Prendiamo allora uno a caso (beh, non proprio a caso) dei quattro vescovi accolti di nuovo tra le braccia di Santa Madre Chiesa: ecco a voi monsignor Richard Williamson, nato nel 1940 in Inghilterra, ma attivo in Germania.
Questo simpatico signore ha attirato pochi giorni fa l'attenzione del mondo su di sé per alcune dichiarazioni rilasciate al programma di approfondimento "Uppdrag Gransning" della televisione pubblica svedese SVT. Ecco alcune delle sue frasi: "Credo che le camere a gas non siano esistite"; "Penso che siano morti dai 200 ai 300mila ebrei nei campi di concentramento, ma neppure uno nelle camere a gas"; "Sicuramente c'è stato un grande sfruttamento di questi fatti. La Germania ha pagato miliardi e miliardi di marchi tedeschi e, oggigiorno, di euro perché i tedeschi soffrono di un complesso di colpa per aver gassato sei milioni di ebrei, ma non credo che sei milioni di ebrei siano stati gassati".
Dichiarazioni che non sono una novità, dal momento che anni fa, in Canada, aveva già affermato: "Neppure un solo ebreo è stato ucciso nelle camere a gas. Sono bugie".
Monsignor Richard Williamson, inoltre, si è più volte scagliato contro la tolleranza religiosa e il dialogo con ebraismo e islamismo intrapreso da Giovanni Paolo II, contro lo sconcio uso dei pantaloni da parte delle donne, contro la "svirilizzazione" dell'uomo, eccetera. Ha fatto scalpore anche la sua adesione alla teoria secondo cui l'attentato dell'11 settembre è stato opera del governo americano.
E monsignor Richard Williamson non è così isolato all'interno della Fraternità di Pio X. La tv svedese lo ha intervistato nell'ambito di un'inquietante inchiesta sulla diffusione della Fraternità in Svezia, dove i lefebvriani stanno attuando una campagna di conversione di grande successo all'interno dei gruppi neonazisti e tra i preti che abbandonano la Svenska kyrkan (Chiesa di Svezia) dopo la sua accettazione dei matrimoni religiosi tra persone dello stesso sesso. Lo stesso fondatore della Fraternità in Svezia, Jonas de Geer, è un noto attivista di estrema destra che partecipa senza problemi agli eventi organizzati dai gruppi neonazisti e che, in passato, è stato portavoce di un partito estremista.
Quindi, mentre la Chiesa di Svezia ha proibito in modo tassativo di concedere l'uso di proprie strutture ai lefebvriani, la Chiesa Cattolica di Roma li accoglie tra le proprie braccia. "I lefebvriani sono in piena comunione con la Santa Sede".
Little Prince(ss)
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li accolgano pure, tanto in vaticano, c'è gente che la pensa come loro.
RispondiEliminanon resta che sperare che questo crei un vuoto attorno a certi esponenti della chiesa cattolica+lefebvriani da parte delle parti sane della società occidentale ed italiana, e magari che a un futuro concilio o conclave, la chiesa cattolica stessa possa riscattarsi e far volare un po' di teste che oltragiano non solo milioni di persone, ma anche la chiesa cattolica stessa.
ps: mi risulta che anche in italia i gruppi neonazisti, o politicamente molto vicini, siano frequentati da gente che poi frequenta anche i gruppi della "fraternità di pio X"
Se vogliamo essere chiari è la stessa chiesa che 60 anni avrebbe - sostengono molti storici - offerto passaporti internazionali a gerarchi nazisti per recarsi in brasile o argentina.
RispondiEliminaA me pare quasi dovuto continuare con questo filone, non trovi?
Blogger
@ byb e Blogger:
RispondiEliminaSì, credo che sia un comportamento consequenziale e coerente quello intrapreso con la revoca della scomunica, come lo è quello opposto della Svenska kyrkan. Peccato solo che, il più delle volte, si finge che non lo sia...
Se papa Ratzinger ha un merito, è quello di fare chiarezza: Woytjla mescolava progressismo di facciata (occhio ai giovani, apparente dialogo interreligioso) e reazionarietà dottrinale (allontanamento dal concilio vaticano II, nomina di vescovi e cardinali conservatori, come dimostra l'elezione di Ratzinger). Ratzinger invece è molto più univoco, quindi oggi nessuno può più dire di accettare qualcosa e rifiutare altro: bisogna fare una scelta tra appoggiare la condotta della Chiesa o non appoggiarla
RispondiEliminaNon dimentichiamoci neppure che i lefebvriani sono pappa e ciccia con Padania Cristiana di Mario Borghezio...
RispondiEliminaCiao, anch'io sono su blogspot, avevo scritto un post pubblicato anche qui: http://www.azur.altervista.org/modules.php?name=News&file=article&sid=5853
RispondiEliminaA parte la premessa su Obama ho ricordato tutte le prodezze di Lefebvre e compari prima della scomunica, hanno attaccato Giovanni Paolo II quando andò alla sinagoga, sono sempre e ancora antisemiti. Del resto anche le ipocrite e tarde scuse (al "Santo Padre", ovviamente, non agli ebrei) raffazzonate or ora dal loro capobanda Fellay dimostrano, se lette bene, che non sono minimamente pentiti delle loro affermazioni.
teologia fai da te in questo blog. sto ridendo come un pazzo.
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