di Ben Ali, gli analisti sui principali quotidiani italiani escludevano il "contagio" all'Egitto, grazie alla presunta fedeltà dell'esercito al rais: dopo due, tre giorni da queste previsioni milioni di persone invadevano piazza Tahrir, poi sappiamo tutti cos'è successo. Caduto Mubarak, assicuravano che il Marocco era l'unico paese stabile del Nord Africa, perché i marocchini, amando il loro re, non si sarebbero rivoltati. Ed ecco nascere il Movimento 20 Febbraio....
Però è vero che la maggioranza dei marocchini ama il proprio re e gli chiede di marciare con loro contro la corruzione ed i ladri.
Quali sono le vostre richieste?
Noi chiediamo una monarchia parlamentare, la separazione dei poteri, una costituzione democratica secondo i principi universali dei diritti umani, il rispetto delle libertà pubbliche ed individuali, il rispetto della libertà d'espressione e di fermare l'uso dei mezzi di comunicazione pubblica come strumento di propaganda del sistema, il diritto all'istruzione ed una sanità di qualità, una giustizia indipendente e la fine dell'impunità.
I commentatori italiani, come abbiamo visto, sono in difficoltà nell'interpretare le rivolte del Nord Africa: ad esempio, c'è chi le considera una speranza di libertà e di democrazia per tutto il Mediterraneo e chi invece teme la creazione di regimi controllati dal fondamentalismo islamico...
Queste sono solo le paure che i governi occidentali hanno alimentato per convincere i loro cittadini a dare sostegno ai dittatori che fanno solo i loro interessi. Hai visto la rivoluzione egiziana? C'erano tutti, musulmani e cristiani, praticanti e non. La maggior parte dei giovani sono ragazzi ben istruiti, che sanno usare bene i mezzi di telecomunicazione come Internet e sono ragazzi che vorrebbero vivere in una società più libera e tollerante.
E i fondamentalisti islamici?
E' ovvio, ci sono anche i musulmani più praticanti, ma ti assicuro che sono una minoranza: sarà difficile per loro vincere le elezioni da soli, senza alleati.
Queste rivolte, secondo voi, potranno avere effetti positivi anche per lesbiche e gay?
Nel prossimo futuro sì, ma non subito, perché ora stiamo lottando per una libertà e una democrazia vere nel paese e solo dopo che il Marocco sarà diventato un paese laico potremo pretendere di avere tutti i nostri diritti.
E nel frattempo cosa fate?
Per ora stiamo lottando per togliere dal codice penale la condanna dell'omosessualità e anche per informare la società che l'omosessualità non è una perversione, eccetera... Stiamo preparando la società a quello che verrà dopo.
Tu vivi in Italia da molti anni: credi che questo paese sia razzista e omofobo?
Vivo qui da più di 16 anni e personalmente non ho mai subito atti di razzismo, però so bene che si sono stati atti di omofobia, ma questo anche verso i gay italiani. Comunque credo che questi casi siano pochi. Io credo che la società italiana è molto più avanti e più aperta dei politici. Poi non dimentichiamo che qui abbiamo il Vaticano e quindi c'è ancora da lottare.
E come giudichi, più in generale, l'Italia?
Io dico basta con questi politici vecchi: ci vogliono i giovani, che devono prendere in mano la situazione.
Little Prince(ss)
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E domani, telecomunicazioni permettendo, dovremmo riuscire a presentarvi una testimonianza direttamente dal Cairo.
RispondiEliminaREVOLUSCON!!!
RispondiEliminaCerco di seguire gli avvenimenti del mondo arabo con precisione, ma questa notizia non l'avevo letta da nessuna parte: è davvero bello e emozionante sentire raccontare la rivoluzione da chi la fa e non solo da esperti (?) o dai grandi nomi!
RispondiEliminaSperiamo che questo fermento arabo trionfi sui nemici della democrazia e della libertà... E magari arriverà anche qui in Italia!
V.C.
Sì, speriamo che la democrazia e la libertà trionfi ovunque. Senza dimenticare il pesantissimo bilancio di vite umane che l'ondata rivoluzionaria nel Nord Africa sta portando con sé. Noi abbiamo la fortuna di poterci liberare dai nemici della libertà senza violenza: ne saremo capaci?
RispondiEliminainteressante, grazie per la notizia e l'intervista
RispondiEliminaE' incredibile come, in un Paese poverissimo, come la Libia, dove nessuno ha niente, e dove la guerra sta' sprofondando tutto, portandosi dietro i morti, a migliaia, la gente si svegli, e decida di lottare, dimostrando una grande dignità.
RispondiEliminaNo...i invece, che abbiamo il nano di merda, siamo dei pantofolai basiti davanti alla televisione, e non ci sveglieremo nemmeno quando l'ultimo reality, della più volgare rifatta Ventura, o della statuaria cattofascista De Filippi, ce l'avranno messo nel culo.
Adam Ruchel
meno male che i fondamentalisti sono una minoranza! Ho molta fiducia in questi giovani che si stanno ribellando per conquistare diritti e libertà. Non voglio che finiscano dalla padella nella brace.Spero che riescano a liberarsi e a instaurare governi laici e democratici. @ Anonimo.. io temo che passeranno anni per uscire dal degrado culturale, politico e sociale nel quale siamo caduti e molti (magari non noi) pure consapevolmente. Un'Italia migliore c'è sicuramente e noi tutt* dobbiamo dargli voce e speranza...mettiamocela tutta altrimenti è la fine!
RispondiEliminaScusa, ma perche' ti metti a discutere con un mezzo frocio come Anelli di Fum0?
RispondiEliminaQuello di politica non capisce una minchia.
Finge di fare l'oppositore al regime solo per cavalcare l'andazzo dei dissenzienti e guadagnarsi qualche punto di credito.
Ma non se lo caga nessuno. Tutti sanno che e' un mezzo frocio opportunista pronto a vendersi al regime che lo raccomanda e gli da' il posto fisso che cerca. Magari alla RAI. Con Santoro.
Ottenuto quello che gli interessa, cioe' il posto fisso, passera' il resto dei suoi giorni a leccare il culo di chi glielo ha procurato.
Pubblicando ogni tanto un romanzetto sui froci che raggiungera' al massimo le 3000 copie: parenti compresi.
Una mezza sega e un mezzo frocio, appunto.
@ anonimo: Scusa ma perché ti metti a discutere su questo blog della discussione che sta avvenendo su un altro blog e scegliendo un post che c'entra poco?
RispondiEliminaE poi, caro anonimo (e chi se lo sarebbe aspettato che un commento così fosse anonimo, eh?), ma non capisco quale sia il tuo problema...
La definizione di "mezza sega" mi fa pensare a una persona invidiosa dei romanzi di successo di Anelli... La definizione di "mezzo frocio" a un amore impossibile (e allora il tuo problema è che non è etero o che non è frocio del tutto?). Il contesto generale mi fa pensare a un troll: e allora, vuoi denigrare la sua posizione assolutoria verso la sinistra nei suoi rapporti con la Libia facendola passare per roba poco maschia (?) o vuoi denigrare la mia posizione critica per farla passare come idee da omofobi e rozzi come il tuo modo di esprimerti?
p.s.: sono domande retoriche, evita pure di fare lo sforzo di rispondere :)
p.p.s.: il riferimento è al post Con Berlusconi al governo di Anellidifum0.
Dobbiamo fare il tifo per una rivoluzione anti-islamica?
RispondiElimina@ l'anonima: Se non si condividono le posizioni fondamentaliste di una religione, significa essere contro quella religione? Uhm... Questo ragionamento mi ricorda qualcosa e qualcuno...
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