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Care concittadine, cari concittadini,
a me la vita è cara e penso che lo sia anche a voi. Proprio per questa ragione penso di avere il diritto di disporne secondo i miei desideri, se posso farlo senza fare torto ad altri. Sono convinto che anche voi la pensate allo stesso modo e che non accettereste che della vostra vita e della vostra salute così come della vostra malattia dispongano gli altri.
Finché siamo in grado di far valere la nostra volontà, nessuno può decidere per noi, ma può capitare (capita sempre più spesso) che non siamo più in grado di dire i nostri desideri: il testamento biologico è lo strumento che ci consente di farli sapere anche se non possiamo più dirli e di ottenere che siano soddisfatti.
Ma la legge sul testamento biologico che si vuole approvare da questo governo ci nega questa possibilità. Ditemi, perché mai, se diventiamo incapaci di dire la nostra volontà, ci deve essere sottratto il diritto di farla valere? Perché mai, quando non siamo più in grado di difenderla, devono rubarci la nostra libertà sul bene più prezioso che abbiamo?
Valerio Pocar
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Cazzo che botta questa vignetta! Da uno come Recchioni che aveva detto cose fortissime quando lo avevate intervistato, non ci si poteva aspettare cagate, in ogni caso. Siete sempre un blog da esplorare e scoprire, complimenti!
RispondiEliminaSe non ora, quando?
RispondiEliminaRoberto Recchioni è un coglione ed è ora che si trovi un lavoro vero.
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