

Oggi sono passati tre anni e tra poche settimane Hassanzade raggiungerà la maggiore età. L'espulsione si avvicinava. Però in questi tre anni il ragazzo afghano non solo ha imparato il francese perfettamente, ma è pure diventato, da pochi giorni, il campione nazionale di savate nella categoria super-leggeri. E allora il ministro per l'immigrazione Eric Besson ha deciso di regolarizzarlo. Presto Hassanzade potrebbe ottenere anche la cittadinanza francese [Le Monde].

Insomma, se proprio non vogliamo investire nulla sui giovani cittadini del mondo che arrivano in Italia, se diamo loro come unica opportunità di sopravvivenza il furto, lo spaccio o il contrabbando, almeno non fingiamo di stupirsi quando qualcuno di loro decide di approfittare di questa opportunità.
Stupiamoci solo che la maggioranza se ne stia buona buonina a morire di fame e che non si mettano tutti insieme a prenderci a pugni sul naso. Chissà, potrebbe nascere una nuova disciplina sportiva...
Little Prince(ss)
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Non investiamo sui figli di nessuno, né i nostri né quelli degli altri: siamo un continente senza futuro.
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminapassavo di qui: bello qs post, sì penso anch'io
che dobbiamo ringraziare se non ci hanno ancora presi a pugni sul naso...Ma c'è ancora tempo...
concordo con Stefano: tra poco oltre a loro ci saranno milioni di italiani disoccupati, affamati e inkazzati, e pronti a menare pugni sul naso.
RispondiEliminase andrà bene sarà un 14 luglio, se va male una marcia su roma... arghhhh!
accogliamo i nostri fratelli africani: pace in terra!
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