Io ho chiesto a mia mamma se i capi dell'Italia sono tutti matrigne, visto che sono così cattivi. Mia mamma mi ha detto che i capi dell'Italia sono draghi con la pelle verde e il cuore di pietra e la lingua come quella dei serpenti, che ha due punte ed è velenosa e non dice mai la verità. Mia mamma mi ha detto che i capi dell'Italia sono orchi, come quello di Pollicino, che non hanno pietà di nessuno, neppure dei bambini. Mia mamma mi ha detto che anzi i capi dell'Italia sono peggio degli orchi, perché almeno gli orchi mangiano per fame e invece i capi dell'Italia mangiano grandi e bambini solo per continuare a fare festa nei loro castelli.
Io ho detto che allora a me non mi piacciono i capi dell'Italia e che mi fanno paura, perché se mangiano i bambini che vengono dal mare sono come i lupi (quelli cattivi delle favole, non quelli buoni dei boschi) e poi magari quando finiscono i bambini che vengono dal mare mangiano anche noi, tanto mi sa che la carne dei bambini ha sempre più o meno lo stesso sapore. E allora ho pensato ai bambini venuti dal mare, che hanno fame e freddo e sonno, e anche ai grandi venuti dal mare, che anche ai grandi viene la fame e il freddo e il sonno, e sono scoppiato a piangere.
Mia mamma mi ha detto che le mie lacrime sono cose preziose. Io le ho detto che papà dice che solo le femminucce piangono. Allora mia mamma mi ha detto che piangono le femminucce e i maschietti e soprattutto gli eroi, perché la notte passa l'omino della sabbia, che non butta più negli occhi i sogni, ma ci butta la paura e che la paura è un uovo di drago e che solo gli eroi sono capaci di lavare via la paura dagli occhi con le lacrime, perché se no la paura non ci fa vedere il dolore degli altri e il nostro dolore e non ci fa vedere che il viso degli altri è lo specchio del nostro viso e così nascono i draghi.
Perché mia mamma mi ha detto che i draghi di oggi sono ancora più pericolosi dei draghi delle favole, perché non si nascondono più nelle caverne sotto le montagne, ma si nascondono in un posto ancora più profondo, cioè nel nostro cuore. Se una persona piange perché sente dolore a vedere il dolore di un'altra, significa che questa persona non ha un drago nel cuore, perché i draghi nel cuore hanno sete e si bevono tutto il vaso dove ci sono conservate le lacrime buone. E hanno anche fame e si mangiano il cuore e tutto il corpo e alla fine rimane solo un mostro dalla pelle verde e dal cuore di pietra.
Io ho chiesto se questi draghi saranno mai sconfitti e mia mamma mi ha detto "forse". Io le ho detto che "forse" non è abbastanza e mia mamma mi ha detto che forse sarò bravo a scuola, forse troverò un'amica o un amico con cui passare la vita, forse farò un lavoro che mi piacerà, forse farò dei bambini che amerò e forse rimarrò sempre così, senza un drago nel cuore. Io le ho chiesto cosa c'entrava e mia mamma mi ha detto che ogni persona è un forse e che io sono il forse più importante per lei e che per questo forse che sono io lei farebbe tutto. Perché mia mamma mi ha detto che "forse" è abbastanza.
Io le ho detto che le volevo bene, senza forse. E mia mamma mi ha dato un bacio sulla fronte e mi ha detto che anche lei mi vuole tanto bene, senza forse. Aveva le lacrime negli occhi: neppure lei ha un drago nel cuore, ma questo lo sapevo già.
Little Prince(ss)
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Educare un bambino a identificare un governo di un altri colore politico come draghi e orchi significa invitare alla guerra civile, al disprezzo per l'avversario e per il dialogo. Con il tuo tono incantatore e poetico semini odio e nascondi la mano. Non è che l'orchessa sei proprio tu?
RispondiEliminaIo invece reputo queste serie di riflessioni tra madre e figlio molto educative e le farei leggere nelle scuole. Non mi sembra, inoltre, che si cada mai bell'antiberlusconismo pacchiano di tanti post della rete. Vivi complimenti!
RispondiElimina@ Alberto: Mia mamma mi ha detto che è importantissimo ascoltare, ma anche farsi ascoltare. E che a volte i grandi fanno solo finta di ascoltare e fanno finta di capire l'esatto opposto di quello che gli dici. I grandi non hanno la Playstation e, poverini, anche loro devono trovare modi di perdere il loro tempo...
RispondiEliminaMia mamma mi ha detto anche che è importante ascoltare gli altri, ma che la voce di chi è oppresso è più importante da ascoltare della voce di chi opprime.
@ Giuseppe: Mia mamma mi ha detto che esiste l'educazione civica che è come la storia, la matematica e l'italiano, ma però a scuola non l'ho mai vista. E' come un fantasma, perché è invisibile. E perché fa paura a tanti...
ciao Little Prince(ss),
RispondiEliminamia mamma mi ha detto di ascoltare
chi ha qualcosa da dire e di divulgare ciò che ritengo valido!
posso pubblicare il tuo post sul mio blog? grazie
http://blog.libero.it/BARLACCIO/view.php?nocache=1301655006
@ Lidia: Senza alcun problema :)
RispondiEliminaMia mamma mi ha detto che ci sono donne che si tengono per mano e parlano cantando e seminano la loro novella... Questo lo tengo per mia figlia, per quando sarà grande abbastanza da poter capire... e intanto ti tengo per mano e tendo la mano ad un'altra donna e piango.
RispondiEliminaMia mamma non mi ha mai detto che il dolore è un filo che ci lega tutti insieme ma quando sono diventato grande l'ho capito da solo mentre mi guardavo negli occhi degli altri.
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